Archeologo e antropologo (Klatovy 1865 - Praga 1944). Insegnò antropologia, archeologia preistorica ed etnologia nell'univ. di Praga. Scrisse sull'antropologia dei paesi boemi, sull'origine degli Slavi [...] anche contributi sullo sviluppo dei gioielli bizantini. Organizzò (1895) una mostra etnologica boemo-slava e contribuì alla creazione del Museo etnologico boemo-slavo; nel 1918 diede impulso alla fondazione dell'Istituto archeologico e dell'Istituto ...
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Storico tedesco, nato a Gnesen (Polonia exprussiana) il 2 febbraio 1836, morto a Breslavia il 10 dicembre 1904. Libero docente sin dal 1863 a Jena, divenne poi professore straordinario in quell'università [...] 1869 professore onorario a Breslavia, ove poi fu nominato ordinario nel 1882. Fu uno dei migliori conoscitori della storia slava ed orientale dell'Europa. Egli, infatti, continuò la Geschichte Polens, iniziata dal Röpell, con un primo volume apparso ...
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Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] il 1821 e il 1832 una lunga collana di 615 sonetti, intitolata Slávy dcera ("La figlia di Slava"), in cui la donna amata conduce alla vittoria il mondo slavo, di cui via via è diventata il simbolo. Poesia arida, oratoria, antiquata, ma che ha avuto ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] Boleslao Chrobry (nipote in linea materna di Boleslao I), che vuole unire la Boemia e la Polonia in un unico grande stato slavo. Il suo piano fallisce per l'intervento dell'imperatore Enrico II, e al trono di Boemia ritorna la dinastia nazionale dei ...
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NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] anni di adolescenza in Russia, in un collegio ecclesiastico di Poltava, ove fu iniziato alla lingua, al pensiero e all'arte slava. Seguì l'opposta, più familiare esperienza dell'America, ove N. compì gli studi e trascorse a New York un periodo d ...
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PIONIO, santo
Prete della chiesa di Smirne, martirizzato nel 250 durante la persecuzione di Diocleziano. Sull'esistenza di P., sul suo processo e sul suo martirio siamo informati unicamente dagli Atti [...] , 3ª ed., Tubinga 1929, p. 45 segg.; traduz. latina antica in Th. Ruinart, Acta martyrum sincera, Amsterdam 1713; versioni slava e armena ancora inedite), che sono una fonte notevole per lo studio della persecuzione di Decio. Gli Atti, per quanto ...
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BASSANO, Luigi
Franz Babinger
Nacque a Zara ed è noto quasi solo per le notizie che si possono desumere dal suo scritto sulle condizioni dell'impero ottomano nella prima metà del sec. XVI.
Dalla prefazione [...] il B. si qualificava con indubbia esagerazione come "rozzo" e di "idioma illirico", cosicché potrebbe considerarsi di origine slava. Non senza abilità egli si servì tuttavia della lingua italiana e quasi certamente passò la maggior parte della sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per letterature slave si intendono, in questa sede, le civiltà letterarie colte [...] travolto dagli Avari e riapparve soltanto verso il IX-X secolo, quando costituì il primo Stato russo. Il terzo gruppo (Slavi meridionali, antenati degli attuali Sloveni, Croati, Serbi e Bulgari) varcò il Danubio nel VI secolo e giunse a oriente fino ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] fisici a N e a O si è sempre avuta una forte compenetrazione tra i Romeni e le popolazioni ungheresi, slave e germaniche circostanti. La situazione si è infine virtualmente stabilizzata solo dopo gli ingenti spostamenti avvenuti in seguito al secondo ...
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Uomo politico ungherese (Zsibó 1796 - Pest 1850), uno dei capi dell'opposizione; amico del grande riformatore S. Széchenyi. Condannato a tre anni di carcere per i discorsi di fiera opposizione tenuti alla [...] dieta (1832-36), si ritirò poi dalla vita politica per aver perduto la vista. Scrisse: Balítéletek ("Falsi giudizî", 1833) e Szózat a magyar és szláv nemzetiség ügyében ("Proclama sulla questione della nazionalità magiara e slava", 1843). ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.