Basso baritono italiano (Mantova 1938 - ivi 2017). Fraseggio squisito, stile impeccabile, sillabato perfetto, vis comica irresistibile ne hanno fatto una presenza insostituibile in tutte le parti buffe [...] del repertorio settecentesco e ottocentesco. Debuttò nel 1960 e presto si impose in tutto il mondo specialmente in Il barbiere di Siviglia, Cenerentola, L'italiana in Algeri, Il matrimonio segreto, L'elisir d'Amore, Don Pasquale. ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] del Reno e di Notte di leggenda di A. Franchetti in prima assoluta; fu poi a Roma (teatro Quirino per Il barbiere di Siviglia e Dinorah il 16 e 17 marzo 1915) prima di partire per la consueta tournée in Sudamerica, tra l'altro al teatro Nacional dell ...
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Attrice italiana (Orvieto 1953 - ivi 2016). Laureatasi in Psicologia, ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico e nel 1979 è entrata nella compagnia del Piccolo di Milano; in [...] quegli anni ha recitato in pièce quali Il fantasma dell’Opera e Il barbiere di Siviglia, occupandosi nel contempo di doppiaggio. Nel 1982 la sua verve comica si è realizzata appieno grazie all’incontro con T. Solenghi e M. Lopez: noti come il Trio, ...
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Pittore (Cordova 1538 - ivi 1608). Artista di grande cultura, visse a lungo in Italia (1559-75), soprattutto a Roma, dove si formò con lo studio di Michelangelo e fu in contatto con T. e F. Zuccaro (del [...] suo soggiorno romano rimangono affreschi nella chiesa della Trinità dei Monti). A Siviglia decorò la sala capitolare della Cattedrale (1592) e per la Cattedrale di Cordova realizzò, tra l'altro, il retablo dell'Ultima cena (1595). Ci è giunto ...
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Astronomo e astrologo musulmano (n. Balkh - m. Wāsit, Mesopotamia centrale, 886 d. C.), noto in Occidente sotto il nome di Albumasar. Le sue opere astronomiche in arabo rivelano forte influsso di dottrine [...] ; furono tradotte in latino nel sec. 12º da Ermanno Dalmata (Introductorium in astronomiam) e Giovanni da Siviglia (Introductorium in astronomiam, De magnis coniunctionibus et annorum revolutionibus, Flores astrologiae, che è forse un estratto dell ...
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DUCADAM, Helmut
Luca Valdiserri
Romania. Galati, 13 giugno 1958 • Ruolo: portiere • Squadre di appartenenza: Ut Arad, Steaua Bucarest • In nazionale: 2 presenze • Vittorie: 1 Coppa dei Campioni (1985-86)
Ha [...] legato il suo nome a una grande vittoria. Parando quattro rigori in finale, contro il Barcellona a Siviglia, permise alla Steaua Bucarest di vincere la sua prima e unica Coppa dei Campioni, il 7 maggio 1986. Si raccontò poi che, una volta tornato ...
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Figlio di Anequin, fu capomastro della fabbrica della cattedrale di Toledo dalla morte del padre al 1534; costruì l'ospedale di Santa Croce a Toledo (1504-14), opera plateresca; fece il disegno (1504) [...] dell'ospedale di Santiago di Galizia e con Juan de Álava progettò la cappella reale della cattedrale di Siviglia. ...
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Baritono italiano (Roma 1929 - ivi 1990). Dotato di una voce duttile e di bel timbro, morbida nell’emissione, con uso delle mezze voci tipico della tradizione della scuola vocale romana di Battistini [...] e De Luca, ha debuttato nel 1955 al Giglio di Lucca nel ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia. Dal Giappone all’America, dalla Gran Bretagna, all’Opera di Parigi alla Scala di Milano, al Liceo di Barcellona e per vent’anni al Teatro dell’Opera di ...
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Pittore e architetto (n. Piacenza forse 1705 - m. Aranjuez, Spagna, 1759). In Spagna fu aiuto di L. Brachilieu, e poi a capo della costruzione del palazzo di Aranjuez. Partecipò alla fondazione dell'Accademia [...] di s. Fernando (1744) e vi divenne professore d'architettura (1752). Fu capomastro delle cattedrali di Toledo e Siviglia. Sue opere sicure sono la cappella di S. Antonio in Aranjuez (1768) e la chiesa dei SS. Giusto e Pastore a Madrid, di un bel ...
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Musicista (Perugia 1784 - Innsbruck 1841). Studiò con più maestri, tra i quali N. Zingarelli e S. Mattei; fu a Dresda, maestro della cappella reale e direttore dell'Opera italiana. Autore di lavori sacri, [...] (messe, oratorî, cantate, ecc.) e soprattutto teatrali (celebri ai suoi tempi Raoul di Créqui, 1811, e Il barbiere di Siviglia, 1816) rinomati per eleganza ed efficacia drammatica. Al suo nome è dedicato il teatro comunale di Perugia (1780). ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...