Umanista (n. Siviglia metà sec. 16º - m. forse 1615), allievo dell'Accademia di Mal Lara. Scrisse un importante saggio premesso alle Anotaciones á las obras de Garcilaso de la Vega di F. de Herrera (1580) [...] e tradusse da Properzio e da Ausonio. È anche autore di una Oda a Garcilaso ...
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Pittore e illustratore (Siviglia 1837 - ivi 1903). Allievo di E. Cano, lavorò anche a Roma (1871-74), dove fu protetto da M. Fortuny, e a Parigi (1881-90), dove i suoi quadri di genere ebbero grande successo. [...] Fu noto come illustratore di opere di M. Cervantes, A. Daudet, ecc ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1570 - ivi 1607); entrato nella Compagnia di Gesù nel 1584, ne uscì nel 1602. La sua opera poetica, rivalutata da D. Alonso, è costituita da composizioni amorose, elegiache e ascetiche, [...] parte delle quali furono pubblicate nel volume Remedios de amor di Venegas Saavedra (1617) ...
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Funzionario spagnolo (n. Siviglia), viceré del Messico (1603-07), poi del Perù (1607-15). Stabilì a Lima il tribunale commerciale del Consulado; cercò di organizzare il lavoro degli Indiani mediante censimenti [...] e di lenirne lo sfruttamento nelle miniere. Scrisse due relazioni sulla propria opera di governo ...
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Musicista (Siviglia 1500 circa - Malaga 1553), cantore pontificio a Roma. Oltre ad alcuni madrigali, compose molte polifonie sacre, nelle quali dimostra di aver pienamente assimilato le tecniche polifoniche [...] franco-fiamminghe, ma anche di conoscere a fondo il patrimonio musicale iberico, sia colto sia popolare ...
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Fratello (Genova 1468 circa - Siviglia 1515) di Cristoforo, che accompagnò nel secondo viaggio in America (1493); ebbe quindi da lui, e poi da Bartolomeo (v.), cariche di governo durante le loro assenze. [...] Tornato in Spagna, nel 1504 ottenne la naturalizzazione castigliano-aragonese e, presi forse gli ordini sacri, visse oscuramente fino alla morte ...
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Romanziere spagnolo (Siviglia 1903 - Madrid 1989). Pubblicò molto giovane la sua prima opera, El hombre que espera (1922), alla quale fecero seguito altre, tra cui: Fin de raza (1927), Recuerdos de Fernando [...] Villalón (1941), Aventuras de Juan Lucas (1944), La gran borrachera (1953), Monólogo de una mujer fría (1960), Desnudo pudor (1964), Ir a más (1967) e Manuela (1970), tutte generalmente ambientate in Andalusia ...
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Figlio (Siviglia 1285 - Jaén 1312) di Sancio IV, successe al padre nel 1295, ma fu proclamato maggiorenne solo nel 1303, dopo un periodo di lotte e torbidi interni e di contrasti con il Portogallo e l'Aragona. [...] Dovette cedere una parte del regno di Murcia al re d'Aragona, con il quale poi si alleò contro i Musulmani, conquistando Gibilterra (1310) ...
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Scrittore spagnolo (n. Siviglia circa 1610 - m. 1667); fu cronista di Filippo IV; collaborò con Calderón e altri ad alcune commedie; ma il suo nome è ricordato in particolare per l'opera di satira sociale [...] El día de fiesta por la mañana (1654), seguito da El día de fiesta por la tarde (1659), interessanti per la storia del costume ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1662 - Madrid 1714). Fu bibliotecario del re Filippo V e uno dei fondatori della Real Academia Espanola. Scrisse poesie di tema religioso e filosofico e un poema burlesco (Burromaquía). [...] Tutti i suoi versi furono pubblicati postumi nel 1744. Il primo tomo di una Historia de la Iglesia y del Mundo, rimasta incompiuta, fu pubblicato nel 1713 ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...