Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] la Germania di Hitler, nel corso della quale S. fece leva sui valori tradizionali, quali la coscienza patriottica e la solidarietà slava, ne mise alla prova le doti come capo politico-militare. Discussa e incerta è la parte che realmente S., capo del ...
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Nižnij Novgorod Città della Russia (dal 1932 al 1990 Gor´kij; 1.272.527 ab. nel 2009), alla confluenza dell’Oka nel Volga, capitale dell’oblast´ omonima (74.800 km2 con 3.340.684 ab. nel 2009). Si divide [...] la quale N. divenne uno dei centri più ricchi e popolati della Russia moscovita; sede di due accademie, greca e slava, partecipò attivamente al rinnovamento della cultura letteraria russa alla fine del Settecento. Le fiere (annuali dal 1817) furono ...
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Musicista, nato nel governo di Tula il 14 febbraio 1813, e morto a Pietroburgo il 17 gennaio 1869. Stabilitosi a Pietroburgo fin dal 1835, conseguì i primi successi teatrali con l'Esmeralda (Mosca 1847). [...] una semplice recitazione vocale. Oltre alle composizioni suaccennate, scrisse una raccolta di cori a tre voci (Serenate), una Tarantella slava per pianoforte a 4 mani, una Fantasia finnica, una Danza cosacca e una fantasia Baba-Jaga, ossia Dal Volga ...
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Austria, ducato di
Werner Maleczek
All'epoca dell'imperatore Federico II l'Austria, come unità politico-giuridica, comprendeva la maggior parte dell'odierna Austria Inferiore e l'area orientale dell'attuale [...] Tulln, ma anche verso Gars/Thunau a nord del Danubio, che in passato era stato sede di un piccolo principato slavo. Fedele seguace di Enrico IV, Ernesto cadde nella battaglia di Homburg sull'Unstrut. Leopoldo II (1075-1095), soggetto all'influenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tre importanti musicisti europei, che non possono essere collegati all’estetica della [...] in Romania senza essere romeni. Ma merita considerare, che quel vasto territorio a mezza strada tra cultura latina, slava, tedesca, ungherese, ebraica, turca e mediterranea, affacciato sul Mar Nero e attraversato dal Danubio, è ancora, alle soglie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Reconquista
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam iberico, dopo la fine del califfato di Cordova, conosce mezzo [...] berberi – tra cui gli Hammudidi di Malaga e gli Ziridi di Granada – dei Saqàliba, ossia degli Schiavoni, d’origine slava o comunque caucasica, come gli Amiridi di Valencia e infine degli Arabi. Questi ultimi si organizzano a Saragozza dapprima con la ...
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NICOLO di Lussemburgo
Andrea Tilatti
NICOLÒ di Lussemburgo. – Figlio naturale del re di Boemia, Giovanni di Lussemburgo, nacque tra il 1321 e il 1322. Il nome della madre è ignoto.
Crebbe a Praga, [...] di un’ampia signoria territoriale, a cerniera tra il mondo italico, padano e peninsulare, e l’Europa di cultura germanica e slava. La signoria ecclesiastica aquileiese era un tassello del mosaico del potere 'guelfo' e papale in Italia e un naturale ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] affinità con vari dialetti tedeschi medievali. È posteriore e controversa la teoria secondo cui lo y. deriverebbe da una base slava (giudeo-serba), che avrebbe costituito il tramite per lo sviluppo dell’ebraico moderno. Alla metà del 13° sec., quando ...
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L'apostolo degli Slavi nacque nell'827, e fu compagno di studî dell'imperatore Michele III. Fu allievo e amico di Fozio, senza però seguirlo nella rivolta contro Roma. Protetto dall'imperatrice madre Teodora, [...] eucaristica alle formule romane già conosciute nei dintorni, e per l'ufficio propriamente detto al rito bizantino. Approvata la versione slava della liturgia dal papa Adriano II, Cirillo, già ammalato da molto tempo, si fece in Roma monaco, ma non si ...
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LIBUŠE (lat. Libussa)
Karel Stloukal
Mitica duchessa del principio della storia boema. Secondo la tradizione, della quale appare già traccia nel X sec., L. fu la più giovane delle tre figlie del duca [...] lícení agrárních dějin germánských a slovanských (L'origine della teoria meizeniana sulla storia agraria germanica e slava), in Český Časopis Historický (Rivista storica cèca), IV (1898); H. Schreuer, Untersuchungen zur Verfassungsgeschichte der ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.