Scrittore spagnolo (n. Siviglia 1588 circa - m. 1639 circa); fu grande oratore, e scrisse l'elogio funebre per la morte di Lope de Vega. Di famiglia giudaica, nel 1624 fu accusato di giudaismo dal Sant'Offizio [...] e condannato a un anno di reclusione e a sei di esilio. Scrisse commedie bibliche (Judit y Holofernes; Los trabajos de Job; Amán y Mardoqueo ó la horca para su dueño, ecc.) e autos sacramentales (El divino ...
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Medico (Siviglia 1512 circa - ivi 1588), studiò le particolarità medicinali della flora esotica. Scrisse: Diálogo llamado Pharmacodilosis o declaración medicinal (1536); De rosa et partibus eius (senza [...] anno, ma 1565 o 1568); Dos libros. El uno que trata de todas las cosas que traen de nuestras Indias Occidentales, que sirven al uso de medicina ... El otro libro trata de dos medicinas maravillosas, ecc. ...
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Erudito e orientalista (Siviglia 1809 - Londra 1897); esplorò i documenti e i manoscritti del British Museum riferentisi alla Spagna (El catálogo detallado de los manuscritos españoles conservados en el [...] Museo Británico, 4 voll., 1875-77), conducendo importanti studî sulla tradizione storica della sua patria (The history of the Mahommedan dynasties in Spain, 2 voll., 1840-1843). Curò inoltre l'edizione ...
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Scrittore e filosofo (n. Siviglia 1526 - m. 1560); studiò ad Alcalá e a Lovanio. Il tentativo di conciliare la filosofia platonica con quella aristotelica, che caratterizza tutta la sua opera, trova la [...] migliore espressione nei cinque libri De naturae philosophia seu de Platonis et Aristotelis consensione (1554). Tra gli altri suoi scritti meritano di essere ricordati un Ethices philosophiae compendium ...
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Poeta (Siviglia, fine sec. 16º - Madrid 1667); dell'ordine dei chierici regolari. Fu preposto del collegio del suo ordine a Salamanca (1659-65) e quindi (1665-67) visitatore generale della provincia di [...] Spagna. Autore di eleganti sonetti, madrigali, canzoni, décimas, egloghe religiose, traduzioni di inni ecclesiastici, che sono stati poi raccolti da Menéndez Pelayo in Poesías divinas y humanas del p. ...
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Uomo politico spagnolo (Siviglia 1883 - Parigi 1962). Operaio tipografo, poi editore, più volte arrestato durante la dittatura di Primo de Rivera, con l'avvento della repubblica fu ministro, e per breve [...] tempo (ott.-nov. 1933) capo d'un governo di tendenza radicale. Presidente delle Cortes allo scoppio della rivoluzione franchista, fu nominato a Città di Messico, nel 1945, presidente della repubblica nominale ...
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Attrice spagnola (Siviglia 1812 - Madrid 1893); cominciò a recitare nei teatri andalusi, esordendo (1833) al Teatro del Principe, succedendo a Concepción Rodríguez; poi (1837-40) con Matilde Díez; in seguito [...] scritturata da Juan Lombía al Teatro de la Cruz, dove a fianco di Carlos Latorre fu grande interprete del teatro classico di Calderón e di Lope de Vega, della commedia di costume di L. Fernández de Moratín, ...
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Poeta e commediografo spagnolo (Siviglia 1854 - Madrid 1910). Pubblicò giovanissimo la sua prima opera teatrale, El libro malo (1872); recatosi a Madrid pubblicò poesie e collaborò ai giornali Madrid cómico, [...] El imparcial, El liberal, ecc. Compose scherzi comici di grande successo (El oso y el centinela; La Gran vía; El diablo cojuelo; Fuegos artificiales; El sistema tétrico, ecc.) e numerose commedie tra cui: ...
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Mistico francescano (Siviglia 1482 - Valverde 1540); entrò nei minori osservanti dopo aver studiato medicina, e fu fratello laico e infermiere nella Custodia dei Santi Angeli nella Sierra Morena; scrisse [...] di medicina e la Subida de Monte Sión por la vía contemplativa, 1535 (che riecheggia la mistica medievale tedesca e fiamminga e influì su s. Giovanni della Croce e su s. Teresa) in cui svolse la sua dottrina ...
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Mineralogista (n. Siviglia inizio sec. 16º). Nel 1555, in Messico, dove era sbarcato l'anno precedente, sostituì, nel procedimento della lavorazione dell'argento, il costoso metodo della fusione con quello [...] dell'amalgamazione del metallo col mercurio. I benefici immediati ottenuti con tale processo, soprattutto nelle miniere di Pachuca, portarono anche allo sfruttamento intensivo del giacimento di Potosí ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...