Vedi BYLLIS dell'anno: 1959 - 1994
BYLLIS (v. vol. II, p. 235)
N. Ceka
Nelle mura di cinta, il cui tracciato è più volte caratterizzato da sporgenze e rientranze «a dente», si aprono cinque porte ad [...] bizantino appartengono quattro basiliche (la maggiore è lunga 90 m) con pavimentazioni musive. Distrutta dall'invasione degli Slavi del 548, B., dopo un tentativo di ricostruzione, fu definitivamente abbandonata.
Bibl.: N. Ceka, Koinoni i Bylinëve ...
Leggi Tutto
Figlio (Mosca 1672 - Pietroburgo 1725) dello zar Alessio Michajlovič e della sua seconda moglie Natalia Kirillovna Naryškina, regnò dal 1682 insieme al fratello Ivan, debole e malaticcio, sotto la reggenza [...] conduceva la Russia ad aprirsi ampiamente sul Baltico, e in parte sul Mar Nero, avviando i collegamenti con gli Slavi e ortodossi dei Balcani, rappresenta l'inizio della successiva tradizionale politica russa. Esso può essere considerato, e tale era ...
Leggi Tutto
Paese e stato dell'Europa settentrionale, che fa parte della regione morfologica detta Fennoscandia. Il nome è germanico (Finnland, cioè "paese dei Finni") e si ritrova per la prima volta in documenti [...] in den ostseefinnischen Sprachen di E. N. Setälä, in Finn.-ugr. Forsch., XIII (1913), 345-475. Per gli elementi slavi cfr. Mikkola, Berührungen zwischen den westfinnischen und slavischen Sprachen, Helsinki 1894, in Mém. Soc. Finno-Ougr., VIII). Per ...
Leggi Tutto
(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] occidentali e messa alla testa dell'ortodossia greca, il canone ridotto ebraico-protestantico andò guadagnando sempre più terreno fra gli slavi separati da Roma; e nel sec. XIX fra gli stessi Greci. Al presente può dirsi che la questione del canone ...
Leggi Tutto
MOLISE (A. T., 24-25-26 bis)
Paolo DE GRAZIA
Cesare RIVERA
Il nome Molise compare nell'alto Medioevo come quello di una contea normanna e deriva da quello del castello di Molise (oggi piccola borgata [...] , boscaioli, pastori e professionisti.
Ai Molisani negli ultimi secoli si sono variamente commisti Slavi, Albanesi e Dalmati. Gli Slavi hanno formato delle isole etniche presso la costa settentrionale adriatica (Acquaviva Collecroce, San Felice ...
Leggi Tutto
NOVGOROD (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Sergio VOLKOBRUN
Detta un tempo Velikij Novgorod, ossia il Grande Novgorod, è situata sulle rive del Volchov a circa 3 km. dal Lago Il′men′; [...] ; a nord, fino al Mare Bianco e all'Oceano Artico; a sud fino al fiume Oka. Su questo vasto territorio i popoli slavi sono andati mescolandosi con popoli finnici. Tutti erano sotto il dominio del Grande Novgorod. Narrario gli annali che nell'862 gli ...
Leggi Tutto
Fondatore della dinastia che regnò dal 610 al 717. Nacque nel 575 da Eraclio, nobile d'origine armena, esarca d'Africa. Nel 608, imperversando la tirannide di Foca, il vecchio esarca si ribellò, e, mentre [...] invano, d'indurre Cosroe alla pace. Nel 618 la situazione si fece più grave; i Persiani conquistarono l'Egitto e gli Slavi della Balcania e il kāghān degli Avari ripresero le loro scorrerie nella Macedonia e nella Tracia. L'Impero era ormai ridotto ...
Leggi Tutto
GIANNINA (A. T., 82-83)
Georges A. SOTIRIOU
Giuseppe CARACI Guido MARTELLOTTI
Giànnina (gr. 'Ιωάννινα o 'Ιάννινα) è circoscrizione (νομός ed ἐπαρχία) e città dell'Epiro. Il νομός abbraccia la parte [...] , presenta aspetto piuttosto povero, da grosso villaggio. La popolazione vive divisa in quartieri ed è assai mista (Slavi, Albanesi ed Ebrei, oltre i Greci). Notevole la fabbricazione domestica di tessuti a colori ricchissimamente decorati.
Monumenti ...
Leggi Tutto
È la seconda lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (bi in italiano, be in quasi tutte le altre lingue europee: in latino esso sonava be) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] Dal passaggio fonetico del greco si spiega il valore di v assunto dalla B nell'alfabeto cirillico e negli altri alfabeti slavi da esso derivati, e l'introduzione d'un nuovo carattere (b), modificazione della forma originaria, per riprodurre il suono ...
Leggi Tutto
Filologo cèco, nato a Ďarmoty in Slovacchia nel 1753, morto a Bruna (Brno) nel 1829. Compiuti gli studî a Praga, entrò il 9 ottobre 1772 nell'ordine dei gesuiti, ma, sopraggiunta la soppressione della [...] quella che la sostituì più tardi Slovanka (1814-1815), egli rivolse la sua attenzione a molti problemi delle lingue slave in generale tra cui particolarmente quello del glagolitico e quelli etimologici. Del 1807 è infatti l'articolo Glagolitica e del ...
Leggi Tutto
slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.