PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] la Bormida si rinviene traccia di questo gusto narrativo e cortese nella sala capitolare di S. Francesco a Cassine (ca. Ivrea e Torino, in Piemonte medievale. Forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco, Torino 1985, pp. 7-13; C ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] che garantisce a esso la multifunzionalità particolare nella società di quel tempo.La storia dell'origine e il comportamento degli animali è trattato nello spirito dell'amore cortese.
Manoscritti illustrati
Dei ca. cinquecento manoscritti di b. che ...
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CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] Le numerose testimonianze archeologiche offrono l'immagine di una società ancora profondamente radicata nella cultura ellenistica e, in particolare , in questo caso temperati da un certo gusto cortese e privi degli estremismi presenti in opere di poco ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] datato 1405, a due colonne e vicino al modello del libro cortese con grandi miniature nello stile di Lorenzo Monaco; quello di New Mittelitalien, 4 voll., Berlin 1980; C. Bec, Cultura e società a Firenze nell'età della Rinascenza, Roma 1981; A. Conti ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] o allusivo, con il valore morale di 'fare un segno' in una società ormai avida di segni sociali. Basti pensare a Ciappelletto (Decameron, I, 1 un gusto di fantasiosità profana, di descrittivismo cortese e di allegri ludi mondani, soprattutto amorosi, ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] Oriente la decadenza degli spazi urbani e la rarefazione della società colta, determinava l'abbandono e quindi la fine delle b b. di Stato - di nuova formazione o innestate su b. cortesi e signorili già ricche - quali dei Medici a Firenze, degli ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] importanza canali per l'acqua e fontane.Nel pieno Medioevo i g. di piacere della poesia cortese corrispondono ai teatri della vita di società e in particolare delle avventure amorose: nei g. si riunivano coloro che desideravano danzare o giocare ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] (S. Prosperi Valenti Rodinò, Disegni di G. Cortese nelle collezioni del Gabinetto nazionale delle stampe, Roma 1979 207; L. Ozzola, L'arte alla corte di Alessandro VII, in Arch. della Società romana di storia patria, XXXI (1908), pp. 41 s., 44, 50 s., ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] , realizzando quadri di paesaggio utilizzati come cadeaux in società e prospettive illusionistiche a decoro di ambienti di sua al pittore Le Brun e con una lettera introduttiva "Al cortese lettore", in cui il M. entrava nel merito delle polemiche ...
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BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] illustrazione dei romanzi cavallereschi o della letteratura cortese che i miniatori amano rappresentare i vari Faccioli, Scenicità dei banchetti estensi, in Il Rinascimento nelle corti padane. Società e cultura, Bari 1977, pp. 597-606; E. Kjersgaard, ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...