Erudito spagnolo (Siviglia 1862 - ivi 1934), autore di numerose ricerche a carattere storico-erudito, tra le quali sono da ricordare: Noticia de las academias literarias, artísticas y científicas de los [...] siglos XVII y XVIII (1887); Mateo Alemán y sus obras (1892); La vida escolar en la universidad de Sevilla en los siglos XVI, XVII y XVIII (1907); Historia de Sevilla (1933); La imprenta en Sevilla (2 voll., ...
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Filosofo argentino (Siviglia 1891 - Buenos Aires 1962); prof. di filosofia all'univ. di La Plata (dal 1930), quindi direttore dell'istituto di filosofia dell'univ. di Buenos Aires. Seguace della filosofia [...] di W. Dilthey, si distinse non tanto per originalità di pensiero, quanto per la vasta opera di divulgazione nel suo paese delle dottrine filosofiche europee. Tra le sue opere: Filosofía contemporanea. ...
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Drammaturgo spagnolo (Siviglia 1585 - ivi 1634). La sua opera è quasi tutta di argomento storico, e prevalentemente nazionale, come El encubierto; La mayor hazaña de Carlos V; El Príncipe don Carlos, senza [...] dubbio la sua opera più riuscita, nonché primo adattamento della vita dello sfortunato erede di Filippo II come tema drammatico. In Los Medicis de Florencia portò sulla scena l'assassinio di Alessandro ...
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Scrittore spagnolo (n. Siviglia 1588 circa - m. 1639 circa); fu grande oratore, e scrisse l'elogio funebre per la morte di Lope de Vega. Di famiglia giudaica, nel 1624 fu accusato di giudaismo dal Sant'Offizio [...] e condannato a un anno di reclusione e a sei di esilio. Scrisse commedie bibliche (Judit y Holofernes; Los trabajos de Job; Amán y Mardoqueo ó la horca para su dueño, ecc.) e autos sacramentales (El divino ...
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Medico (Siviglia 1512 circa - ivi 1588), studiò le particolarità medicinali della flora esotica. Scrisse: Diálogo llamado Pharmacodilosis o declaración medicinal (1536); De rosa et partibus eius (senza [...] anno, ma 1565 o 1568); Dos libros. El uno que trata de todas las cosas que traen de nuestras Indias Occidentales, que sirven al uso de medicina ... El otro libro trata de dos medicinas maravillosas, ecc. ...
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Bibliografo (Siviglia 1617 - Madrid 1684); nominato da re Filippo IV (1654) agente generale degli affari relativi alla corona di Spagna, delle Due Sicilie e dell'Inquisizione, visse a lungo in Italia. [...] E a Roma pubblicò la Bibliotheca hispana nova (1672) e la Bibliotheca hispana vetus (post., 1696), opere tuttora d'utilissima consultazione, in cui sono raccolti dati concernenti gli scrittori iberici ...
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Erudito e orientalista (Siviglia 1809 - Londra 1897); esplorò i documenti e i manoscritti del British Museum riferentisi alla Spagna (El catálogo detallado de los manuscritos españoles conservados en el [...] Museo Británico, 4 voll., 1875-77), conducendo importanti studî sulla tradizione storica della sua patria (The history of the Mahommedan dynasties in Spain, 2 voll., 1840-1843). Curò inoltre l'edizione ...
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Scrittore e filosofo (n. Siviglia 1526 - m. 1560); studiò ad Alcalá e a Lovanio. Il tentativo di conciliare la filosofia platonica con quella aristotelica, che caratterizza tutta la sua opera, trova la [...] migliore espressione nei cinque libri De naturae philosophia seu de Platonis et Aristotelis consensione (1554). Tra gli altri suoi scritti meritano di essere ricordati un Ethices philosophiae compendium ...
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Poeta (Siviglia, fine sec. 16º - Madrid 1667); dell'ordine dei chierici regolari. Fu preposto del collegio del suo ordine a Salamanca (1659-65) e quindi (1665-67) visitatore generale della provincia di [...] Spagna. Autore di eleganti sonetti, madrigali, canzoni, décimas, egloghe religiose, traduzioni di inni ecclesiastici, che sono stati poi raccolti da Menéndez Pelayo in Poesías divinas y humanas del p. ...
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Uomo politico spagnolo (Siviglia 1883 - Parigi 1962). Operaio tipografo, poi editore, più volte arrestato durante la dittatura di Primo de Rivera, con l'avvento della repubblica fu ministro, e per breve [...] tempo (ott.-nov. 1933) capo d'un governo di tendenza radicale. Presidente delle Cortes allo scoppio della rivoluzione franchista, fu nominato a Città di Messico, nel 1945, presidente della repubblica nominale ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...