Nome con cui si indicano vari popoli dell’Europa settentrionale, formanti uno dei rami della maggiore famiglia etno-linguistica degli Ugro-Finni (➔). Sono di antico stanziamento in Europa; il loro primitivo [...] buona parte della Russia tra gli Urali e i bacini della Dvina e del Volga. Le migrazioni cui parteciparono con gli Slavi antichi portarono i F., nei primi secoli dell’era cristiana, a raggiungere le terre baltiche. Si distinguono tra i F. due ...
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baltiche, Repubbliche
Giovanni Calafiore
Stefano De Luca
Così simili, così diverse
Le Repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania hanno riacquistato l'indipendenza dal 1991, dopo il dissolvimento [...] trasformazioni economiche e politiche e una sorprendente rinascita.
Tra Slavi e Germani
I tre Stati sono pianeggianti, con rare molto difficile l'acquisizione della cittadinanza per le minoranze slave presenti sul loro territorio (Russi, Ucraini e ...
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BISANTI, Antonio
Domenico Caccamo
Di nobile ed antica famiglia, nacque a Cattaro intorno al 1670. Compì gli studi giuridici a Padova e soggiornò a lungo a Venezia, dove strinse amicizia con Apostolo [...] Imperio di Costantino Porfirogenito e la cronaca del prete di Dioclea, le fonti più antiche per la storia degli Slavi meridionali.
Morì a Cattaro intorno al 1740.
Fonti e Bibl.: G. Valentinelli,Specimen bibliographicum de Dalmatia et Agro Labeatium ...
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Uomo politico cecoslovacco (Vysoké nad Jizerou 1860 - Praga 1937); fondò con T. G. Masaryk il partito realista, che (1890) aderì ai Giovani Cechi. Deputato a Vienna e a Praga, K. formulò la teoria politica [...] , ricollegandosi all'austro-slavismo di F. Palacký, voleva più stretti rapporti dell'Austria con la Russia e gli altri stati slavi, contrastando la Triplice Alleanza e il Drang nach Osten germanico. Condannato a morte per alto tradimento (1916) e poi ...
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Città dell’Ungheria (1.759.497 ab. nel 2018), capitale e capoluogo della contea di Pest; sorge sul Danubio, a 104 m s.l.m., ed è nata dall’unione (1873) di tre città distinte, Buda e Óbuda, in collina [...] fin dal 1° sec. d.C., con Traiano divenne capoluogo della Pannonia Inferiore. Nei primi secoli del Medioevo fu chiamata dagli Slavi Pest e Ofen dai Tedeschi che ne fecero presto un loro centro commerciale; nell’11° sec. gli Ungari la elessero a ...
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ŠIŠIČ, Ferdinand
Oscar Randi
Storico croato, nato a Vinkovci (Slavonia) il 9 marzo 1869, morto a Zagabria il 21 gennaio 1940. Studiò filosofia a Zagabria e a Vienna. Ordinario di storia iugoslava all'università [...] , è stato, nella generazione successiva al cèco J. K. Jireček, la più alta autorità in fatto di storia degli slavi meridionali.
La sua grande produzione monografica si compendia nella vasta storia dei Croati, in croato e in tedesco (Hrvatska Povijest ...
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Figlio (n. 630 - m. Siracusa 668) di Costantino III, imperatore d'Oriente. Alla morte del padre (24 maggio 641) fu escluso dal trono che passò a Eraclio; nel nov. dello stesso anno una congiura militare [...] Dopo aver rivolto le forze dell'Impero contro gli Arabi, con i quali nel 659 concluse una pace, combatté con successo contro gli Slavi, che si erano insediati in Macedonia e in Tessaglia. Nel 663 passò in Italia col proposito di farne la base di una ...
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Figlio (n. 876 - m. Memleben 936) di Ottone l'Illustre, duca di Sassonia. Divenne duca di Sassonia nel 912, combatté contro Corrado I re di Germania, alla cui morte (919) fu eletto re. Dopo aver costretto [...] anche un tributo. Ma nel frattempo rafforzò le difese sull'Elba e in Boemia, e nel 933 assalì gli Ungari a Riade e ne fece strage. Combatté con successo contro Slavi e Danesi (934). Prima di morire designò a suo successore ed erede il figlio Ottone. ...
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Principessa russa, mecenate, collezionista e decoratrice (Pietroburgo 1867 - Parigi 1928). Nel 1893 organizzò nella sua proprietà, Talaškino, presso Smolensk, una scuola artistica che aveva per scopo di [...] scrittori, poeti, attori dell'epoca; e la principessa stessa vi lavorò come decoratrice, fondendo, nelle sue opere, i motivi slavi con quelli dell'art nouveau. Nel 1894 fondò a Pietroburgo una Scuola di pittura che ebbe un ruolo importante all'inizio ...
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Figlio (m. 988 circa) e successore (936) di Gorm il Vecchio. Fra il 952 e il 965 si convertì al cristianesimo con gran parte del suo popolo. Prima del 975 riuscì ad annettersi la Danimarca orientale e, [...] dopo la morte di Aroldo II Gråfäll, la Norvegia. Scoppiata tra il 983 e il 988 una rivolta, che portò sul trono suo figlio Sven Tveskägg, fuggì tra gli Slavi, dove morì poco dopo il 988. ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.