Poeta spagnolo (Siviglia 1614 - Palermo 1633), figlio del precedente. Scrisse giovanissimo Fábula de Mirra (pubbl. a Napoli nel 1631), elogiata da Lope de Vega. ...
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Poeta e mecenate spagnolo (Siviglia 1564 - ivi 1622). Lope de Vega lo ebbe in grande considerazione: nei sonetti d'imitazione italiana raggiunse una notevole perfezione stilistica, anche se l'ispirazione [...] è talvolta fredda ed erudita ...
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Romanziere e drammaturgo spagnolo (Siviglia 1798 circa - Madrid 1859 circa). Pubblicò il romanzo storico El golpe en vago (1835) e tradusse, rimaneggiandolo, il Macbeth di W. Shakespeare. Opere drammatiche [...] originali sono El astrólogo de Valladolid (1839) e Los amores de 1790 (1838) ...
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Critico spagnolo (Siviglia 1931 - Boston 2013), prof. dapprima alla Harvard University e successivamente in Canada. Ha pubblicato varî saggi su Ercilla, il Lazarillo de Tormes, Sancho Panza, Investigaciones [...] sobre Juan Álvarez Gato (1960) ed Espiritualidad y literatura en el siglo XVI (1968) ...
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Scrittore spagnolo (n. Écija, Siviglia, 1846 - m. 1892), fondatore del giornale El alabardero, direttore di Eco de Andalucía (1879-90). Della sua vasta produzione meritano di essere ricordati: Hojas secas [...] (1872); Nocturnos (1875); un poema, Idea de Dios (1879); un romanzo, La redoma de Homúnculus (1880); studî letterarî, studî di costumi, zarzuelas ...
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Critico (Siviglia 1908 - Madrid 1976); insegnò a lungo in Inghilterra. Si interessò principalmente dei problemi connessi col romanzo picaresco in Lección y sentido de "Guzmán Alfarache" (1948) e della [...] poesia spagnola nell'Antología de la poesia española (1952). Di rilievo anche Nosotros y nuestros clásicos (1961), Reflexiones sobre el "Quijote" (1968) ...
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Critico spagnolo (Baena 1818 - Siviglia 1878). Accanto alla marginale produzione lirica e teatrale emerge la sua vasta opera di storico e di critico (Historia crítica de la Literatura Española, 1861-65; [...] Poesía popular de Espana 1861; Historia social, politica y religiosa de los Judíos en España, 3 voll., 1875-1876; ecc.) ...
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Umanista (n. Siviglia 1530 circa - m. 1590), della "scuola sivigliana". Successe al cognato Juan de Mal-Lara nella direzione della scuola da questo fondata. Tradusse le favole esopiane, e, ispirandosi [...] a Virgilio e ad altri classici, compose versi in castigliano. F. Herrera nel suo Commentario a Garuloso cita molti suoi versi ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1570 o 1571 - Huámuco de los Caballeros, Perù, 1615). Padre domenicano, assai giovane si trasferì in America e diresse gli studî del suo convento di Lima. Di lui si conosce soltanto [...] un poema in ottava rima, secondo la tecnica italiana, Cristiada (1611), che celebra la passione di Cristo ...
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Umanista (n. Siviglia metà sec. 16º - m. forse 1615), allievo dell'Accademia di Mal Lara. Scrisse un importante saggio premesso alle Anotaciones á las obras de Garcilaso de la Vega di F. de Herrera (1580) [...] e tradusse da Properzio e da Ausonio. È anche autore di una Oda a Garcilaso ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...