(bulg. Černo More; romeno Marea Neagră; russo Černoe More; turco Karadeniz) Mare interno, propaggine del Mar Mediterraneo tra le coste orientali della penisola balcanica a O, quelle russe e caucasiche [...] il colore scuro delle sue acque. Durante l’età bizantina fu tramite per il commercio con l’Estremo Oriente e con i paesi slavi, che ebbe i suoi centri a Cherson e a Trebisonda. Verso il 13° sec. le Repubbliche marinare (Venezia e, soprattutto, Genova ...
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Arnese per fumare costituito, nella forma diffusa nei paesi occidentali, da una testa, all’interno della quale viene ricavato un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale arde il tabacco, [...] di trascrizione e in alcuni alfabeti (soprattutto quelli slavi di tipo latino), sovrapposto o, più raramente, sottoposto ’articolazione palatale o palatoalveolare.
Nella slavistica è usata anche per indicare una vocale e lunga ‹ě› dello slavo comune. ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] ultima prevale. Cirillo e Metodio svolgono opera tra i Moravi, che Roma riesce a tener stretti a sé, e la Germania e gli Slavi di Boemia inviano i primi missionarî ai Magiari il cui re Stefano II riceve, nel 1001, il diadema benedetto da Silvestro II ...
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MEDIEVALE L'a. m. si può intendere come raccolta di informazioni mediante il recupero sistematico di testinianze materiali della cultura successiva all'epoca classica: principale metodo di recupero è lo [...] Kirghisi, il cui impero sul medio Jenissei crollò nel 13° secolo sotto l'attacco dei Mongoli. Fra le ricerche sugli Slavi dell'Est e i loro vicini (la documentazione archeologica è molto disuguale) le più rilevanti sono forse quelle sui Bulgari del ...
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MONTENEGRO (XXIII, p. 744)
Oscar RANDI
Elio MIGLIORINI
Nel periodo precedente la seconda Guerra mondiale, l'opposizione federalista montenegrina al governo di Belgrado (Sckula Drljević, Pietro Plamenać [...] M. coll'antica Serbia in modo da fare uno stato unitario più piccolo della Iugoslavia, ma composto di soli slavi ortodossi; e infine, quello dei cosiddetti "zelenasci" - i verdi - che rappresentavano l'antica tradizione del piccolo Montenegro di re ...
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Le origini. - Le origini degli A., che hanno preso il nome definitivo da un loro castello situato in Svizzera sul fiume Aar (il castello di Habichtsburg, donde Hapsburg e Habsburg), non sono molto chiare. [...] , Magiari e Latini, l'Austria cattolica e popolata di stirpi notevolmente più evolute (almeno nei confrontì degli Slavi e dei Magiari) era destinata ad essere un centro di difesa e insieme di concentramento. La famiglia che fino ad allora aveva avuto ...
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La Croazia-Slavonia non formava una regione naturale nel senso geografico, bensì aveva avuto per secoli confini naturali (mare, monti, fiumi), che avevano finito con il dare una propria unità alle due [...] 0,2 e altre lingue il 0,4. Il censimento croato del 1911 dà: 89,3% di Croati e Serbi; 0,8 di Sloveni; 2,4 di altri Slavi; 0,1 di Romeni; 0,2 di Italiani; 4,5 di Tedeschi; 2,6 di Magiari; o,1 di altri. Tedeschi e Magiari si addensano maggiormente nel ...
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SLOVACCHIA (Slovensko; A. T., 59-60)
Elio MIGLIORINI
Karel STLOUKAL
È la maggiore delle cinque regioni che formano la Cecoslovacchia, con una superficie di 48.936 kmq. di poco superiore alla terza [...] , nonostante il diverso destino politico, serbarono unità di lingua e di cultura sino ai giorni nostri. L'opinione che gli Slavi siano venuti nel territorio slovacco come schiavi dei loro oppressori, gli Avari, oggi è confutata; certo è però che non ...
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. Il decadentismo è una teoria estetico-morale sorta in Francia intorno al 1885-1886. Decadenti, furono chiamati alcuni poeti dai loro avversarî ed essi dell'accusa si fecero un vanto e un programma. Poeta [...] le vere e proprie rivelazioni del mondo psichico a cui il movimento condusse. L'elemento distruttivo fu perciò nelle regioni slave superato più presto ancora che altrove, lasciando dietro di sé soltanto degli epigoni presso i quali (p. es. nel russo ...
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RIMA
Mario Pelaez
. È identità di suono di due parole dalla vocale accen- tata in poi (per es., mercede: fede) e serve ad accrescere la melodia dei versi, ricorrendo a intervalli determinati alla fine [...] "verso" e che in tedesco il significato di rima risale solo alla fine dei sec. XVII.
Per indicare la rime le lingue slave hanno, accanto a qualche termine indigeno, la voce latino-germanica: p. es., cèco rym, polacco rym; il russo però si serve di ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.