Moglie (m. 867) di Teofilo, alla cui morte (842) assunse la reggenza per il figlio minorenne Michele III, governò per circa quattordici anni con abilità ed energia. All'interno ristabilì la pace religiosa [...] culto delle immagini; all'esterno furono contenuti gli attacchi degli Arabi e dei Bulgari e repressa una sollevazione degli Slavi stanziati in Grecia (849). Ma fu osteggiata dal fratello Barda, che, aspirando al potere, le inimicò Michele III. Questi ...
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Scrittore bizantino (sec. 7º); nato in Egitto, fu a Costantinopoli prefetto e segretario imperiale. Scrisse Περὶ διαϕόρων ϕυσικῶν ἀπορημάτων καὶ ἐπιλύσεων αὐτῶν ("Intorno a diverse difficoltà naturali [...] ἱστορία ("Storia universale") sul regno dell'imperatore d'Oriente Maurizio (582-602), importante anche perché ricca di notizie sui Persiani e sugli Slavi. Ci resta inoltre una raccolta di lettere, divise in tre sezioni ("morali, rustiche, amatorie"). ...
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Modesto funzionario di corte (Durazzo 431 - forse Costantinopoli 518), morto Zenone Isaurico (491), ne sposò la vedova Ariadne. Fu incoronato nonostante l'ostilità del patriarca Eufemio, che lo sospettava [...] costrinsero a lottare, nella loro regione dell'Asia Minore, per 5 anni (492 - 497). Fronteggiò poi le incursioni degli Slavi (dal 493), dei Bulgari (dal 499), per proteggersi dalle quali fece costruire (507) il famoso "lungo muro" di Costantinopoli ...
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genocidio
Termine coniato nel 1944 (ingl. genocide) dal giurista polacco di origine ebraica R. Lemkin (1900-1959), con cui si indica la metodica distruzione di un gruppo nazionale, etnico, razziale o [...] dirigenti nazisti, fu riferito in particolare al tentativo di sterminio «biologico» compiuto dai nazisti a danno di ebrei e popoli slavi. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, già durante la sua prima sessione (11 nov. 1946), ha dichiarato il g ...
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Nobile famiglia veneziana, che cominciò ad avere grande importanza nella città con l'elezione al dogado di Pietro I (v.), dopo l'uccisione di Pietro Candiano (976). A lui successero altri O., che per più [...] pacifica convivenza interna e di più salda e potente politica estera, indirizzata essenzialmente al predominio sull'Adriatico settentrionale contro Slavi e Ungari. Oltre al doge Pietro II (v.) e a suo figlio Ottone (v.) sono da ricordare gli altri ...
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Valdemaro I detto il Grande
Valdemaro I
detto il Grande Re di Danimarca (Schleswig 1131-Ringsted, Sjaelland, 1182). Figlio del principe Knud Lavard (m. 1131) e nipote di Erik I, dopo l’abdicazione [...] III Lam (1146) e dopo una guerra con il cognato Knud (Canuto V) e il cugino Svend, rimase l’unico sovrano (1157). V. riuscì a unire il Paese, promosse la cristianizzazione di balti e slavi e fece costruire la cd. «muraglia di V.», nel Sud del Paese. ...
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trialismo Genericamente, regime politico fondato su tre elementi (etnico-nazionali, religiosi ecc.) distinti. Il termine è in particolare riferito a una corrente politica, viva nella monarchia austro-ungarica [...] l’Ungheria, sotto la corona asburgica, che sarebbe venuta così a fondarsi su tre elementi etnici: Tedeschi, Magiari e Slavi. Avversata dai Magiari e dagli Austro-Tedeschi, l’idea trialistica fu ripresa durante la Prima guerra mondiale come mezzo per ...
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Figlio (n. forse Ravensburg tra il 1129 e il 1135 - m. Brunswick 1195) del duca Enrico X. Dopo la parentesi della guerra civile tra Guelfi e Hohenstaufen, riebbe i ducati di Sassonia e di Baviera (1154) [...] intanto, dal 1143, Enrico II di Austria). Ampliò verso oriente il ducato di Sassonia con diverse spedizioni contro gli Slavi, occupò l'odierno Meclemburgo, fondò Lubecca. Tutto preso dalla sua attività ducale, non seguì con entusiasmo la politica ...
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VARIAGHI
Fritz Epstein
. Sotto la cosiddetta questione dei Variaghi nella storia russa s'intendono tutti i problemi connessi con la comparsa, nel sec. VIII, dei Germani settentrionali (Vikingi, Normanni [...] via di Kerč, formava nella prima metà del sec. X un avamposto variago in Oriente.
L'assimilazione dei Variaghi da parte degli Slavi s'iniziò molto prima di Olga e Svjatoslav (morto nel 972); dopo la morte di Jaroslav (1054) l'influsso variago andò ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] Boemia, che li ottenne (1251) e s’impadronì anche della Carinzia.
Fallito (1278) il tentativo di Ottocaro di fondare un Impero slavo tra Alpi e Sudeti, l’Austria divenne possesso del re di Germania Rodolfo I d’Asburgo, che ne investì nel 1282 insieme ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.