PARTICIACO, Agnello
Marco Pozza
PARTICIACO, Agnello (Partecipazio Angelo). – Nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, probabilmente a Eraclea, antica capitale del ducato veneziano.
Il nome Agnello [...] costui Agnello.
Fuggito da Zara, dopo un soggiorno in territorio slavo, Giovanni riparò in Lombardia, a Bergamo, ponendosi sotto la in Adriatico: non solo i saraceni, ma anche gli slavi, annidati soprattutto lungo le foci della Narenta (Nerevta). ...
Leggi Tutto
BELLAZZI, Federico
Bruno Di Porto
Nacque a Milano il 26 giugno 1825 da Giovanni, sarto, e da Rosa Ronchi. Nel 1846 entrò nel seminario maggiore di Milano che abbandonò, al principio del 1848, per iscriversi [...] E. Curatolo, Il dissidio tra Mazzini e Garibaldi, Milano 1928, p. 225; P. C. Masini-G. Bosio, Bakunin, Garibaldi e gli affari slavi (1862-63), in Movim. operaio, IV, 1 (1952), pp. 78-92; B. Righini, I periodici fiorentini (1597-1950), Firenze 1955, p ...
Leggi Tutto
AGATONE, papa
Girolamo Arnaldi
Siciliano di nascita, forse professò la vita monastica prima d'entrare nel clero romano.
Consacrato pontefice il 27 giugno 678, A. ricevette la lettera "pro adunatione [...] , e dei vescovi delle altre province dell'occidente, tanto più che i popoli che facevano capo ad essi (Longobardi, Slavi, Franchi, Galli, Britanni) dimostravano un appassionato interessamento alla disputa in corso (Mansi, XI, coll. 293-294). Anche se ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] le relazioni commerciali con l’Oriente e si aprirono i rapporti diplomatici con Bisanzio. L’importazione di schiavi di origine slava e italiana e la crescente rilevanza del ruolo da loro assunto, sia nell’esercito che a corte, costituì un fattore ...
Leggi Tutto
LIUTPRANDO, re dei Longobardi
Luigi Andrea Berto
Nacque in data ignota da Ansprando e da Teoderada. In base a un'osservazione di Paolo Diacono, secondo il quale verso il 701 L. fu ritenuto troppo giovane [...] fu facile, poiché Pemmone, saputo di avere perso il titolo di duca, aveva progettato di fuggire con i suoi seguaci presso gli Slavi. In questa occasione fu fondamentale l'intervento di Ratchis, che riuscì a ottenere dal re il perdono per il padre e a ...
Leggi Tutto
Bonifacio IV, santo
Paolo Bertolini
Originario della Marsica, nulla si sa della sua data di nascita. Fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre [...] trono di Bisanzio Eraclio Costantino (5 ottobre 610) e le difficoltà che il nuovo imperatore - attaccato da Slavi, Arabi e Persiani - si trovava a dover fronteggiare, così come non modificarono sostanzialmente le direttive della politica imperiale ...
Leggi Tutto
Tematiche delle emigrazioni
Matteo Sanfilippo
Le emigrazioni internazionali hanno una storia lunga, che conosce un’improvvisa accelerazione durante l’Ottocento a causa della congiuntura socio-economica [...] inizio con uno dei movimenti migratori più celebri della storia: le grandi invasioni dei popoli germanici, arabi e slavi. Alle prime invasioni barbariche si aggiungono nuovi flussi, in particolare quello scandinavo che diffonde gli uomini del Nord ...
Leggi Tutto
DE FRANCESCHI, Camillo
Sergio Cella
Nacque a Parenzo, in Istria, il 3 ag. 1868, ultimo dei quattro figli di Carlo, segretario provinciale, e di Maria Micheli. Iniziò gli studi classici al ginnasio tedesco [...] mondiale, non solo l'attività sociale subì un rallentamento, ma l'Istria diventò campo di battaglia fra Tedeschi, fascisti e nazionalisti slavi. Il D. si rifugiò a Rovigno e poi si trasferì a Venezia, mentre le sue carte e i suoi libri lasciati ...
Leggi Tutto
DEPOLI, Attilio
Sergio Cella
Nacque a Fiume il 22 ott. 1887, da Pasquale, direttore didattico e pubblicista, e da Enrichetta Schiavon. Frequentato con profitto il ginnasio-liceo a Fiume, e vinto per [...] ., XLI (1954), pp. 337-51, su La missione Rebizzo a Venezia nel 1848, ibid., XLIV (1957), pp. 663-80; su Piemonte, Magiari e Slavi dopo i moti di Vienna dell'ottobre 1848 ed una tesi errata di Camillo Cavour, in Atti d. XXXV Congr. di st. d. Risorg ...
Leggi Tutto
CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] . Si credeva però a una continuità della funzione dell'Austria e si temeva il pericolo del dilagare degli Slavi. Riemergeva allora una interpretazione imperialistica del Risorgimento e della figura politica del conte di Cavour (cfr. La guerra ...
Leggi Tutto
slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.