Scrittore russo, figlio dell'autore della Cronaca familiare, nato nel 1817, morto nel 1860. Fu il capo del movimento slavofilo. Fin dagli anni universitarî entrò a far parte del famoso circolo letterario [...] varia: scrisse fra l'altro versi e drammi di soggetto storico, e compose studî storici notevoli sui fondamenti della sua dottrina slavofila.
Le sue idee intorno al popolo russo e ai rapporti di questo con lo stato, sono esposte in un memoriale, che ...
Leggi Tutto
ŠČEPKIN, Michail Semenovič
Ettore Lo Gatto
Attore russo, nato il 6 novembre (v. s.) 1788 in un villaggio non lontano da Kursk, morto l'11 agosto 1863 a Jalta. È considerato il fondatore del realismo [...] successo. Legato in amicizia con molti rappresentanti del movimento liberaleggiante, ma anche con rappresentanti della corrente slavofila, servì in un certo senso da elemento connettivo dell'intelligiencija moscovita, che del teatro cercava di ...
Leggi Tutto
ZALESKI, Bohdan
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Bohatyrka nell'Ucraina il 14 febbraio 1802; morto a Villepreux in Francia il 31 marzo 1886. Nella scuola di Humań, ove trascorse la sua adolescenza, [...] a comporre poesie a imitazione delle dumy ucraine. Nel 1820 si trasferisce a Varsavia, dove il suo patriottismo a tendenza slavofila si rinsalda, e dal 1822 al 1830 vive in provincia quale precettore. Dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1830 ...
Leggi Tutto
SOLLOGUB Vladimir Aleksandrovič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Pietroburgo nel 1814, morto a Bad Homburg il 17 giugno 1882.
Cominciò la sua carriera letteraria con i racconti Due Studenti e [...] tarantas (specie di carrozza da viaggio), dove un giovanotto appena appena tornato dAl'estero ne riporta una profonda ammirazione, alla slavofila, per l'"autoctonismo" russo. Il sapore del libro è del resto nella serie d'incontri dei due eroi con i ...
Leggi Tutto
Scrittore politico (Piła 1755 - Varsavia 1826). Studioso di scienze naturali, e particolarmente di geologia, ebbe sin da giovane interesse anche per le cose pubbliche; e alla riforma dello stato polacco, [...] , al fine ultimo della ricostruzione della Polonia, quale "diga" contro la Russia; S. tuttavia non abbandonava l'idea, d'impronta slavofila, di dar vita a una grande federazione dei popoli slavi. Il Diario del suo viaggio in Italia (1790-91) contiene ...
Leggi Tutto
HERBST, Eduard
Ermanno Loewinson
Uomo politico austriaco, nato a Vienna il 9 dicembre 1820, morto ivi il 25 giugno 1892. Dopo aver terminato gli studî di legge all'università di Vienna, e aver servito [...] violenti cadde (febbraio 1879) il ministero del conte A. Auersperg, fedele alla costituzione. In conseguenza, formatosi il ministero slavofilo e reazionario del conte Taaffe, ben visto a corte, mentre del H. si diceva il contrario, egli perdette il ...
Leggi Tutto
FIUME (croato Rijeka; XV, p. 507; App. I, p. 601)
Bruno NICE
Carlo SCHIFFRER
Secondo le decisioni del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947, Fiume è stata ceduta dall'Italia alla repubblica federale [...] Tedeschi, ebbe la sua parte nella Resistenza: in questo periodo si delinearono tre correnti politiche: l'italiana, la slavofila e l'autonomista. I reparti militari formati da fiumani agirono agli ordini di comandi iugoslavi; tuttavia si ebbero anche ...
Leggi Tutto
Filosofo russo contemporaneo, nato a Kiev nel 1874. Con Bulgakov, Florenskij, Frank e altri, forma nella storia del pensiero russo il gruppo dei "filosofi religiosi". Negli anni 1904-05 fece parte della [...] La concezione filosofica di B. si precisò nei libri La filosofia della libertà del 1911, Chomjakov (studio sul capo della scuola slavofila) del 1912 e Il Senso della creazione (1916), che può essere considerata la sua opera capitale. Nel 1917-18 uscì ...
Leggi Tutto
NICHILISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
*
. Termine derivato dal latino nihil, e già adoperato da Sant'Agostino, per cui nihilista è colui che non crede a nulla. In generale, il termine serve per [...] i legami che uniscono la generazione nichilista alla precedente generazione liberale. Partito da un'impostazione storicamente più concreta, il Dostoevskii si sperde tuttavia assai presto nella nebulosità priva di contorni della sua visione slavofila. ...
Leggi Tutto
Furono così chiamati i partecipanti agli avvenimenti del dicembre 1825 a Pietroburgo e nella Russia meridionale. Il nome si è esteso poi ai membri delle varie società segrete, nelle quali gli avvenimenti [...] dello stato, sicché nelle idee dei decabristi si possono trovare elementi di quella che fu poco dopo la teoria slavofila. Più importante è il fatto che la rivoluzione dei decabristi, e soprattutto la sua preparazione teorica, spianarono la via ...
Leggi Tutto
slavofilia
slavofilìa s. f. [comp. di slavo e -filia]. – 1. Simpatia, tendenza favorevole verso la cultura e la civiltà slava. 2. non com. Slavofilismo.
slavofilismo
s. m. [der. di slavofilo]. – Movimento filosofico-culturale, politico e letterario, sorto e sviluppatosi in Russia nel 19° sec.; in contrapp. all’occidentalismo, propugnava una sorta di autoctonismo russo-slavo e rivendicava la...