LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] azioni mirano appunto a mantenere o a ripristinare l'ordine feudale, è idealizzato secondo gli schemi tipici della societàcortese. L'elemento dirompente è rappresentato dunque piuttosto dal fatto che queste 'nobili' azioni sono state compiute da un ...
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canzoni di gesta
Antonio Viscardi
. Gli studiosi unanimemente ritengono che D. abbia conosciuto le canzoni di gesta francesi, e in particolare la maggiore e la più divulgata di esse, la Chanson de Roland: [...] da letture avide e appassionate.
Ancor più che l'autore dell'Entrée appartiene al mondo dell'alta cultura e alla societàcortese Nicolò da Verona, che ha composto una canzone che dell'Entrée è la continuazione e fu intitolata dal Michelant La prise ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica del Medioevo Centrale
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli XI e XII la musica [...] che riescono a far sentire la propria voce nell’ambito della cultura monastica, nel contesto della vita cittadina e nella societàcortese. In questi esempi di cultura femminile si insinua la musica, come una sorta di sottile filo conduttore che lega ...
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agio
Luigi Vanossi
. Francesismo ormai corrente alla fine del Duecento, appare nelle Rime e nella Commedia, oltre che nel Detto e nel Fiore. In Pg x1v 109 le donne e'cavalier, li affanni e li agi / [...] rappresenta uno dei modi ideali della societàcortese, in opposizione alla dimensione del rischio già nell'editore (p. 146): la voce è infatti legata in un sistema di termini cortesi e rimanda, per antitesi, a pena e male del v. 2 e, per analogia, a ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] reali, di feudalità maturata allo stadio di fruizione dei beni costati secoli di travaglio. L'elegante morbidezza di questa cortesesocietà si riflette in Chaucer, e in lui si riflette pure la robusta vitalità della borghesia: la sua può a buon ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] vivere con i proventi dell'usura, esercitata in società con le sorelle Isabella (vedova Vollaro) e 1923, e di E. Malato, Roma 1970: entrambi importanti per le note sul Cortese). E v. anche G. Ferrari, De la littérature populaire en Italie, in Revue ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] che alle spinte del potere statale alterna il movimento della società civile, ricorda le grandi linee, ma anche i limiti, il problema dell'inferiore coerenza del Risorgimento meridionale cortesiano (Galasso).
In realtà il progetto che era balenato ...
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CORTESE, Luigi (Louis)
Sergio Martinotti
Nacque a Genova il 19 nov. 1899, primogenito di Andrea, agiato commerciante, e della francese Jeanne Constant, che aveva studiato pianoforte. Avviato molto presto [...] ) e Chopin (Milano 1949). Inoltre, il C. fu promotore della rinascita concertistica a Genova, fondando nel 1945 la Società filarmonica genovese, di cui divenne direttore artistico, che ebbe vita solo un anno, ospitando nondimeno direttori e solisti ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] di Albareto cui rinunziò nel 1544 a favore di Iacopo Cortese di Giovanni, le prepositure di S. Maria della Pomposa e Ufficio di Roma (da Paolo III a Paolo IV), in Archivio della Reale Società romana di storia patria, III (1880), pp. 273 s.; B. ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] d'Elia nella quale si esalta la scomparsa virtù della società feudale (Quondam, La parola..., p. 100, sostiene, tuttavia, che "il senso ideologico del tentativo cortesiano... resta consegnato a una funzionalità antifeudale"). Sulla stessa linea ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). Indica per lo più azioni, individuali...
arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; in senso stretto, ogni oggetto appositamente...