Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] scritto storico-erudito di Guevara, il Libro áureo de Marco Aurelio, usciti rispettivamente a Valladolid nel 1529 e a Siviglia nel 152838. Mentre in queste due opere sulla figura dell’imperatore Marco Aurelio Costantino non compare se non di sfuggita ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] , e più in là ci ritorneremo sopra, intanto possiamo dire che è contemporanea[10] di Gregorio Magno, o di Isidoro di Siviglia, o del venerabile Beda. Avessimo noi, del periodo che corre tra il quinto e il settimo secolo, una statua, un mosaico ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] dell'opera e dal suo indirizzo al mondo "laico").
Le fonti distintamente riconoscibili sono numerose: Solino, il Physiologus, Isidoro di Siviglia, il Debestiis, lo Speculum di Vincenzo di Beauvais, ecc. La prima metà del l. II è una traduzione del ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] dell’8° sec., forse nella cerchia della scuola palatina di Alcuino, il più ambizioso disegno di tradurre Isidoro di Siviglia. Tutto ciò non appartiene ancora alla letteratura vera e propria, ma ne costituisce diretta premessa. Le prime composizioni ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...