TRE CORPI, Problema dei
Roberto MARCOLONGO
Con tal nome, da A.-C. Clairaut in poi (1745), si designa il problema della determinazione del moto di tre corpi, supposti ridotti ai loro centri di massa, [...] movimento si può, in prima approssimazione, ritenere come un moto kepleriano (v. cinematica, n. 18) e poiché nel sistema di cinque equazioni differenziali di 1° ordine e di una sesta di 20, in cui non figura esplicitamente il tempo, viene eliminata ...
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Meccatronica
Enrico Pagano
Neologismo coniato alla fine del 20° sec. per identificare un settore interdisciplinare fondato sulla sinergia di conoscenze proprie della meccanica e dell'elettronica.
I [...] da una macchina operatrice. Ciascun componente del sistema meccanico costituisce un sistema fisico. L'insieme di funzioni che ne descrive il comportamento, cioè il sistema di equazioni algebriche o differenziali che legano tra loro in forma analitica ...
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Urbanizzazione
Cesare Emanuel
Urbanizzazione e controurbanizzazione
Il termine urbanizzazione in geografia viene correntemente usato per delineare le forme e le dinamiche evolutive della concentrazione [...] talora assai marcati al suo interno risultano i differenziali tra le aree centrali e semicentrali e quelle della popolazione nazionale. Fuori dai confini nazionali questo esteso sistema urbano si connette altresì con le città della sponda mediterranea ...
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MODELLIZZAZIONE E CALCOLO.
Laurent Desvillettes
- La modellizzazione tramite equazioni. La discretizzazione delle equazioni. L’implementazione effettiva. Le difficoltà e le sfide scientifiche. Bibliografia
Le [...] radiativo ecc.). Queste possono essere equazioni differenziali ordinarie, equazioni alle derivate parziali, equazioni l’ultima fase della discretizzazione porta a risolvere sistemi lineari di grandi dimensioni (che includono talvolta matrici ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] riconosciuti polimorfici nell'Uomo i geni per più di una ventina di sistemi di gruppo sanguigno (come ABo, Rh, MN, ecc.), per più casuale);
4) che non vi siano emigrazioni differenziali né immigrazioni da popolazioni con frequenze geniche diverse; ...
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Spazio geografico, organizzazione e pianificazione dello
Piergiorgio Landini
Il concetto di spazio, alla base della epistemologia geografica, è stato oggetto di un ampio dibattito disciplinare e interdisciplinare [...] di considerare gli aspetti dinamici e relazionali di un sistema sempre più complesso, identificabile con il territorio. Sotto e strutture statiche, bensì lettura delle dinamiche differenziali e interattive che collegano i soggetti alle ...
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SISTEMA MONETARIO EUROPEO
Giuseppe Tullio
Il Sistema Monetario Europeo (SME) è un sistema monetario internazionale valido a livello regionale, cioè comprendente solo alcuni fra i principali paesi del [...] di capitali che rende molto difficile la gestione di un sistema di cambi fissi con banche centrali nazionali indipendenti fra loro entità dei riallineamenti siano state inferiori ai differenziali d'inflazione accumulatisi (con conseguenti sacrifici in ...
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UTENSILI, MACCHINE (XXXIV, p. 856)
Ruggero CHIAPPULLINI
MACCHINE Nell'ultimo decennio, specie per le necessità di produzioni belliche, notevole è stato il progresso delle macchine utensili; per progresso [...] ad alta frequenza, alimentato attraverso un variatore di frequenza sistemato nel basamento della macchina; si sono così ottenute velocità dell'olio con la temperatura, e di valvole differenziali assicuranti una contropressione, adeguata al carico, a ...
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RIEDUCAZIONE
Giovanni Calò
Nel senso più stretto ed esatto, s'intende quel complesso di attività educative che mirano a riportare, quanto è possibile, a condizioni normali di sviluppo e di formazione [...] gli oligofrenici. A questi sono destinate classi differenziali, annesse a quelle d'una scuola comune , 2ème partie: Europe), New York 1952 (vi è compreso l'esame dei sistemi rieducativi); S. e E. Glueck, Dal fanciullo al delinquente, Firenze 1953; L ...
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VOLTERRA, Vito
Matematico, nato ad Ancona il 3 maggio 1860. Dopo un breve periodo di studî universitarî di scienze naturali a Firenze, dove fu assistente di A. Roiti, si trasferì, nel 1878, all'università [...] vasto capitolo dell'analisi che riguarda le equazioni integrali e integro-differenziali, legate al suo nome (v. equazioni, nn. 37- , che presenta suggestive analogìe con quella dei sistemi materiali.
Opere principali: Oltre a qualche centinaio ...
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dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca dopo-euro. (Piero Colaprico, Repubblica,...
diagnosi
dïàgnoṡi s. f. [dal gr. διάγνωσις, dal tema di διαγιγνώσκω «riconoscere attraverso»]. – 1. In medicina, giudizio clinico che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all’esame clinico del malato, e alle ricerche di...