Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] . Con la revisione linguistica dei Promessi sposi egli opera in primo luogo un robusto sfoltimento dell’ipertrofico sistema di forme pronominali ereditato dalla tradizione letteraria (v. § 6), riducendo drasticamente le forme di egli (da 795 a 64 ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] Comune di Roma (da un radiogiornale) o alla ripresa pronominale dopo il pronome relativo obliquo, come in è un segnale a far parte della norma linguistica, in quanto porzione del sistema di riferimento basilare, anche per gli usi non parlati. Tutto ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] se non è una funzione grammaticale, fa parte del sistema funzionale.
La tab. 4 indica i casi codificati dai – …) o da un gesto (addito le mele).
La specificazione partitiva pronominale si abbina solo con un oggetto diretto (ne ho ancora, ne vedo ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] un altro sintomo paradossale evidenziato da Kanner è l'inversione pronominale, espressione di un egocentrismo e di un narcisismo estremi. dati più omogenei rispetto a quelli in cui tale sistema non è ancora in vigore). Le confusioni diagnostiche ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] reso disponibile
In questo tipo di costrutti, le riprese pronominali sono ridondanti e spesso facoltative; anche il clitico oggetto tratti di cui si può dire che erano già presenti nel sistema [...] che è alla base della lingua italiana ed erano stati ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] possono essere, per la morfosintassi: la sovraestensione del clitico (pronominale e avverbiale) ci col valore di pronome obliquo di linguistiche. Variabile è ogni elemento o punto del sistema linguistico che si presenti sotto forme o realizzazioni ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] molte funzioni a suo tempo assolte in latino dal sistema dei casi (➔ latino e italiano). Quando questo rispettivamente, a Monica si pronominalizza in le e al pavimento nell’avverbio pronominale ci:
(28) Monica singhiozza e Maria le si siede accanto
( ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] definiti e indefiniti si fa più sporadica: Dryer (1989) valuta in poco meno del 10% le lingue del mondo con un sistema analogo a quello dell’italiano. Invece, le lingue che adottano un’opposizione tra un articolo (sia esso definito o indefinito) e ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] San Lorenzo, con troncamento (cfr. § 4);
(f) la particella pronominale ci e l’avverbio e congiunzione come davanti al verbo essere: ad es., , Patrizia & Calamai, Silvia (2005), Il sistema vocalico romano, in Albano Leoni & Giordano 2005 ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] nel caso in cui ciò sia grammaticalmente possibile, la scelta di evocare un determinato referente con un’espressione nominale, pronominale o con un soggetto sottinteso.
Il fatto che i legami coesivi possano vigere tra frasi autonome o all’interno di ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...
sessuato
sessüato agg. [der. di sesso]. – 1. In biologia, di individuo provvisto di organi della riproduzione sessuale, in contrapp. a asessuato. Nelle società degli insetti, sono così detti gli individui provvisti di organi della generazione...