Abate benedettino (n. L'ubica, Slovacchia, 1400 circa - m. 1470 circa). Monaco nell'abbazia di Subiaco (1425), poi abate a Vienna (1446-55), rinunciò a questa carica per dedicarsi alla composizione di [...] opere d'argomento prevalentemente ascetico ...
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Principe (m. 861) di Nitra (Slovacchia) e poi di Blatno (sul Lago Balaton); riunì sotto di sé alcune tribù slave. Combatté contro il principe moravo Mojmír I, che lo spodestò. Si convertì al cristianesimo. ...
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Scrittore e sceneggiatore ungherese (Oroszvár, Slovacchia, 1926 - Budapest 2005). Nei suoi romanzi (Deszkakolostor "Il monastero di legno", 1959; A péntek lépcsőin "L'abbandono", 1959; Téli Sirokkó "Scirocco [...] in inverno", 1969; Vörös rekviem "Requiem rosso", 1975) rappresentò, con visione disincantata della vita, un'umanità disperata. Quasi tutti i film del regista Miklós Jancsó si basano su sue sceneggiature ...
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Attore ungherese naturalizzato statunitense (Ružomberok, Slovacchia, 1904 - Hollywood 1964); esordì in teatro e nel 1928 passò al cinema, raggiungendo grande popolarità con l'interpretazione di M: eine [...] Stadt sucht einen Mörder (1931) di F. Lang. Emigrato negli USA durante il regime nazista, continuò a interpretare preferibilmente personaggi inquietanti o esotici. Tra gli altri suoi film più noti: The ...
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Turcologo (Dunaszerdahely, od. Dunajská Streda, Slovacchia, 1832 - Budapest 1913), prof. di lingue orientali nell'univ. di Budapest. Di un suo avventuroso viaggio nell'Asia centrale fino a Samarcanda (1862-64), [...] travestito da derviscio, fornì una relazione tradotta anche in italiano (Viaggio di un falso Dervish nell'Asia Centrale, 1876). Importanti contributi scientifici sono le sue Ćagataische Sprachstudien (1867), ...
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Drammaturgo slovacco (Liptovský Svätý Mikuláš, Slovacchia Centrale, 1888 - Piešt'any 1977). Nelle sue numerose commedie riprese e sviluppò le tradizioni satiriche ottocentesche, dileggiando aspetti diversi [...] del costume sociale e politico (Náš pán minister "Il nostro signor ministro", 1926; Jožko Púčik a jeho kariéra "J. P. e la sua carriera", 1931; Vel´komožní páni "I nobili signori", 1938; Ked' jubilant ...
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Scrittore ceco (Jimramov, Moravia, 1863 - Divák, Slovacchia, 1912). Influenzato dai narratori russi dei quali fu traduttore (Puškin, Gončarov, Dostoevskij, Tolstoj), esordì con la descrizione impressionistica [...] di un delicato idillio campagnolo (Pohádka máje "Favola di maggio", 1892) per passare poi, con il romanzo Santa Lucia (1893), a tratteggiare la vita dei poveri studenti di provincia trasferiti nella capitale. ...
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Uomo politico e diplomatico slovacco (Tisevec, Slovacchia, 1902 - Praga 1952). Deputato comunista dal 1934, dopo il crollo cecoslovacco del 1938-39 si rifugiò a Parigi e quindi a Londra dove, nel 1942, [...] divenne membro del Consiglio di stato cecoslovacco. Di idee fortemente panslave (Panslavism: past and present, 1943), al ritorno in patria divenne sottosegretario agli Esteri e poi, dopo la morte di J. ...
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Giurista, scrittore e poeta slovacco (Martin, Slovacchia, 1874 - Bratislava 1945). Cittadino dell'impero austro-ungarico, studiò legge a Budapest, ma fin da giovane si cimentò nel comporre liriche patriottiche [...] ", 1919). Fece ritorno in Cecoslovacchia, dal 1929 presiedette il gruppo Slovak Moderna, associazione di liberi scrittori slovacchi. Pubblicò il romanzo Demokrati ("Democratici", 1934-37), caratterizzato da forte critica sociale. Osteggiò il regime ...
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Pseudonimo del poeta slovacco Ondrej Braxatoris (Krupina, Slovacchia Centrale, 1820 - Radvaň, Slovacchia Centrale, 1872). Legato alla scuola di L. Štúr, attingendo alla poesia popolare compose il poema [...] Marína (1846), confessione pervasa d'echi byroniani e influenzata da J. Kollár, dove la passione per la donna amata si fonde con l'amore per la natura e per la propria terra. Nel successivo Detvan (1853), ...
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slovacco
agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -chi). – Della Slovàcchia (o Slovacchìa), regione dell’Europa centr. posta a est della regione cèca (comprendente la Boemia e la Moravia), con la quale ha costituito, dal 1918 alla fine del 1992, un unico...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...