Elemento chimico, di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41 di cui sono noti gli isotopi stabili 10648Cd, 10848Cd, 11048Cd, 11148Cd, 11248Cd, 11348Cd, 11448Cd, 11648Cd.
Caratteristiche
Il [...] c. appartiene, insieme a zinco e mercurio, al gruppo II B del sistemaperiodico. Il suo nome deriva da quello della città di Cadmo, vicina a Tebe dove veniva estratto. È un metallo bianco argenteo, duttile, malleabile, di densità 8,65 g/cm3, fonde a ...
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Elemento chimico di numero atomico 83, simbolo Bi, peso atomico 209,00 appartenente al 5° gruppo del sistemaperiodico (sottogruppo dell’azoto, fosforo, antimonio, arsenico).
Caratteristiche
In natura [...] mucosa rettale. Il metallo si rinviene nel fegato, nel polmone, nel rene, nelle ghiandole salivari e anche nel sistema nervoso. Inoltre attraversa la placenta e si ritrova anche nei tessuti del feto, specialmente nelle ossa. Le intossicazioni da ...
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stronzio Elemento chimico, scoperto da A. Crawford nel 1790 e isolato per via elettrolitica da H. Davy nel 1808; appartiene al gruppo IIA del sistemaperiodico (elementi alcalino-terrosi); simbolo Sr, [...] 2,6 g/cm3 (a 20 °C). Esiste in tre forme allotropiche, delle quali quella stabile a temperatura ordinaria cristallizza nel sistema cubico a facce centrate. Si prepara per elettrolisi del cloruro fuso o per riduzione dell’ossido con alluminio a circa ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] , neo, argo, cripto, xeno e radon costituenti il gruppo zero (o 18, secondo le più recenti convenzioni) del sistemaperiodico degli elementi (è possibile preparare, in condizioni particolari, composti di alcuni di questi elementi poco reattivi). Più ...
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Chimica
Porzione di materia allo stato solido, chimicamente e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica ( stato cristallino). In essa le molecole, gli atomi o gli ioni sono disposti in modo regolare [...] covalente. Tipici esempi sono i semiconduttori composti III-V (cioè formati da elementi appartenenti al III e V gruppo del sistemaperiodico), come il GaAs, e II-VI, come lo ZnS. Diversamente dai casi precedenti i metalli si devono pensare come un ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] tali particelle come punti materiali. Il numero atomico Z coincide con il numero d’ordine del posto occupato dall’a. nel sistemaperiodico di Mendeleev (dall’idrogeno, che occupa il posto 1 della scala e il cui a. è costituito dal nucleo e da ...
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Scienza che studia la composizione chimica della Terra e le leggi che regolano la distribuzione spaziale e temporale degli elementi nelle sue diverse parti. È parte della cosmochimica, della quale costituisce [...] terrestre; essi sono, oltre al ferro e al nichel, tutti gli altri elementi del gruppo VIII A del sistemaperiodico, e inoltre carbonio, fosforo, oro, renio, molibdeno. Sono denominati calcofili gli elementi che, oltre allo zolfo come principale ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] notevolmente caustici. Meno solubili di questi e caratterizzati da dissociazione non completa sono gli idrossidi basici del secondo gruppo del sistemaperiodico come Mg (OH)2 e Ca (OH)2. Gli idrossidi di molti altri metalli (come, per es., quelli di ...
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Composti chimici contenenti radicali organici in unione con atomi metallici, riducibili alle formule generali del tipo RMe, dove R è il radicale organico (alifatico, aromatico, eterociclico ecc.) e Me [...] m. più o meno reattivo rispetto a quello di partenza. Si hanno m. con la maggior parte degli elementi del sistemaperiodico: dagli elementi di uno stesso gruppo o sottogruppo si ottengono m. tanto meno reattivi quanto più elevato è il potenziale di ...
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Chimico britannico (Glasgow 1852 - High Wycombe 1916). Premio Nobel per la chimica nel 1904, le prime ricerche di R. riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido [...] elemento appartenesse a una nuova famiglia chimica e suggerì che tale famiglia dovesse collocarsi in una nuova colonna del sistemaperiodico, accanto a quella degli alogeni. R. esaminò un gas inerte ottenuto dal riscaldamento di minerali di uranio e ...
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periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., con riguardo a fenomeni che ripetano certe...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...