Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] . 64.
95 Ibidem, pp. 122 seg.
96 M. Casella, Per una storia dei rapporti tra il fascismo e i vescovi italiani (1929-1943), «Ricerche di storia sociale e religiosa», 36, 2007: prima parte, 71, pp. 7-68; seconda parte, 72, pp. 133-193. Sul Concordato i ...
Leggi Tutto
Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] lo Stato e la Chiesa, erano soggetti come tutti gli italiani agli obblighi militari. Furono circa 15.000 i preti coinvolti Stato Pontificio e Stato Unitario, Roma 1998; M. Guasco, Preti sociali e pastori d’anime, a cura di C. Naro, Caltanisetta- ...
Leggi Tutto
Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] con la legge 151/75.
I primi due furono eventi epocali, con i quali gli italiani avevano, consapevolmente o meno, tracciato due segni indelebili sul tessuto sociale. Il processo di avanzamento della società e dei costumi iniziato alla metà degli anni ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] V. Castronovo, N. Tranfaglia, Roma-Bari 1980, pp. 133 segg. Sul fascismo cattolico al tempo della Repubblica socialeitaliana dal punto di vista pubblicistico cfr. A. Dordoni, “Crociata italica”. Fascismo e religione nella repubblica di Salò (gennaio ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] Vercesi auspicava «un fiotto di vita nuova»47 per la vita politica italiana, capace di derivare dall’esempio tedesco quel programma riformista in campo sociale e autonomo sul piano delle opzioni elettorali, tale da scongiurare qualunque assestamento ...
Leggi Tutto
Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] delle quali cattoliche. Si stima che ai primi del Novecento, prima dell’avvento del welfare state, metà della spesa socialeitaliana fosse sostenuta dalle opere pie (l’altra metà dagli enti locali, con un piccolo contributo delle società di mutuo ...
Leggi Tutto
Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] esterni (Franco Rodano e, per un certo periodo, Giorgio Ceriani Sebregondi e Felice Balbo) alla strategia della via italiana al socialismo e del compromesso storico15. Rodano, in particolare, con le riviste cui collabora e con quelle che fonda e ...
Leggi Tutto
Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] Moro9 e Fanfani alla Costituente – era quella di recuperare la tradizione solidaristica (non solo italiana) e quella neotomista dell’«uomo sociale», per dare sostanza programmatica all’«ideale storico-concreto» della «nuova cristianità» tracciato da ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] nell'allontanamento di M. Rossi dalla presidenza dell'Azione cattolica italiana e di Montini dalla Curia, entrambi perché ritenuti favorevoli a un intesa della DC con i socialisti. Nel novembre promosse un corso per i politici, denominato Acies ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] di confrontare la posizione della Chiesa con il socialismo umanitario portava l'autore a condannare, ancora una ora "presque violent, j'allais dire presque menaçant" (La questione italiana, pp. 287 s.) nella difesa dei diritti della S. Sede. ...
Leggi Tutto
concertazione sociale
loc. s.le f. Composizione armonica delle posizioni espresse da istituzioni e parti sociali, finalizzata a favorire la crescita dell’occupazione e del benessere sociale. ◆ In primo piano il metodo della concertazione sociale...
macelleria sociale
loc. s.le f. In senso figurato, strage delle conquiste sociali; con particolare riferimento ai provvedimenti governativi finalizzati al risanamento dei conti pubblici, ritenuti lesivi dei diritti acquisiti dai cittadini....