LIUTPRANDO, re dei Longobardi
Luigi Andrea Berto
Nacque in data ignota da Ansprando e da Teoderada. In base a un'osservazione di Paolo Diacono, secondo il quale verso il 701 L. fu ritenuto troppo giovane [...] fu facile, poiché Pemmone, saputo di avere perso il titolo di duca, aveva progettato di fuggire con i suoi seguaci presso gli Slavi. In questa occasione fu fondamentale l'intervento di Ratchis, che riuscì a ottenere dal re il perdono per il padre e a ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] nella basilica di S. Clemente a Roma. Questi ultimi avvenimenti, di notevole rilievo per la storia dell'evangelizzazione dei popoli slavi, erano accaduti nell'868-869: G. e Gauderico vi assistettero con ogni probabilità di persona, e il loro racconto ...
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THEOPHANU
Giulia Barone
– Nipote dell’imperatore bizantino Giovanni I Zimisce, nacque all’incirca nel 960; i genitori non sono stati identificati con certezza.
Fu moglie dell’imperatore Ottone II. Il [...] a Pavia in attesa che la situazione al di là delle Alpi si chiarisse.
Di fronte alla prospettiva di dover affrontare la minaccia slava sotto la guida di un bimbo, una parte della nobiltà si schierò infatti a fianco di Enrico di Baviera, che il cugino ...
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AGATONE, papa
Girolamo Arnaldi
Siciliano di nascita, forse professò la vita monastica prima d'entrare nel clero romano.
Consacrato pontefice il 27 giugno 678, A. ricevette la lettera "pro adunatione [...] , e dei vescovi delle altre province dell'occidente, tanto più che i popoli che facevano capo ad essi (Longobardi, Slavi, Franchi, Galli, Britanni) dimostravano un appassionato interessamento alla disputa in corso (Mansi, XI, coll. 293-294). Anche se ...
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SANTONINO, Paolo
Silvano Cavazza
SANTONINO, Paolo. – Nacque a Stroncone, nell’Umbria meridionale (diocesi di Narni), presumibilmente intorno al 1440. Mancano notizie sulle origini e la formazione. Il [...] e villaggi, delle particolarità dei costumi degli abitanti. Usò un latino fluido, adottando termini volgari (friulani, tedeschi, slavi) accanto a raffinati intarsi di autori classici, mai citati in modo esplicito. Lodò la bellezza e l’eleganza delle ...
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DE FRANCESCHI, Camillo
Sergio Cella
Nacque a Parenzo, in Istria, il 3 ag. 1868, ultimo dei quattro figli di Carlo, segretario provinciale, e di Maria Micheli. Iniziò gli studi classici al ginnasio tedesco [...] mondiale, non solo l'attività sociale subì un rallentamento, ma l'Istria diventò campo di battaglia fra Tedeschi, fascisti e nazionalisti slavi. Il D. si rifugiò a Rovigno e poi si trasferì a Venezia, mentre le sue carte e i suoi libri lasciati ...
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DEPOLI, Attilio
Sergio Cella
Nacque a Fiume il 22 ott. 1887, da Pasquale, direttore didattico e pubblicista, e da Enrichetta Schiavon. Frequentato con profitto il ginnasio-liceo a Fiume, e vinto per [...] ., XLI (1954), pp. 337-51, su La missione Rebizzo a Venezia nel 1848, ibid., XLIV (1957), pp. 663-80; su Piemonte, Magiari e Slavi dopo i moti di Vienna dell'ottobre 1848 ed una tesi errata di Camillo Cavour, in Atti d. XXXV Congr. di st. d. Risorg ...
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CORA, Guido
Francesco Surdich
Nacque a Torino il 20 dicembre del 1851 da Luigi e da Teresa Fasciotti, in una famiglia arricchitasi grazie ad una fortunata attività industriale, e studiò nell'istituto [...] ); Discussion on the Paper of Dr. Neumayer on the scientific exploration of the antartic regions, London 1895; Fra gli Slavi meridionali: un'escursione in Croazia e in Serbia, Roma 1904; Contribuzione all'etnografla della Croazia e della Serbia, in ...
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CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] . Si credeva però a una continuità della funzione dell'Austria e si temeva il pericolo del dilagare degli Slavi. Riemergeva allora una interpretazione imperialistica del Risorgimento e della figura politica del conte di Cavour (cfr. La guerra ...
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GRADI (Gradič), Stefano
Tomaso Montanari
Nacque a Ragusa in Dalmazia il 6 marzo 1613 da Michele e Maria Benessa, in una famiglia patrizia. Trasferitosi a Roma sotto la protezione dello zio Pietro Benessa [...] , XXIV (1983), pp. 161 s.; E. Paratore, La poesia latina di Giunio Palmotta e S. G., in Barocco in Italia e nei paesi slavi del Sud, a cura di V. Branca - S. Graciotti, Firenze 1983, pp. 1-12; J.-M. Gardair, Le "Giornale de' letterati" de Rome ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.