Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] del dettaglio, la vivacità del colore, la predilezione per le forme più eleganti e raffinate lo fanno apparire frutto di una societàcortese e privilegiata; ma in esso non mancarono i fermenti nuovi, poi affermatisi dal 1425 circa in poi. Tra i ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] azioni mirano appunto a mantenere o a ripristinare l'ordine feudale, è idealizzato secondo gli schemi tipici della societàcortese. L'elemento dirompente è rappresentato dunque piuttosto dal fatto che queste 'nobili' azioni sono state compiute da un ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Rojas, sono opere legate ancora in parte a schemi medievali e cortesi, anche se a ogni passo un soffio di modernità tende a J. de Echegaray.
Ma la forma nella quale la società spagnola della seconda metà dell’Ottocento esprime più compiutamente, nel ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] a un genere in seguito assai fortunato. In piena epoca cortese, si manifestano le opere dei grandi epici, a partire lo sconforto, ponendo l’accento sulla responsabilità dello scrittore nella società in cui vive. Emerge, come coscienza della nuova G., ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , libera da compiti didattici, di collaboratori riuniti in una società di ricerca, una sorta di versione laica dei Maurini.
È alle tematiche più attuali della morale laica, trobadorica e cortese, e a fortiori l'esempio di Abelardo, filosofo fedele ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] figli come contrassegno di distinzione e di rango rispetto alla società locale. In questo modo, nelle generazioni successive la Medioevo la tradizione letteraria della scuola trobadorica o cortese, poi esauritasi per il venir meno delle condizioni ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] una linea di sviluppo settentrionale della poesia cortese, anteriore e autonoma interpretazione della lirica volgare, latino medioevale, lingue romanze. Atti del Convegno della Società italiana di glottologia (Perugia, 28-29 marzo 1982), a ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] , trasfigura l’amore per Beatrice, abbandonando la matrice cortese, in un’esperienza sublimante, decisiva per tutta la prosatori italiani (Guittone, Brunetto e Dante), in Id., Lingua, stile e società, Milano, Feltrinelli, pp. 79-270 (1a ed. 1963, pp. ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] costituisce una fondamentale premessa. Già nel Quattrocento, Paolo Cortese aveva avuto una disputa con il ➔ Poliziano, fautore dello stato della lingua e del suo destino nella società tecnologica e industriale.
Negli anni successivi si sono avute ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] agli altri, cioè li precede e li domina, se è vero che solo l'esperienza della lingua materna, vissuta dentro la società che la vive, può dare alla riflessione linguistica il senso di ciò che una lingua è nella pienezza delle sue forme comunicative ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...