La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] un gruppo d'uomini politici, rarissimi i privati, dell'alta società, che parlando tra loro si distanziano, di norma, dalla , Poggio, Landino, Platina, Bruni, Collenuccio, Piccolomini, Cortese, Cusano, Palmieri e altri; ma artisticamente tiene il ...
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Poeta francese del sec. XII. Una sola volta egli si nomina con l'aggiunta della patria, Troyes, nella Champagne, nel romanzo Erec et Enide, considerato come primo della serie dei suoi romanzi bretoni, [...] amore costituiscono il suo mondo ideale, la perfezione della società umana, la cavalleria. La cultura classica è attestata d'Angleterre), Halle 1911; brani del Conte de la charrete, in Poesia cortese in lingua d'oïl, a cura di C. De Lollis, Roma 1920; ...
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GIOACCHINO Murat, re di Napoli
Nino Cortese
Nacque il 25 marzo 1767 da Pietro Murat-Jordy, albergatore e intendente dei beni posseduti dai Talleyrand nei dintorni di Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat. [...] 'agricoltura ebbe maggiore sviluppo con la creazione di società agricole in tutte le provincie. Anche il sistema primo anno di regno, in Arch. stor. ital., LXXII, 1914; N. Cortese, Memorie di un generale della Repubblica e dell'Impero, Bari 1927; id., ...
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Nacque il 4 novembre 1448, da Ferdinando e da Isabella di Chiaromonte, allora duchi di Calabria. Ebbe per il primo il titolo di principe di Capua, che poi fu assunto dal primogenito dei principi ereditarî [...] e, in genere, di quelli dell'Europa occidentale.
Bibl.: L. Volpicella, Regis Ferdinandi I Instructionum Liber, in Monumenti storici, pubblicati dalla Società napoletana di Storia patria, Naopli 1916, (anche per tutta la bibliografia precedente). ...
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Ci valiamo di questo termine, che è una rieostruzione la quale rispecchia esattamente il francese fableau, piccardo fabliau (dalla base lat.fabula), per designare una forma di racconto in rima, breve, [...] un insegnamento morale; tutti sono stati composti per allietare le società dei cavalieri e dei borghesi, ma ci conducono in non di gente del popolo: poiché il favolello appartiene alla letteratura cortese, e il tono popolare o non vi è o è ...
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PEIRE Cardenal
Salvatore Battaglia
Trovatore provenzale, che poetò dal 1216 al 1271. Secondo il suo biografo, Miquel de la Tor, P. C. sarebbe nato al Puy, di famiglia nobile; avviato al sacerdozio e [...] una continua, serrata e fremente requisitoria contro l'intera società contemporanea, in cui si sente desolatamente straniero e più íedele di essa era costituita dalla poesia amorosa e cortese, P. C. non esitava a discuterne con atteggiamento ...
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REINMAR von Hagenau (detto anche Reinmar il Vecchio)
O. G. v. L.
Il più celebre e il più fecondo dei Minnesänger prima di Walther, nato probabilmente a Strasburgo fra il 1150 e il 1160 e morto verso [...] si rivela poeta più spontaneo che nelle liriche amorose dove imperano la maze (la misura) e la preoccupazione del vive cortese e del giudizio della società. Vero è che egli stesso dichiarò di conoscer l'amore solo "in pallide tinte". Uhland lo chiamò ...
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Figli di Antonio Cortese di San Gimignano, addetto fin dal 1449 alla segreteria pontificia e autore di una confutazione dell'opuscolo del Valla sulla donazione costantiniana, nacquero a Roma, Paolo nel [...] le sue relazioni coi Medici e con la società fiorentina. Scarsa la sua produzione letteraria: un Pintor, Da lettere inedite di due fratelli umanisti (Alessandro e Paolo Cortesi), Perugia 1907; R. Sabbadini, Storia del ciceronianismo, Torino 1886, ...
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Troviero francese del sec. XII, nativo di Nesle, in Piccardia. Probabilmente è lui che ha dato il nome, ma nient'altro che il nome, a una leggenda famosa. Riccardo Cuor di Leone, reduce dalla Crociata [...] va annoverato fra quei poeti che, sulla fine del sec. XII, introdussero, nella società elegante della Francia settentrionale, il gusto per la poesia cortese dei trovadori meridionali. Gaston Paris giudica le poesie del Blondel "eleganti e monotone ...
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CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] del suo ancoramento alle esigenze concrete di una società. In modo da fornire un correttivo a quell , in Riv. intern. di filosofia del diritto, XLII (1965), pp. 356 a.; E. Cortese, in Bull. dell'Ist. di diritto romano, LXVIII(1965), pp. 365-379, e in ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...