Fisico danese (Copenaghen 1885 - ivi 1962). Allievo, dopo la laurea, per un breve periodo di J. J. Thomson e di E. Rutherford. Dal 1916 prof. di fisica nell'univ. di Copenaghen, dal 1921 direttore dell'istituto [...] 'atomo e, di conseguenza, la spiegazione di gran parte delle proprietà chimiche degli elementi e l'interpretazione del sistemaperiodico di Mendeleev; il principio di corrispondenza e il principio di complementarità; infine, e non meno importanti, le ...
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In chimica, denominazione data da J.J. Berzelius (1825) agli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno ( sali aloidi). Più specificamente, gli elementi chimici del [...] gruppo VII B del sistemaperiodico: fluoro, cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche e chimiche, gli a. sono gli elementi che differiscono maggiormente dai metalli. Per il fluoro, che è l’elemento più elettronegativo, è possibile ...
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atòmico, nùmero Il numero di protoni presenti nel nucleo di un atomo di un elemento, che ne determina la posizione all'interno del sistemaperiodico degli elementi. ...
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Termine formato da qu(estion m)ark, «punto interrogativo», usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegan’s Wake.
In fisica, [...] ) può essere paragonata, sotto molti punti di vista, alla scoperta fatta da D.I. Mendeleev nel 1869 del sistemaperiodico degli elementi: si tratta in entrambi i casi di scoperte fondamentali, di natura puramente fenomenologica, le quali suggeriscono ...
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Scienza che studia la composizione chimica della Terra e le leggi che regolano la distribuzione spaziale e temporale degli elementi nelle sue diverse parti. È parte della cosmochimica, della quale costituisce [...] terrestre; essi sono, oltre al ferro e al nichel, tutti gli altri elementi del gruppo VIII A del sistemaperiodico, e inoltre carbonio, fosforo, oro, renio, molibdeno. Sono denominati calcofili gli elementi che, oltre allo zolfo come principale ...
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superconduzione In fisica, particolare tipo di conduzione, detto anche superconduttività, che alcuni elementi, alcuni composti e alcune leghe presentano nei riguardi della corrente elettrica.
Il fenomeno [...] almeno uno dei componenti è vicino, nel sistemaperiodico degli elementi, a un elemento superconduttore: tale che M=−μ0H; tale magnetizzazione è attribuibile a un sistema di correnti, fluenti alla superficie della sostanza, in uno spessore ...
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particèlla In fisica, costituente microscopico della materia. In partic., le p. elementari sono quark e leptoni che, alla luce delle conoscenze attuali, non mostrano una struttura interna, le p. subnucleari [...] quantistica, dovuta a N. Bohr, questo modello permette di spiegare le proprietà chimiche degli elementi riassunte nel sistemaperiodico.
Lo 'zoo delle particelle'
Lo studio dei raggi cosmici e, soprattutto, l'avvento delle macchine acceleratrici ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] notevolmente caustici. Meno solubili di questi e caratterizzati da dissociazione non completa sono gli idrossidi basici del secondo gruppo del sistemaperiodico come Mg (OH)2 e Ca (OH)2. Gli idrossidi di molti altri metalli (come, per es., quelli di ...
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nùcleo atòmico In fisica, parte centrale di un atomo, in cui è concentrata quasi tutta la massa atomica. Il n. ha dimensioni dell'ordine di 10−15 m, carica positiva ed è costituito da protoni e neutroni [...] nucleari. Z coincide con il numero di protoni ed è il numero d'ordine del corrispondente elemento chimico nel sistemaperiodico degli elementi: il prodotto +Ze rappresenta la carica positiva del n.a. considerato (e, valore assoluto della carica dell ...
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Chimico britannico (Glasgow 1852 - High Wycombe 1916). Premio Nobel per la chimica nel 1904, le prime ricerche di R. riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido [...] elemento appartenesse a una nuova famiglia chimica e suggerì che tale famiglia dovesse collocarsi in una nuova colonna del sistemaperiodico, accanto a quella degli alogeni. R. esaminò un gas inerte ottenuto dal riscaldamento di minerali di uranio e ...
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periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., con riguardo a fenomeni che ripetano certe...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...