Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] il Giovane e C. Coello si distinguono tra i pittori di corte; a Valencia operavano seguaci di Ribera e di J.J. Espinosa; a Siviglia, B.E. Murillo e J. de Valdés Leal. L. Giordano, chiamato nel 1692 a Madrid da Carlo II, ripartì nel 1702, lasciando un ...
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Scrittore spagnolo vissuto tra la fine del sec. 14º e la prima metà del sec. 15º; è autore di una Crónica sarracina o Crónica del Rey don Rodrigo con la destruyción de España (scritta intorno al 1440 e [...] pubblicata forse a Siviglia nel 1499), considerata il primo romanzo cavalleresco spagnolo influenzato dalla Crónica troyana. L'opera fu ben presto molto popolare e da essa derivano molti romances. ...
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don Giovanni
Ermanno Detti
Il dissoluto punito
Quale sarà stata la fine di don Giovanni, il famoso avventuriero noto fin dai tempi antichi attraverso leggende popolari spagnole ed europee? Sarà davvero [...] si era innamorato. Il primo a scrivere di don Giovanni fu il drammaturgo spagnolo Tirso de Molina nell'opera Il beffatore di Siviglia, attorno al 1630.
Come la racconta Tirso de Molina
Nell'opera si racconta di don Giovanni che fugge da Napoli dopo ...
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Scrittore peruviano (n. Lima 1961). Ultimati gli studi universitari, è stato docente di Storia (Pontificia Universidad Católica del Perú) e Scienze politiche (Universidad del Pacífico, Lima) per anni, [...] poi, nel 1989 si è trasferito in Spagna per conseguire il dottorato; da allora vive e lavora a Siviglia. Direttore della Fundación de Arte Flamenco Cristina Heeren, I. scrive per importanti periodici e quotidiani (spagnoli e latinoamericani), ma è ...
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Umanista (Toledo 1523 - ivi 1590), professore di greco e latino ad Alcalá de Henares e a Toledo. Compose poemi ed epigrammi in latino, una storia del cardinal Cisneros (De rebus gestis a Francisco Ximenio [...] Cisnerio, 1569), Recebimiento que la Universidad de Alcalá hizo a los reyes (1560), ecc. Curò inoltre l'edizione delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia. ...
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Poeta spagnolo (Moguer, Huelva, 1881 - San Juan, Puerto Rico, 1958). Autore dalla limpida semplicità espressiva vicina al simbolismo, nelle sue poesie associa a una raffinata ricerca lessicale una crescente [...] Nobel per la letteratura (1956).
Vita
Andaluso d'origine e per sensibilità, dopo aver compiuto i suoi primi studî a Siviglia, si trasferì a Madrid, dove non prese parte attiva alla vita letteraria del momento, anche se questo era particolarmente ...
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Poeta spagnolo (Valladolid 1893 - Malaga 1984). Considerato iniziatore della poesia pura o, come egli stesso preferì definirla, simple ("semplice"), assommando le esperienze di J. R. Jiménez, P. Valéry, [...] Verso y prosa (1927-1928), ancora lettore a Oxford (1929-1931) e poi docente, in Spagna, nell'università di Siviglia durante il periodo repubblicano. Impostosi soprattutto dopo la prima edizione del Cántico, e anche durante l'esilio negli USA (vi si ...
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(fr. Figaro) Personaggio creato dallo scrittore francese P.-A. Caron de Beaumarchais (1732-1799) nel Barbier de Séville (1775), in cui esso conserva ancora molti caratteri del tipo tradizionale del valletto [...] . E ritorna infine nella Mère coupable, ultima commedia della trilogia (1792). Figaro è altresì protagonista di numerose opere musicali, fra cui quelle di W.A. Mozart (Le nozze di Figaro, 1786) e di G. Rossini (Il Barbiere di Siviglia, 1816). ...
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Poeta (n. prob. a Pisa - m. prob. a Verona dopo il 1368). Fu ai servigi dei Visconti, degli Scaligeri e forse dei Carraresi. Viaggiò molto. Amò a lungo Ghidola Malaspina maritata a Feltrino di Montefeltro, [...] Commedia. Il poeta immagina di percorrere con la guida di Solino gran parte dell'Europa, dell'Africa e anche un po' d'Asia e racconta molte leggende d'ogni genere attingendo la materia da Solino, Plinio, Isidoro di Siviglia, Pomponio Mela, ecc. ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] che, pur con riflessi di influenze copte, siriache, bizantine o visigote (Bibbia di S. Isidoro, 10° sec.; Bibbia di Siviglia, 10° sec.; Moralia di Gregorio Magno copiato nel 945 da Florencio; Madrid, Biblioteca Nacional), si presenta, soprattutto nei ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...