La prima lingua letteraria slava (detta anche slavo ecclesiastico e antico slavo e, più raramente, antico bulgaro e veteroslavo), formatasi in seguito alla traduzione della Sacra Scrittura da parte dei [...] monaci tessalonicesi Cirillo e Metodio e documentata nei manoscritti compresi fra il 9° e l’11° sec; era quasi certamente basato su un dialetto bulgaro della Macedonia. Successivamente, il p. fu usato ...
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(o Sorbi) Popolazione slava, fissatasi in Lusazia probabilmente verso la fine del 6°secolo. Dalla fine dell’8° sec. i S. furono oggetto di attacchi da parte dei Tedeschi, che con Ottone I li assoggettarono [...] alcuni diritti riservati alle minoranze.
La lingua soraba (o sorabo) appartiene al gruppo occidentale delle lingue slave. Presenta due varianti dialettali, corrispondenti alla divisione territoriale tra Bassa e Alta Lusazia: il sorabo settentrionale ...
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Slavista ceco (Praga 1890 - ivi 1939); prof. di linguistica slava comparata nell'univ. di Praga. Fra i suoi studî principali: Byzantské kroniky v literatuře církevně-slovanské ("Le cronache bizantine nella [...] letteratura paleoslava", 1922-23); Rukovět' jazyka staroslovenského ("Manuale della lingua paleoslava", 1937-38) ...
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Glottologo (Ylöjärvi, Häme, 1886 - Helsinki 1946), prof. di filologia slava all'univ. di Helsinki; si è occupato con successo dei rapporti linguistici tra il finnico, lo slavo e il germanico; ha pubblicato [...] una sintesi dei caratteri linguistici del protoslavo (Urslavische Grammatik, 1913 segg. ...
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Slavista polacco (Cracovia 1891 - ivi 1965); prof. di filologia slava nelle univ. di Poznań, Leopoli e Cracovia. Opere principali: O prasłowiańskiej metantonii ("Sulla metatonia protoslava", 1918); Gramatika [...] lingua polacca", 1938); O pochodzeniu i praojcźyznie Słowian ("Sull'origine e la patria più antica degli Slavi", 1946); Język polski; pochodzenie, powstanie, rozwój ("La lingua polacca; origine, inizî, sviluppo", 1947); grammatiche storiche delle ...
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Slavista (Ragusa, Dalmazia, 1860 - Firenze 1942); prof. di filologia slava nell'univ. di Vienna (1904-19), si trasferì a Zagabria, quindi (1928) a Firenze. Oltre a descrizioni dei principali dialetti croati [...] e serbi (Der štokavische Dialekt, 1907; Zur Frage über die Gruppierung der serbo-kroatischen Dialekte, 1909) e a studî sul sistema accentuativo (Die serbokroatische Betonung südwestlicher Mundarten, 1900), ...
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Linguista ungherese (Szarvas 1872 - Budapest 1963), prof. (1921) di filologia slava nell'univ. di Budapest. Studiò i rapporti tra il lessico ungherese e quello delle circostanti lingue slave e dei dialetti [...] tedeschi. Cercò anche di dimostrare che la pianura danubiana ungherese al tempo dell'occupazione dei Magiari non era abitata da popolazioni slave. ...
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Storico e filologo (Grunewald, Berlino, 1896 - Vienna 1963), prof. di filologia slava a Graz (1923-47), quindi (dal 1947) di storia dell'Europa orientale all'univ. di Vienna. Dopo studî filologici (Nomokanonübersetzung [...] des Methodius, 1922), si dedicò a ricerche sulle strutture statali, giuridiche ed ecclesiastiche dei paesi slavi (Die Burgbezirkverfassung bei den slavischen Völkern, 1927; Die rechtlichen Grundlagen der Pfarrorganisation auf westslawischem Boden, ...
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Slavista e folclorista ceco (Enns, Austria, 1858 - Praga 1933), prof. di filologia slava nell'univ. Carlo di Praga; si occupò soprattutto delle tradizioni popolari (O srovnávacím studiu tradic lidových [...] "Intorno allo studio comparato delle tradizioni popolari", 1898; Pohádkoslovné studie "Studî di favolistica", 1904; Súpis slovenských rozpravok "Raccolta di favole slovacche", 5 voll., 1923-32). Notevole ...
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Filologo e linguista polacco (Kielce 1860 - Cracovia 1928), professore (1902) di filologia slava all'università di Cracovia; studiò gli antichi documenti letterarî polacchi (Poezątkí pismennictwa polskiego, [...] 1922), ed espose per la prima volta, su basi storiche e in modo sistematico, la grammatica della sua lingua (Gramatyka polska, 1922-27). Si occupò di metrica in Wiersze polskiewich dziejowym rozwoju ("I ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.