Pio IX
Papa (Senigallia 1792-Roma 1878). Giovanni Maria Mastai Ferretti fu eletto papa (16 giugno 1846) alla morte di Gregorio XVI; aveva fama di prete liberale e con l’amnistia per i delitti politici [...] , un Consiglio dei ministri (1847). L’Austria, allarmata dalle riforme papali, occupò Ferrara (1847) e la protesta di P. ebbe secolo, fra cui il razionalismo e il liberalismo, il socialismo, la libertà di coscienza
1869
Convoca il Concilio vaticano ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] sull’Arabia che tuttora porta il suo nome. Il riformismo moralizzatore del movimento fu alimentato dal timore di al-Wahhāb rappresentare così la terza via fra il capitalismo e il socialismo. Nel 1941 Mawdūdī fondò nell’India britannica la Ǧamā‛at ...
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Uomo politico italiano (Canzo 1857 - Parigi 1932). Di formazione democratica e positivista, aderì al marxismo e fu tra i fondatori della rivista Critica sociale (1891) e del Partito socialista dei lavoratori [...] Negli anni successivi si avvicinò agli ambienti operai e socialisti e attraverso Anna Kuliscioff, cui si unì dal 1885 reclusione, fu liberato l'anno successivo. A capo della corrente riformista, di fronte alla nuova fase politica avviata da G. ...
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TENG HSIAO-P'ING
Lionello Lanciotti
(Deng Xiaoping)
(App. IV, III, p. 611)
Uomo politico cinese. È stato l'artefice di quella che dal suo nome è stata definita ''l'era di Deng'', successiva alla scomparsa [...] cinese fu annunciato l'avvio della costruzione di un moderno socialismo indirizzato a uno sviluppo economico aperto. Nel giugno 1981 il della tesi di Deng, mirante a far prevalere le riforme in campo economico: abbandonando la lotta di classe che ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] la presa del potere politico da parte di questa borghesia.
La stessa cosa vale per la rivoluzione socialista: la lotta per le riforme accresce l'unità e la forza della classe in ascesa finché essa non diventa abbastanza forte per conquistare ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] Le esperienze associative, cit., p. 82.
14 Ibidem, p. 94.
15 A. Riosa, Socialisti e cattolici, cit., p. 190.
16 A. Forbice, La forza tranquilla. Bruno Buozzi, sindacalista riformista, Milano 1984, p. 22.
17 Cito da V. Saba, Le esperienze associative ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] punti programmatici basilari, che caratterizzarono l'intero movimento in senso legalitario e riformista. Si decise di sostenere in tutti i paesi un programma di legislazione sociale a difesa del lavoro, e in particolare per la giornata lavorativa di ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] con i democratici e i liberali: al Ppi fu sempre preclusa la via verso una maggioranza alternativa con i socialistiriformisti del gruppo parlamentare, sia per il rifiuto dei dirigenti massimalisti del Psi, sia per l’opposizione interna della destra ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] di vita nuova»47 per la vita politica italiana, capace di derivare dall’esempio tedesco quel programma riformista in campo sociale e autonomo sul piano delle opzioni elettorali, tale da scongiurare qualunque assestamento di tipo moderato, ben alla ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] del sistema tradizionale, ma in nessun luogo si era ancora arrivati a tradurre in un programma concreto di riforme il diritto sociale dei cittadini.
Il primo consistente passo in questa direzione fu compiuto in Germania da Bismarck in un periodo ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
riformista
s. m. e f. e agg. [der. di riforma] (pl. m. -i). – Fautore di riforme; sostenitore o seguace del riformismo: i r. del sec. 19°; prìncipi r.; partiti r.; socialisti r., nel socialismo italiano delle origini (gli appartenenti alla...