JURČIČ, Josip
Andrea Budal
Romanziere e novelliere sloveno, nato a Muljava presso Krka il 4 marzo 1844 da una famiglia di piccoli contadini, morto a Lubiana il 3 maggio 1881. Frequentò il ginnasio a [...] Lubiana e studiò filologia classica e slava a Vienna. Visse da giomalista e scrittore a Marburgo e a Lubiana.
Scrisse una quarantina di racconti e novelle, una decina di romanzi e due tragedie. Dopo i primi tentativi: Spomini na deda (I ricordi del ...
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CRONIA, Arturo
Sergio Cella
Nacque a Zara il 13 dic. 1896, figlio di Giuseppe, funzionario statale dell'amministrazione finanziaria, e di Ines Berettini. Compì gli studi nel ginnasio superiore di Zara [...] , A. C., in Jadranska Vila, V (1932), n. 8; U. Urbani, Studi di A. C. sulla fortuna di Petrarca nella letteratura ceca e fra gli Slavi meridionali, in L'Europa orientale, XIV (1934), 11-12, pp. 632-635; A. C., in Vita univers., V (1941). 11, p. 5; G ...
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Uomo politico polacco (Sendziepowice 1803 - Dresda 1877), rappresentò a Londra il governo polacco durante l'insurrezione del 1830-31. Ritiratosi a vita privata, dopo i massacri galiziani del 1846 sostenne [...] la necessità di un avvicinamento alla Russia su un piano di solidarietà slava. Partecipò (1848) al congresso slavo di Praga e per il suo atteggiamento filorusso divenne (1862) capo del governo civile polacco, ottenendo da Alessandro II importanti ...
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METODIO, santo
Francesco Dvorník
, Nacque circa l'815, a Salonicco, da Leone, dignitario militare bizantino. Accuratamente educato, si dedicò alla carriera amministrativa e raggiunse il grado di arconte [...] i missionarî moravi non si volgessero verso Bisanzio, il papa si mostrò molto benevolo con i due fratelli e approvò la liturgia slava secondo il rito romano, come essi l'avevano introdotta in Moravia. Costantino morì a Roma nell'869. Il papa concepì ...
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Losskij, Nikolaj Onufrievic
Losskij, Nikolaj Onufrievič
Filosofo russo (Kreslavka, Vitebsk, 1870 - Sainte-Geneviève-des-Bois, Oise, 1965). Fu prof. di filosofia nell’univ. di Pietroburgo (1900-21), [...] poi, esiliato, nell’univ. russa di Praga (1922-42), quindi nell’univ. di Bratislava (1942-45) e al seminario russo-ortodosso di New York (1946-50). In metafisica riprese sostanzialmente il monadismo di Leibniz e in gnoseologia sostenne un realismo ...
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Nome di religione del letterato ucraino Maksym S. (n. Dunaevcy, Volinia, 1577 - m. in Volinia 1633). Autore di trattati polemici in diverse lingue, conobbe un sofferto itinerario religioso, passando dall'ortodossia [...] all'uniatismo (1627). La sua Hramatiki slavenskija pravilnoe sintagma ("Compendio normativo della grammatica slava", 1619), la più completa codificazione dello slavo ecclesiastico, ebbe larghissima diffusione fino al sec. 19º. ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] vicini, mentre prendeva piede il processo di accostamento fra Bulgari e Slavi cristiani. Solo al tempo di Boris I (852-889) poté fu eletto il 10 maggio 1953.
Il bulgaro è la lingua slava della Bulgaria che intorno al 9° sec. ha sopraffatto la ...
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Storico e filologo (Sad, Transilvania, 1745 - Budapest 1806), nipote del vescovo Ioan Inocenţiu. Studiò a Vienna e insegnò poi al seminario di Blaj. Sostenne l'origine latina del cristianesimo dei Romeni [...] e la riforma della lingua romena con l'eliminazione dei vocaboli di origine slava e la loro sostituzione con vocaboli tratti dal latino e dall. In collaborazione con Gh. Şincai scrisse gli Elementa linguae daco-romanae sive valachicae (1780); ...
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Nelle fiabe dei popoli europei antichi e moderni, esseri piccoli e dall’aspetto di vecchi barbuti, che abitano boschi e grotte, sono custodi di tesori nascosti e hanno un loro re. Questi motivi hanno chiari [...] riscontri nelle mitologie antiche, particolarmente in quelle germanica, celtica e slava. Nell’Edda gli g. fabbricano le armi e gli ornamenti distintivi degli dei, così come per es. i Dattili e i Telchini greci, anch’essi figure di g., sono in ...
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MENZE, Sigismondo (Menčetić)
Arturo CRONIA
Poeta slavo, nato nel 1457 a Ragusa e morto ivi il 1527. Dopo una gioventu spensierata, si ravvide e fu anche rettore della repubblica di Ragusa.
Assieme con [...] G. Darsa (v.) appartiene al primo gruppo dei poeti ragusei in lingua slava. Scrisse poesie liriche per lo più d'argomento amoroso, imitando la poesia petrarchesca e popolaresca italiana del Quattrocento. È poeta freddo, artificioso. Le sue poesie, ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.