Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] che, pur rifacendosi alla tradizione settecentesca del belcanto, la ampliò e la modificò con particolare inventiva (Il barbiere di Siviglia, Guglielmo Tell). Più giovani di lui, V. Bellini e G. Donizetti composero opere già orientate verso il gusto ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] , avvenuto con la conversione del re dei Visigoti ariani Recaredo; e il 4° (633), presieduto da Isidoro di Siviglia, di notevole importanza per la storia sociale e politica spagnola, in virtù dei provvedimenti riguardanti la situazione degli Ebrei e ...
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COLOMBO (Colón), Bartolomeo
Giovanni Nuti
Figlio di Domenico e di Susanna Fontanarossa, fu il terzogenito della famiglia. Nel documento del 7 ag. 1473 in cui Susanna, vantandovi una ipoteca, acconsentiva [...] Catalina Marron, morta nel frattempo, assegnava a sua figlia naturale Maria, di tre anni, ospitata nel monastero di S. Liandre di Siviglia, la somma di 100.000 maravedís, nel caso in cui volesse farsi suora, e, nel caso in cui volesse maritarsi, la ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] tentativo di prevenire esiti a lei infausti spinse E. a stipulare un trattato direttamente con la odiata Inghilterra (Siviglia, 9 nov. 1729), costringendo la Francia ad entrarvi come garante: al figlio Carlo era finalmente assicurata la successione ...
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DORIA, Iacopo (Giacomo)
Giovanni Nuti
Nacque verso il 1233 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia.
Nelle pagine conclusive dei suoi Annali, redatte nel 1293, il D. afferma di aver compiuto sessant'anni. [...] la storia e le antichità cittadine.
Se le sue letture non differiscono da quelle usuali nel Medioevo (da Isidoro di Siviglia a Solino a Gregorio Magno a Paolo Diacono) e non dimostrano gusti particolari, l'orizzonte culturale del D., tuttavia, non ...
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GIUSTINIAN, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio, nacque a Venezia il 24 ag. 1611.
Questi due rami della casata avevano una comune [...] che erano ormai saldamente inseriti nei traffici mediterranei, dai terminals carovanieri del Levante siriaco a Cadice e Siviglia, ove potevano operare con la connivenza di funzionari corrotti e la copertura degli stessi feudatari spagnoli che ...
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MALOCELLO, Lanzarotto (Lazzarotto)
Riccardo Musso
Di questo personaggio ci rimangono scarse notizie biografiche. Il suo nome compare per la prima volta nella carta nautica disegnata nel 1339 dal cartografo [...] città, sicché già nella prima metà del XIII secolo li troviamo presenti tra i mercanti e i banchieri operanti a Siviglia e in generale nella Spagna meridionale, a Lisbona e Ceuta.
Secondo quanto comunemente accettato dalla storiografia, fu proprio su ...
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ARAGONA, Ferdinando d'
Gaspare De Caro
Duca di Calabria, principe di Taranto, primogenito dei sovrani di Napoli Federico e Isabella, nacque ad Andria il 15 dic. 1488. Era appena decenne allorché si [...] l'A., unico superstite dei figli maschi di Federico III, la stirpe degli Aragonesi di Napoli, fu celebrato nel 1526 a Siviglia, insieme alle nozze dello stesso Carlo V con Isabella di Portogallo.
Fu concessa all'A., dopo il matrimonio, la carica di ...
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VANDALI (Vandili)
Giovanni Battista Picotti
Col nome di Vandili, ricordato da Plinio, pare che fossero indicati i Germani orientali, di cui facevano parte, fra altri popoli, i Burgundi ed i Goti. Il [...] Betica, alla quale dai Vandali rimase il nome di Andalusia, e, vinta una spedizione romana, conquistò Cartagena e Siviglia (425), e, fuori di qualche città, tutto il resto della Spagna. Alle popolazioni la conquista barbarica poté parere leggiera ...
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MALASPINA, Alessandro
Dario Manfredi
Nacque in Lunigiana, a Mulazzo, dove fu battezzato il 5 nov. 1754, terzo figlio maschio di Carlo Morello, marchese di Montereggio e Pozzo e marchese condomino di [...] la prima delle disavventure cui lo portò la sua indipendenza intellettuale: fu denunciato al tribunale dell'Inquisizione di Siviglia per aver manifestato idee eretiche in materia religiosa, e anche per aver letto libri inglesi e francesi senza il ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...