Figlio del margravio di Turingia Günther (morto nel 982), accompagnò suo padre nella campagna italiana condotta da Ottone II e, dopo la morte di questi, abbracciò la parte del minorenne Ottone III contro [...] la presa di Castel S. Angelo, occupato da Crescenzio (998). Si procurò grande rinomanza in Germania per le sue lotte contro gli Slavi, e, dopo la morte di Ottone III, si presentò quale pretendente alla corona, ma il 30 aprile 1002 fu ucciso a Pöhlde ...
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HOLEČEK, Josef
Wolfango Giusti
Scrittore cèco, nato il 27 aprile 1853 a Stožice, morto a Praga il 6 marzo 1929. La sua opera fondamentale è il romanzo Naši (I nostri; in parecchi volumi) che, nonostante [...] (in prima linea da parte del critico F. X. Šalda). Di tendenze panslaviste, H. viaggiò molto nei paesi slavi e specialmente in Bosnia, Erzegovina e Montenegro, raccogliendo e pubblicando canti popolari, descrivendo le sue impressioni di viaggi e ...
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PAPO, Luigi
Vanni D'Alessio
(Luigi Papo de Montona). – Nacque il 23 giugno 1922, da Guglielmo e da Maria Gregori, a Grado (Gorizia), luogo di origine della madre.
Visse inizialmente a Montona, borgo [...] «non ci fu una imposizione» dei cognomi italiani (p. 121) e, a proposito della «soppressione delle scuole e della stampa slava», scrisse che «l’Italia istituì scuole, non ne soppresse, portò la cultura là dove prima imperava l’analfabetismo e gli ...
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Città della Repubblica Ceca (366.680 ab. nel 2007), capoluogo della Moravia Meridionale. Situata in una fertile pianura a 206 m s.l.m., alla confluenza dei fiumi Svitava e Svratka, su importanti vie commerciali, [...] ’11°-12° sec. di una linea secondaria dei principi boemi Pžentyslidi, ben presto fu attivo centro commerciale, abitato prevalentemente da Slavi; nel 1243 Venceslao I re di Boemia le diede uno statuto cittadino e la circondò di mura, che lasciavano al ...
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Comune della prov. di Udine (3,5 km2 con 792 ab. nel 2008), situato nella bassa pianura friulana.
Di fondazione romana, possedimento del patriarca di Aquileia in epoca medievale, il luogo è stato il crocevia [...] , in maggioranza serbi, croati, bosniaci e montenegrini, come parte del progetto fascista di pulizia etnica dei territori slavi annessi nell’aprile 1941 al Regno d’Italia; evidenze dell'attuazione sistematica di tale progetto sono costituite, tra ...
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Venezia Giulia Nome proposto nel 1863 dal linguista goriziano G.I. Ascoli in sostituzione di ‘Litorale’ (Küstenland), usato dagli Austriaci. Dal 1920 sotto la denominazione di V. furono compresi anche [...] nel 1936), zona caratterizzata dal graduale trapasso del sistema alpino in quello dinarico e dalla compenetrazione di elementi italiani e slavi. Il piccolo lembo della V. rimasto all’Italia dopo la Seconda guerra mondiale è confluito nella regione a ...
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SLOVENIA (Slovenija; A. T., 77-78)
Elio MIGLIORINI
Pier Gabriele GOIDANICH
Alojzij RES
Giuseppe PRAGA
Regione della Iugoslavia nord-occidentale, che coincide con il banato della Drava (Dravska banovina) [...] locali di età romana o da altri prestiti latini: queste parole cioè subirono la stessa alterazione che le parole indigene slave di pari fonetica: per es., a Sontius, Carantia corrispondono oggi Soča, Koroško; a Carnia, Kranj; a Aquileia, Oglej e così ...
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Linguista, nato ad Albona (Istria) il 22 novembre 1873, laureato all'università di Vienna e professore, dal 1907, all'università di Torino. Il B. ha iniziato la sua carriera scientifica con uno studio [...] lessicali dalmatici nel serbo-croato della Dalmazia lo spinse verso indagini simili nel campo più vasto delle lingue slave in generale (Riflessi slavi di vocali labiali romane e romanze, greche e germaniche, in Zbornik u slavu V. Jagića, Berlino 1908 ...
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POGODIN, Michajl Petrovič
Fritz Epstein
Storico russo, nato il 23 novembre 1800 a Mosca, ivi morto il 20 dicembre 1875. Dal 1835 al '44 fu professore all'università di Mosca. Pubblicista politico, fu [...] di prim'ordine degli sforzi da lui fatti per creare un senso di solidarietà tra la Russia e le altre nazioni slave.
Spirito geniale e assai versatile, il P. fu biografo di Karamzin (1866), scrisse sulla giovinezza di Pietro il Grande (1872), pubblicò ...
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Insigne storico e slavista romeno nato a Braşov in Transilvania nel 1864, morto a Bucarest nel giugno 1919. Fece i suoi studî a Vienna e in Germania e viaggiò in Russia e in Polonia per raccogliervi documenti [...] studî storici e filologici, si distinse soprattutto come editore e commentatore preciso e scrupoloso di antiche cronache e documenti slavi e romeni, e come studioso dei più difficili e oscuri periodi della storiografia romena quali p. es. l'origine ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.