autodafe
autodafé
In senso letterale, dal portoghese auto da fé, «atto della fede». Proclamazione pubblica della sentenza dell’Inquisizione spagnola contro i colpevoli di eresia, cui seguiva l’abiura [...] o la condanna. Indicò anche l’esecuzione sul rogo degli eretici e le cerimonie che la accompagnavano. Il primo a. fu celebrato a Siviglia (1481), l’ultimo in Messico (1815). ...
Leggi Tutto
Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] 580 a.E./1184, risale l'edificio religioso più noto e anche più grandioso nell'Andalusia del tempo: la Grande moschea di Siviglia. Essa fu eretta su una precedente moschea del sec. 9° e, sulla base di descrizioni del sec. 16°, sembra fosse di enormi ...
Leggi Tutto
Nobile spagnolo (m. 1504). Gran maestro dell'Ordine di Alcantara, si distinse molto nella lotta contro i Mori e contribuì alla conquista del regno di Granada; rinunziò poi alla carica in favore di Ferdinando [...] corona, e fondò un convento in Villanueva de la Serena adottando la regola benedettina. Designato come reggente all'arcivescovato di Siviglia, nel 1503 ebbe il cappello cardinalizio. Lasciò una Historia de los reyes godos y de las órdenes militares. ...
Leggi Tutto
Uomo politico spagnolo (n. S. Juan del Molino, Messico, 1744 - m. forse Vergara 1824 circa), fratello di Manuel; recatosi dal natio Messico in Spagna (1761), divenne primo ufficiale della segreteria di [...] 1798), ove ottenne la carica di direttore del seminario patriottico di Vergara. Invasa la Spagna da Napoleone, si ritirò a Siviglia e poi a Cadice, finché, nominato dal Messico suo rappresentante nella Giunta centrale, entrò a far parte del Consiglio ...
Leggi Tutto
Hammudidi
Dinastia berbera che nel sec. 11° fondò signorie a Ceuta e in al-Andalus, dove gli H. entrarono come alleati di . Durante la crisi del califfato omayyade andaluso, s’impadronirono del potere, [...] proclamandosi califfi in quanto discendenti alidi. Dopo aver retto Cordova brevemente, fondarono regni nel Sud della Spagna (Malaga, Algeciras) che tennero fino al 1059, quando furono sconfitti dai signori di Granada e di Siviglia. ...
Leggi Tutto
CARLETTI, Francesco
*
Nacque presumibilmente a Firenze nel 1573 o 1574, primogenito di Antonio, discendente da una antica famiglia fiorentina di mercanti, e da Lucrezia Macinghi.
Antonio aveva a lungo [...] fiorentino Niccolò Parenti, da tempo in rapporti commerciali con Antonio. Dopo due anni di questo apprendistato, fu raggiunto a Siviglia dal padre e insieme prepararono un viaggio alle isole del Capo Verde per farvi acquisto di schiavi da rivendere ...
Leggi Tutto
Generale spagnolo (Pamplona 1872 - Estoril 1936); partecipò alla guerra di Cuba e alle campagne marocchine; nel 1923, come comandante delle forze spagnole in Africa, combatté contro ῾Abd el-Krīm nel Rif, [...] civile, di cui era direttore generale, al nuovo governo, ma più tardi fu sostituito; quale capo della divisione di Siviglia preparò e guidò una rivolta contro il governo centrale, da lui accusato di inettitudine, proclamandosi (agosto 1932) capitano ...
Leggi Tutto
BOCCANEGRA, Ambrogio
Charles Verlinden
Figlio di Egidio, ammiraglio di Castiglia, e di Richetta Riccio, accompagnò il padre in Spagna, forse sin dal 1349. Nel 1359 prese certamente parte alla spedizione [...] verso la Biscaglia, da dove ritornò con il materiale necessario per riarmare le galere che si trovavano nel porto di Siviglia e con due navi cantabriche. Con queste forze affrontò la squadra portoghese davanti a Sanlúcar de Barrameda e la costrinse ...
Leggi Tutto
taifas, regni di
Traduzione dell’ar. muluk al-tawa’if, indicante i regni regionali che subentrarono al califfato marwanide in , dal 1009 fino all’inizio del sec. 12°, quando la conquista castigliana [...] dell’anno precedente. Pochi anni dopo, gli Almoravidi iniziarono la sistematica conquista dei regni di t. (presa di Siviglia, 1091; di Badajoz, 1094; di Saragozza, 1110), istituendo un regno berbero musulmano contro l’avanzata dei regni iberici ...
Leggi Tutto
Successore (m. 428) del re Godigiselo, riuscì a spezzare la resistenza franca alla marcia dei Vandali (406), varcando il Reno, saccheggiando tutta la Gallia e passando poi in Spagna (409), ove i Vandali [...] paese, assoggettando gli altri popoli barbari che lo avevano preceduto e le stesse città romane di Cartagena e di Siviglia (425). Inoltre, volendo acquistare il dominio del mare, s'impadronì della flotta romana, addestrando alla navigazione i Vandali ...
Leggi Tutto
sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...