EVERARDI, Camillo
Roberto Staccioli
Figlio di genitori italiani, nacque in una località non nota dell'attuale Belgio, nel 1825. Cominciò lo studio del canto presso il conservatorio di Liegi, perfezionandosi [...] ), nell'Ercolano di F. David (febbraio 1865), nella Marta di F. von Flotow (dicembre 1865) e nel Barbiere di Siviglia di Rossini con Adelina Patti (dicembre 1870).
Ritiratosi dalle scene nel 1873, insegnò canto a Pietroburgo fino al 1888, passando a ...
Leggi Tutto
LUISE, Melchiorre
Daniela Macchione
Nacque a Napoli il 21 dic. 1898 da Gioacchino, negoziante, e Maria Michela Calvino. Nella città natale il L. prese lezioni di canto dal tenore Fernando De Lucia. [...] Il 2 febbr. 1928 il L. sposò a Firenze Assunta Becucci.
Il debutto come basso avvenne nelle vesti di Bartolo ne Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, il 2 genn. 1936 al teatro S. Carlo di Napoli. Ben presto la parte, più volte incisa, diventò il suo ...
Leggi Tutto
TITTA, Ruffo Cafiero detto Titta Ruffo
Giancarlo Landini
– Nacque a Pisa il 9 giugno 1877, da Oreste Titta e da Amabile Sequenza, che vivevano al n. 19 di via Carraia.
La famiglia, proveniente da Gombitelli, [...] poi riprendere il servizio militare in patria. In Europa fu a Milano per l’ultima volta nel 1914 con Il barbiere di Siviglia, con Amelita Galli-Curci, che riprese al teatro Corso di Bologna e al Verdi di Firenze, dove cantò anche Amleto; a Barcellona ...
Leggi Tutto
GOBBI, Tito
Raoul Meloncelli
Nacque a Bassano del Grappa il 24 ott. 1913 da Giovanni Battista ed Enrica Weiss. Frequentò la facoltà di giurisprudenza all'Università di Padova; dotato di una bella voce [...] 1946 fu al teatro S. Carlo di Napoli in opere del suo abituale repertorio, tra cui Tosca, La bohème, Il barbiere di Siviglia, Pagliacci; apparve inoltre in Un ballo in maschera e nell'Otello di Verdi (marzo 1945), ove per la prima volta fu interprete ...
Leggi Tutto
SALVI, Lorenzo. –
Giancarlo Landini
Nacque il 4 maggio 1810 ad Ancona (non a Bergamo, come si è a lungo creduto), nella parrocchia di S. Maria della Piazza, da Pietro (1770-1852), commerciante di [...] di Donizetti. I crescenti successi gli valsero nel 1843 il debutto al Théâtre-Italien di Parigi, dove trionfò nel Barbiere di Siviglia e in tre opere donizettiane, Lucia di Lammermoor, Maria di Rohan e Belisario. Fu la pista di lancio per Londra: nel ...
Leggi Tutto
BONOLDI, Claudio
Franco C. Ricci
Nato a Piacenza il 26 ott. 1783, studiò canto e musica con i maestri G. Carcani, organista della cattedrale, e B. Gherardi.
Il suo debutto ebbe luogo al Teatro d'Angennes [...] -11 e d'autunno 1811, vi cantò opere di G. Farinelli, G. Nicolini, N. Zingarelli, G. Mosca e di G. Paisiello (Il barbiere di Siviglia), ma il primo grande successo gli arrise nell'estate 1811 al Teatro Ducale di Parma ne Gli Orazi e i Curiazi di D ...
Leggi Tutto
SPINOLA, Agostino
Diego Pizzorno
– Nacque a Genova nel 1597 da Giovanna Basadonne e da Ambrogio, duca di Sesto e Venafro.
La coppia ebbe altri quattro figli: Filippo, Maria, Giovanni Giacomo (morto [...] del Consejo de Estado e, scoppiata la sollevazione portoghese nel 1640, presidente della Junta creata ad hoc.
Arcivescovo di Siviglia dal 1645, vi trascorse i suoi ultimi anni di vita, morendo il 12 febbraio 1649 durante una grave pestilenza che ...
Leggi Tutto
CESARI, Pietro
Alberto Iesuè
Nacque a Pordenone il 17 marzo 1849 da Michele e da Maria Ceschet. Figlio di operai, si dedicò inizialmente all'oreficeria; giovanissimo rivelò attitudini al canto. A Pordenone [...] Giroflà di A. C. Lecocq. Nell'autunno del 1878 debuttò nel repertorio operistico al teatro Riccardi di Bergamo nel Barbiere di Siviglia e nel Pipelet di S. A. De Ferrari e, attore brioso e divertente, si mise in luce nel repertorio comico. Più ...
Leggi Tutto
FEDERIGHI, Guerruccio
Fabio De Propris
Nato a Firenze attorno al primo decennio del sec. XIV da Cione, apparteneva a una famiglia mercantile che coltivava interessi culturali. Impiegato dal 1329 al [...] giovanile, seguendo la consuetudine dei viaggi all'estero, tipica dei mercanti due-trecenteschi, il F. compì un viaggio a Siviglia, dove, nel 1341, commissionò il volgarizzamento dei Libros del saber de astronomia, opera voluta e coordinata dal re ...
Leggi Tutto
ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] serie di altri feudi, Jérez de la Frontera, Lebrija, Arcos e Medina (Sidonia), che furono liberati soltanto dopo la caduta di Siviglia nel 1248. Nell'ambito del repartimiento che segui la capitolazione della città E. ottenne una quota per sé e per il ...
Leggi Tutto
sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...