PERASTO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe Praga
Centro della Dalmazia, situato nella parte più interna delle Bocche di Cattaro. Ha circa 400 abitanti. Perasto trae il nome dalla romana civitas Pirustarum, decaduta [...] e forse distrutta al principio del sec. VII dagli Avaro-Slavi. Ricompare sul finire del Medioevo come associazione cittadina a scopo difensivo, che a poco a poco assume le forme di un comune. Dipendente dapprima da Cattaro, nel cui territorio era ...
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Vichinghi Gruppi di guerrieri e pirati scandinavi, denominati nelle cronache latine contemporanee Normanni (➔), protagonisti di una notevole espansione marittima nell’8°-11° sec (v. fig.). Le fonti nordiche [...] nell’arte della navigazione, in una prima fase i V. raggiunsero tutte le coste dell’Europa, il Nordafrica, Bisanzio, i paesi slavi, la Persia e il Turkestan. I Norvegesi si diressero verso le Faerøer, l’Islanda, le Shetland, le Orcadi, la Scozia del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] per alcuni anni, questi gruppi tendono a fermarsi su un territorio. L’insediamento dei Germani in Occidente e degli Slavi nei Balcani offre impulso a complesse dinamiche di assimilazione con le popolazioni locali romanizzate. L’Europa di quei secoli ...
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Khān dei Bulgari (seconda metà sec. 7º). Forse sotto la pressione dei Cazari, con i Bulgari allora stanziati presso il Mar d'Azov, si trasferì (660-68) nella Mesia e nella Piccola Scizia, invano ostacolato [...] dall'imperatore bizantino Costantino IV Pogonato; fondò così, con la sottomissione degli Slavi, la patria dei Bulgari, tra il Danubio e la catena dei Balcani. ...
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Etnografo e archeologo polacco (n. Podgajna, Nesviž, 1784 - m. 1825), noto anche con lo pseudonimo Zorian Dolęga Chodakowski. Tra i primi in Polonia, svolse appassionate ricerche etnografiche, raccogliendo [...] una vasta messe di materiali, di cui pubblicò solo una parte nella sua opera O Slowiańszczyźnie przed chrześcijaństwem ("Gli Slavi prima del cristianesimo", 1818). ...
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Popolazione nomade affine agli Unni. Dalla Mongolia si volsero (460 ca.) verso il Mar Caspio e il Mar Nero. Vinti intorno al 550 dai Turchi-Altai, si spinsero ancor più a occidente; nel 558 chiesero a [...] Giustiniano una regione per stabilirvisi. Combatterono con Unni e Slavi e in Turingia furono vinti nel 561 da Sigeberto, re d’Austrasia, che però in una seconda scorreria fu da loro vinto e catturato; penetrarono in Pannonia, si allearono con i ...
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Motto («liberi da Roma») con cui fu designato il movimento politico-culturale sorto a Vienna nel 1897 con il programma di combattere l’influenza della politica vaticana nella vita austriaca. Attivo in [...] Austria dopo la formazione del ministero presieduto da Franz von Thun, accusato di favorire gli Slavi a discapito dei Tedeschi della monarchia austro-ungarica per ispirazione diretta della curia romana, ottenne scarsi risultati e poco seguito. ...
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Storico e filologo (Grunewald, Berlino, 1896 - Vienna 1963), prof. di filologia slava a Graz (1923-47), quindi (dal 1947) di storia dell'Europa orientale all'univ. di Vienna. Dopo studî filologici (Nomokanonübersetzung [...] des Methodius, 1922), si dedicò a ricerche sulle strutture statali, giuridiche ed ecclesiastiche dei paesi slavi (Die Burgbezirkverfassung bei den slavischen Völkern, 1927; Die rechtlichen Grundlagen der Pfarrorganisation auf westslawischem Boden, ...
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Uomo politico serbo (Mošorin 1826 - Vršac 1901); fu uno dei capi e rappresentanti serbi alla Dieta d'Ungheria. La sua attività politica fu diretta a organizzare e tenere unite le forze dei Serbi d'Ungheria [...] per poterli riunire poi a quelli del Principato di Serbia e agli altri Slavi meridionali. ...
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Nome di religione del teologo e letterato ucraino Elisij o Elizar P. (Kiev 1681 - San Pietroburgo 1736). Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Seguace del principio [...] in Polonia, si convertì al cattolicesimo e frequentò il Collegio di S. Atanasio a Roma (forse 1698-1701), ove Greci e Slavi venivano preparati per l'opera di Propaganda. Fuggito nel 1701 e ritornato a Kiev, tornò alla fede ortodossa, insegnò (1704-16 ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.