TURČIANSKY SVÄTÝ MARTIN (A. T., 59-60)
MARTIN Città della Slovacchia settentrionale, situata a 400 m. s. m., nella valle del Tureč, poco a monte della confluenza di questo fiume nel Váh. Nel 1930 contava [...] svariate manifestazioni folkloristiche, nel coltivare rapporti più o meno regolari con istituzioni culturali di altri popoli slavi. Dopo il sorgere della repubblica cecoslovacca, parallelamente all'ingrandirsi della piccola città, che venne prendendo ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] una seconda ebbe luogo nella seconda metà del sec. 6° e riguardò l’Italia (longobardi) e la Penisola Balcanica (slavi, avari e bulgari).
Il movimento cominciò verso il 376, quando tribù gotiche, spinte dall’espansione dei mongolici unni nella pianura ...
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(ted. Lausitz; pol. Łużyce) Regione estesa tra la Germania e la Polonia, corrispondente al territorio che dai Sudeti, a S, degrada verso la pianura del Brandeburgo a N, limitato a E dall’Oder e a O dall’Elba. [...] hanno consentito lo sviluppo industriale della regione.
Lusatia si chiamò l’attuale Bassa L., dove si erano stanziati gli Slavi Lusici. Intorno al 938 il margravio Gero conquistò al regno di Germania la fortezza di Liubusa, centro capoluogo di ...
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Spazio teatrale in cui si eseguono musiche, canzoni, numeri di varietà, specialmente di tipo satirico, e anche il genere stesso di spettacolo. Pur riprendendo la tradizione (15° sec.) delle taverne in [...] E. von Wolzogen nel 1901, ai c. espressionisti e dadaisti degli anni della Repubblica di Weimar) e fu presente nei paesi slavi (Mosca, Praga), a Vienna e a Zurigo (celebre il Cabaret Voltaire).
In Italia esperienze di teatro-c., come espressione del ...
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ISTRIA (XIX, p. 960; App. I, p. 742)
Bruno NICE
Carlo SCHIFFRER
Il trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 ha spartito l'Istria fra la Iugoslavia (Repubblica croata) ed il Territorio libero di Trieste, [...] fu possibile raggiungere la base per una azione comune, ostandovi le reciproche animosità nazionali, forti negli Italiani, fortissime negli Slavi.
Dopo il tracollo tedesco (fine aprile-primi maggio 1945) si ebbe in tutta l'Istria (tranne, dopo il 12 ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] punto di vista della costituzione della parola; in serbo-croato l'accento è legato o a differenze melodiche o a limiti verbali; nello slavo orientale e nel bulgaro è libero, ha cioè importanza. Dove poi è ancora da notare che esso è più debole, e che ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] che in Italia si usa chiamare il direttore di scena; mentre in Inghilterra, in Germania, e in genere nei paesi slavi, i due vocaboli francesi sono stati ordinariamente assunti in un più ampio e alto significato, riguardante la creazione e la guida ...
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KRUM, khān della Bulgaria Danubiana
Saul Mézan
Divenuto khān nell'803, distrusse nell'805 il khanato degli Avari e annesse i loro territorî, posti a est del Tibisco, come anche la Transilvania. Provocato [...] una volta la Tracia e portò via 5000 abitanti. Nell'814 egli costiuì un grande esercito di Bulgari, Avari e Slavi, con numerose macchine d'assedio per impadronirsi di Costantinopoli, ma morì improvvisamente (13 aprile 814 prima di aver potuto attuare ...
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Terzogenito (n. 1119 circa - m. 1174) del granduca Giorgio Dolgorukij, ebbe in appannaggio la terra di Vladimir, quindi (definitivamente, dopo molte lotte, nel 1155) il feudo di Vyšgorod. Dopo la morte [...] aperta determinò il crollo dell'egemonia suzdaliana nel Mezzogiorno russo. A. si preparava alla riscossa, quando cadde vittima di una congiura di boiari. È considerato santo dalla Chiesa russa; feste, secondo i menologi slavi, 30 giugno e 4 luglio. ...
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I geografi dànno il nome di Carpazî all'insieme di montagne che, disegnando un arco attraverso l'Europa centrale, traversano la Cecoslovacchia, la Polonia, la Romania, da Bratislava, sul Danubio, ad Orşova [...] che dà il suo nome alla catena, il Hargitta (1798 m.), è assai meno alto dei Cǎliman.
I Carpazî di NO. o Carpazî Slavi non si prestano altrettanto bene a una divisione in grandi unità fisiche: la sola che sia ben netta è rappresentata dalla cortina ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.