Banchiere ebreo di famiglia portoghese (Siviglia 1784 - Gijón 1842), naturalizzato francese (1828). Dopo aver seguito il partito degli afrancesados ed esser stato aiutante di campo del maresciallo Soult, [...] al crollo napoleonico fondò a Parigi una banca in breve tempo divenuta fiorentissima. Per le sue parentele spagnole fu prescelto come agente finanziario della Spagna. Creato da Ferdinando VII marchese ...
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Scrittore spagnolo (Gómara, Soria, 1512 - Siviglia 1572 circa), cappellano di Hernán Cortés, di cui narrò le imprese nella Relación de las conquistas de Hernán Cortés (pubbl. 1826). L'opera di maggior [...] rilievo è la Historia general de las Indias y conquista de México (1552), notevole per la critica delle fonti, e per una relativa obiettività. Scrisse anche Crónica de los Barbarrojas (1545) e lasciò appunti ...
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Scrittore spagnolo (Orgaz, Toledo, 1736 - Siviglia 1800), autore di una raccolta di poesie (1776) sotto il nome di un Melchor Diaz di Toledo, "poeta del siglo 16º, hasta ahora no conocido". Scrisse due [...] poemi di scarso valore, El poeta filósofo (1774-78) in dodici canti e la Riada (1784). Deluso dallo scarso successo incontrato quale autore teatrale, presentò rifacimenti del teatro del sec. 17º, specialmente ...
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Drammaturgo e uomo politico (Guadalcanal, Siviglia, 1828 - Madrid 1879), liberale, ministro sotto la Restaurazione. Autore del manifesto della Rivoluzione di settembre del 1868 che va sotto il titolo España [...] con honra. Compose diverse zarzuelas: La estrella de Madrid (1853); Guerra a muerte (1855); Los comuneros (1855), ecc. Le commedie riescono a esprimere una realtà etica e sociale di notevole interesse: ...
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Figlio secondogenito (Gries, Bolzano, 1870 - Siviglia 1949) di Alfonso conte di Caserta, ufficiale al servizio della Spagna, prese parte alla guerra di Cuba (1898). Per il suo matrimonio (1901) con l'infanta [...] Maria Mercedes, figlia primogenita del re di Spagna Alfonso XII, ottenne la naturalizzazione spagnola e fu fino al 1907 principe delle Asturie ed erede presuntivo del cognato Alfonso XIII. Vedovo nel 1904, ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Siviglia 1824 - Madrid 1899). Conservatore moderato, seguì col titolo di storiografo la spedizione spagnola contro la Repubblica Romana del 1849, e ne narrò le vicende [...] in Viaje por Italia con el ejército (1849). Fondatore dei giornali El León español e El Horizonte (1854), deputato (1857), governatore di Granata (1864) e di Madrid (1865), cospirò (1868) in favore della ...
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Statista spagnolo (Hallín, Murcia, 1728 - Siviglia 1808). Fiscale del Consiglio di Castiglia, ebbe parte notevole nelle deliberazioni che condussero all'espulsione dei gesuiti dalla Spagna (1767); creato [...] conte di F. nel 1773, divenne nel 1777 primo ministro del re Carlo III. Favorì le comunicazioni, seguì una saggia politica finanziaria e si sforzò di praticare una politica indipendente da quella francese. ...
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Romanziere e poeta spagnolo (n. Siviglia 1931). All'esordio poetico (1958) con la raccolta El campo de la verdad, ha fatto seguito una produzione prevalentemente narrativa. Rivelatosi con il suo primo [...] romanzo breve, La operación Marabú (scritto nel 1959 e pubblicato nel 1966), D. ha evidenziato nei romanzi successivi le sue pregevoli doti di narratore: Los consulados del más allá (1966), ironica stampa ...
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Pittore spagnolo (n. 1470 circa - m. Siviglia 1545). Probabilmente di origine tedesca, è documentato a Cordova dal 1496 e, dal 1508, a Siviglia, dove lavorò per la cattedrale. Tra le sue opere più significative: [...] Alcázar), grandiosa rielaborazione del tema tradizionale della Madonna della Misericordia, eseguita per la Casa de contratación di Siviglia. Il suo stile rivela elementi veneti e fiamminghi e segna il trapasso dal Gotico al Rinascimento in Andalusia ...
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Scultore spagnolo (n. 1470 circa - m. Siviglia dopo il 1533), fratello di Alejo; lavorò (1505-25) all'altare maggiore della cattedrale di Siviglia, iniziato dal fiammingo Dancart. Eseguì anche altre opere [...] per la cattedrale e conventi di Siviglia. Subì l'influsso del Rinascimento italiano. ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...