Storico (n. Osuna, Siviglia - m. dopo il 1652). Trasferitosi giovanissimo a Lima, esplorò come membro della audiencia spagnola il Perù, paese del quale più tardi scrisse una Historia, ricca d'interesse; [...] ne fu tradotta in francese la parte relativa agli avvenimenti più antichi, col titolo Mémoires historiques de l'ancien Pérou (1839) ...
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Funzionario spagnolo (n. Siviglia), viceré del Messico (1603-07), poi del Perù (1607-15). Stabilì a Lima il tribunale commerciale del Consulado; cercò di organizzare il lavoro degli Indiani mediante censimenti [...] e di lenirne lo sfruttamento nelle miniere. Scrisse due relazioni sulla propria opera di governo ...
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Fratello (Genova 1468 circa - Siviglia 1515) di Cristoforo, che accompagnò nel secondo viaggio in America (1493); ebbe quindi da lui, e poi da Bartolomeo (v.), cariche di governo durante le loro assenze. [...] Tornato in Spagna, nel 1504 ottenne la naturalizzazione castigliano-aragonese e, presi forse gli ordini sacri, visse oscuramente fino alla morte ...
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Figlio (Siviglia 1285 - Jaén 1312) di Sancio IV, successe al padre nel 1295, ma fu proclamato maggiorenne solo nel 1303, dopo un periodo di lotte e torbidi interni e di contrasti con il Portogallo e l'Aragona. [...] Dovette cedere una parte del regno di Murcia al re d'Aragona, con il quale poi si alleò contro i Musulmani, conquistando Gibilterra (1310) ...
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Diplomatico (Napoli 1657 - Siviglia 1733); combatté nella guerra di successione di Spagna (1700-14), e all'assedio di Gaeta (1707) cadde prigioniero. Liberato nel 1712, fu alla corte di Luigi XIV come [...] ambasciatore di Spagna. Implicato, alla morte del re (1715), nei complotti degli anti-orleanisti contro il reggente, ai quali pare che il re di Spagna Filippo V non fosse estraneo (congiura di C., 1718), ...
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Funzionario spagnolo (n. Siviglia - m. Plasencia 1580), sacerdote, inquisitore a Toledo, poi membro del Consiglio delle Indie. Fu inviato nel Messico (1544) per applicare le Leggi Nuove del 1542 che proibivano [...] la concessione di nuove encomiendas. Ma T. S. non usò estremo rigore contro gli "encomenderos" malcontenti e, d'accordo col viceré Mendoza, sospese con prudenza l'applicazione delle leggi. Dopo il ritorno ...
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Conquistatore spagnolo (n. Siviglia 1524 circa - m. 1574); seguì A. Núñez Cabeza de Vaca nel Paraguay (1542). Capitano generale alla morte di Gonzalo de Mendoza (1558), malgrado riportasse varie vittorie [...] sugli indigeni e sui ribelli, non fu confermato nella carica; partito (1563) per il Perù, fu arrestato (1564) da Nuflo de Chaves a Santa Cruz de la Sierra, e quindi di nuovo dal tribunale di Chuquisaca ...
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Uomo politico spagnolo (n. Siviglia 1745 - m. in Spagna 1827); viceré del Río de la Plata (1804-07), dette prova di incapacità politica e militare di fronte alle invasioni inglesi del 1806-07; imprevidente [...] nell'apprestare la difesa di Buenos Aires, dinanzi all'attacco inglese si ritirò nell'interno, a Córdoba (giugno 1806). Quando gli Inglesi presero Montevideo (febbr. 1807), S. fu deposto dalla giunta di ...
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Erudito spagnolo (Siviglia 1862 - ivi 1934), autore di numerose ricerche a carattere storico-erudito, tra le quali sono da ricordare: Noticia de las academias literarias, artísticas y científicas de los [...] siglos XVII y XVIII (1887); Mateo Alemán y sus obras (1892); La vida escolar en la universidad de Sevilla en los siglos XVI, XVII y XVIII (1907); Historia de Sevilla (1933); La imprenta en Sevilla (2 voll., ...
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Erudito e orientalista (Siviglia 1809 - Londra 1897); esplorò i documenti e i manoscritti del British Museum riferentisi alla Spagna (El catálogo detallado de los manuscritos españoles conservados en el [...] Museo Británico, 4 voll., 1875-77), conducendo importanti studî sulla tradizione storica della sua patria (The history of the Mahommedan dynasties in Spain, 2 voll., 1840-1843). Curò inoltre l'edizione ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...