Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] raggiunta nello studio dei processi metabolici grazie alla modellistica multicompartimentale, gli studi neurofisiologici del sistema visivo, uditivo e vestibolare, la modellistica nello studio del movimento e del coordinamento somatosensoriale;
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Neuroscienze. Coscienza
Giulio Tononi
La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia generale [...] costituita da diverse modalità (per es., vista e udito), ciascuna suddivisa in sottomodalità (per es., forma e come la quantità di coscienza è data dalla capacità di un sistema di integrare informazione, così le qualità specifiche dei cosiddetti , ...
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Tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti
Carlo Fiorio
In seguito a C. eur dir. uomo, 8.1.2013, Torreggiani c. Italia, il legislatore nazionale è intervenuto a più riprese (d.l. 23.12.2013, n. [...] al fine di introdurre all’interno dell’ordinamento penitenziario un sistema di rimedi, preventivi e compensativi, come richiesto dai giudici di sottoporre a limitazioni contenutistiche e a controllo uditivo il colloquio del garante con il detenuto. ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] ; secondo questo punto di vista non esiste all'interno del sistema di interazione la possibilità di non comunicare e non importa quindi dalla distinzione di Fraser (v., 1978) fra canale vocale-uditivo e canale visivo-gestuale, con la quale egli cerca ...
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Nervoso, sistema
Il sistema nervoso è costituito da un complesso di organi specializzati per ricevere stimoli provenienti dall'ambiente esterno e interno e rispondervi, e per trasmettere le informazioni [...] tra l'encefalo e il resto del corpo. Il sistema nervoso periferico collega le strutture del nevrasse alla periferia per congiungersi poi al nervo cocleare all'uscita del condotto uditivo interno e terminare infine nei nuclei vestibolari situati nel ...
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GALVANI, Luigi
Calogero Farinella
Nacque a Bologna il 9 sett. 1737 da Domenico e da Barbara Foschi, sua quarta moglie.
Seguendo una consolidata tradizione della famiglia, originaria della Bassa ferrarese [...] delle camere anatomiche, il G. prese in carico e sistemò la splendida raccolta di cere anatomiche e di pregevoli strumenti e corrispondenze mai sospettate in precedenza tra gli organi uditivi degli uccelli e dei quadrupedi.
L'opera che impose ...
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Motricità
Francesco Lacquaniti
Il termine motricità (dal francese motricité, derivato dal latino motor, "che mette in movimento") in neurofisiologia indica l'attitudine a compiere, controllare e coordinare [...] ) e ciò non sorprende; la cosa curiosa è che anche la mappa uditiva e quella somestesica sono retinotopiche, vale a dire sono codificate nel sistema di riferimento proprio di una modalità sensoriale completamente diversa. Le trasformazioni a cui ...
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Interfaccia uomo-calcolatore
Stefano Levialdi
L’interazione tra uomo e macchina (o tra uomo e programma) può intendersi come un processo che consente la comunicazione e il controllo delle applicazioni [...] o le loro energie. I corpi possono essere particelle, materiali, sistemi semplici o complessi; con la locuzione interazioni forti, per esempio, sfruttata anche da portatori di handicap (mnemonico, uditivo, visivo, tattile, motorio) e quindi possa ...
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Sintomo
Sandro Forconi
Il termine sintomo (dal greco σύμπτωμα, "avvenimento fortuito, accidente", derivato di συμπίπτω, "accadere, capitare") in senso figurato sta per indizio, segno di qualcosa che [...] permette di localizzare il punto, il focolaio del sistema (nervoso) interessato al processo patologico in atto; vista), una palpazione (tatto), una percussione e una auscultazione (udito). Hanno invece perduto del tutto la propria importanza l'uso ...
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FABRIZI, Paolo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 15 sett. 1805 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese; dopo i primi studi nel locale collegio "S. Giovanni" [...] per l'estrazione dei corpi estranei del condotto uditivo, illustrò i vantaggi conseguibili utilizzando lo strumentario di le iniezioni di aria o di liquidi a pressione nel sistema tubotimpanico, da lui correttamente ritenute pericolose per l'orecchio ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...