Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] di tutte le principali transizioni avvenute nel corso dell'evoluzione; egli elenca, quali sistemi semiotici biologici controllati dalla sintassi, tra gli altri e oltre al codice verbale (cioè la lingua) il codice genetico, il codice metabolico e il ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] particolare nel settore dei clitici e nell’uso dei tempi verbali. La riduzione della polimorfia (e anche dell’allomorfia, voll., vol. 1º, pp. 235-254.
Coseriu, Eugenio (1971), Sistema, norma e «parole», in Id., Teoria del linguaggio e linguistica ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] equivalenti dal punto di vista semantico. Nelle lingue che hanno un sistema di casi, all’ordine dei costituenti tocca indicare i ruoli il tipo VO (testa a sinistra o testa iniziale):
(12) sintagma verbale: (S)VO
a. (i burattini) [s] riconoscono [v] ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] fatti di lingua sta nella constatazione che il linguaggio verbale, oltre a essere una delle capacità innate degli ed evidenti, paiono avere scarsa importanza per lo studio del sistema linguistico (quali in primo luogo la variazione), siano dotati ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] il caso in cui il soggetto della predicazione non è espresso verbalmente ma è presente nel contesto:
(13) sempre bella! a far parte della norma linguistica, in quanto porzione del sistema di riferimento basilare, anche per gli usi non parlati. Tutto ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] e unico. In linguistica si dice 'competenza' il sistema di entità astratte alle quali si fa ricorso nell'uso sono di quattro tipi: a) di qualità: cercare di fornire un contributo (verbale) vero, e in particolare 1) non dire cose che si credono false ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] anche quelli meglio studiati.Tutti gli animali, incluso l'uomo, comunicano attraverso uno scambio di segni non verbali. Un sistema di segni verbali, ossia il linguaggio, si è sviluppato solamente nel genere Homo, e sembra sia comparso per la prima ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] , all'interno del discorso grafico, sul valore verbale dei segni.Il libro e l'epigrafia di Gustavson
La parola futhark si riferisce all'a. delle rune, il più antico sistema di scrittura usato dai popoli germanici. L'a. viene chiamato futhark secondo ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] era, erano (inizio del XIV sec.); in forme verbali rizotoniche del tipo leva ← lieva, copre ← cuopre > u: [ˈruːɣε] «croce», [ˈluːɣε] «luce». Lo stesso sistema si ritrova, come ha indicato Lausberg (1939), in una zona montagnosa a cavallo del ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] un accusativo
b. eccotela, con un dativo e un accusativo
Se il sintagma verbale contiene un solo verbo, la scelta dell’ospite è ovvia. Si noti che non è una funzione grammaticale, fa parte del sistema funzionale.
La tab. 4 indica i casi codificati ...
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verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.
sistemare
v. tr. [der. di sistema] (io sistèmo, ecc.). – 1. Ordinare, organizzare in sistema, riferito all’ordinamento e alle classificazioni delle scienze naturali e quindi, per estens. (ma non com.), all’organizzazione politica ed economica:...