Poeta e commediografo spagnolo (Siviglia 1854 - Madrid 1910). Pubblicò giovanissimo la sua prima opera teatrale, El libro malo (1872); recatosi a Madrid pubblicò poesie e collaborò ai giornali Madrid cómico, [...] El imparcial, El liberal, ecc. Compose scherzi comici di grande successo (El oso y el centinela; La Gran vía; El diablo cojuelo; Fuegos artificiales; El sistema tétrico, ecc.) e numerose commedie tra cui: ...
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Drammaturgo spagnolo (Siviglia 1587 - Madrid forse 1650). Scrisse più di venti commedie in cui spesso si intersecano tematica religiosa e quadro colorito di costume (El diablo predicador). Imitò Lope de [...] Vega, ma la sua facile vena non è esente da superficialità e discontinuità. Scrisse anche in collaborazione con alcuni noti commediografi del tempo, tra cui A. Moreto. Compose anche due poemi (La aurora ...
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Scrittore spagnolo (Écija, Siviglia, 1579 - Madrid 1644); fu per molti anni usciere di camera del re e anche avvocato a Madrid. Scrittore di estro vario e felice, ricco di ispirazione ora amara ora umoristica, [...] è autore di commedie religiose (La hermosura de Raquel, Santa Susana, La Magdalena), di commedie storiche (Más pesa el Rey que la sangre, su Guzmán il Buono; Reinar después de morir, su Inés de Castro; ...
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Scrittore drammatico (Siviglia 1550 - ivi 1610). Autore di 14 tra commedie e tragedie, s'ispira al teatro umanistico traendo motivi e intrecci dalla tradizione italiana, per esempio in La muerte de Ayax, [...] La muerte de Virginia y Apio Claudio, ecc.; fra le opere d'intreccio sono da ricordare El tutor, El viejo enamorado e El infamador; in quest'ultima alcuni critici hanno voluto vedere l'antecedente del ...
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Commediografo spagnolo (Siviglia forse 1505 - Cordova 1565 circa); ebbe una giovinezza difficile e oscura; dopo anni di vagabondaggio riuscì a formare una compagnia propria, dove recitò e dove formò la [...] sua educazione letteraria. Scrisse numerosi dialoghi pastorali in prosa e in versi, l'Auto de Naval y de Abigail, dieci "pasos" (cioè brevi intermezzi comici dialogati), cinque commedie (Eufemia, Armelina, ...
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Drammaturgo e uomo politico (Guadalcanal, Siviglia, 1828 - Madrid 1879), liberale, ministro sotto la Restaurazione. Autore del manifesto della Rivoluzione di settembre del 1868 che va sotto il titolo España [...] con honra. Compose diverse zarzuelas: La estrella de Madrid (1853); Guerra a muerte (1855); Los comuneros (1855), ecc. Le commedie riescono a esprimere una realtà etica e sociale di notevole interesse: ...
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VALERO
Carlo BOSELLI
. Famiglia di attori spagnoli. José nacque a Siviglia nel 1808 e morì a Barcellona il 12 gennaio 1891. Figlio di comici, esordì quasi bambino in un melodramma di Manuel Fernández [...] y González, e dopo avere recitato in compagnie filodrammatiche, entrò al Teatro de la Cruz di Madrid, dove non tardò a conquistare grande fama, imponendo il dramma romantico al pubblico madrileno, che ...
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Personaggio della commedia Le Barbier de Séville (1775; Il Barbiere di Siviglia) dello scrittore francese P.-A. Caron de Beaumarchais (1732-1799), reso celebre dall'opera in musica (1816) di G. Rossini. [...] Prete organista e maestro di canto, profitta delle lezioni che dà alla bella Rosina per soddisfare il suo temperamento pettegolo e indiscreto. È celebre la sua apologia della calunnia: "La calomnie, monsieur..." ...
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Scrittore spagnolo (n. Madrid 1611 - m. 1675), figlio di Luis; fu magistrato a Siviglia. Autore di varie notevoli opere drammatiche: El mancebón de los palacios o agraviar para alcanzar (1668) e Encontráronse [...] dos arroyuelos o la boba y el vizcaíno (1666). Scrisse anche varî entremeses. Collaborò con Martínez, Zabaleta e altri; con J. de Cáncer scrisse la commedia burlesca Los siete infantes de Lara (1651) ...
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Attrice spagnola (Madrid 1818 - ivi 1883); esordì giovanissima a Cadice e fu poi a Siviglia e a Madrid; nel 1836 sposò il celebre Julián Romea. Fu la maggiore attrice del suo tempo, impareggiabile interprete [...] del teatro classico e del dramma romantico. Si ritirò dalle scene nel 1875; negli ultimi anni insegnò declamazione al conservatorio di Madrid ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...