Herschel Sir Frederick William
Herschel 〈hèrscël〉 Sir Frederick William [STF] (Hannover 1738 - Slough 1822) Dapprima prof. di musica nella natia Sassonia, poi (dal 1755) astronomo in Inghilterra, a Slough, [...] fu proseguita dal figlio John (Slough 1792 - Collingwood 1871), anch'egli astronomo a Slough. ◆ [OTT] Condizione di H.: un sistemaottico è assialmente aplanatico, cioè esente da aberrazione di sfericità, se è costante il rapporto sin(α/2)/sin(α'/2 ...
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coma
còma [s.f. Der. del lat. coma "chioma"; nell'ottica il termine è impropr. usato talora al maschile, forse per attrazione dell'identico termine della patologia, che ha tuttavia altra origine, derivando [...] gr. m. kóma -atos "sonno"] [STF] [ASF] Termine antiquato per la chioma di una cometa. ◆ [OTT] Aberrazione geometrica di un sistemaottico, per cui l'immagine di un oggetto puntiforme assume un aspetto simile a quello della chioma di una cometa (di ...
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Sturm Jacques-Charles-Francois
Sturm 〈sturm〉 Jacques-Charles-François [STF] (Ginevra 1803 - Parigi 1855) Prof. di matematica nell'École Polytechnique e nella Sorbona di Parigi. ◆ [OTT] Focali di S.: [...] lo stesso che lineette stigmatiche di un sistemaottico astigmatico: v. sistemiottici: V 311 e. ◆ [ANM] Problema di S.-Lionville: v. equazioni differenziali ordinarie nel campo reale: II 461 b. ◆ [ANM] Teorema di confronto di S.: v. equazioni ...
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Seidel Philipp Ludwig von
Seidel 〈sàidël〉 Philipp Ludwig von [STF] (Zweibrücken 1821 - Monaco di Baviera 1896) Prof. di matematica nell'univ. di Monaco di Baviera (1847). ◆ [OTT] Aberrazioni primarie [...] di 4° grado della somma di S. (v. oltre). ◆ [OTT] Somma di S.: lo sviluppo in serie dell'aberrazione d'onda, i cui termini dal quarto grado in poi rappresentano le aberrazioni geometriche di un sistemaottico: v. ottica geometrica: III 388 [7.2]. ...
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Maksutov Dimitri
Maksutov 〈maksutòf〉 Dimitri [STF] Astronomo nell'Osservatorio russo di Pulwovo, attivo negli anni '30 e '40. ◆ [ASF] Sistemaottico M.: è applicato in un tipo di telescopio astronomico, [...] detto telescopio M.: v. astronomia ottica: I 240 a. ...
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Ramsden Jesse
Ramsden 〈rèmsdën〉 Jesse [STF] (Salterhebble, Yorkshire 1735 - Brighton 1800) Costruttore di strumenti di precisione. ◆ [OTT] Cerchio, o disco, di R.: la pupilla di uscita di un sistema [...] ottico telescopico. ◆ [OTT] Oculare di R.: → oculare. ...
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reticolo
retìcolo [Der. del lat. reticulum o reticulus, dim. di rete] [LSF] Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare una struttura che abbia aspetto di rete bi- [...] le lenti possono estendersi anche a sorgenti estese a distanza finita dal reticolo. ◆ [OTT] R. di uno strumento ottico: sistema di tratti rettilinei, o di circonferenze o archi circolari, incisi su una lastrina di vetro a facce pianoparallele, oppure ...
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sistemasistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] la visione (microscopi, telescopi, ecc.) o per altri scopi (proiettori, apparecchi fotografici, ecc.): v. sistemiottici. ◆ [OTT] S. ottico centrato: s. ottico nel quale i centri di curvatura dei catottri e diottri costituenti sono allineati su una ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] .
L’equazione di Rydberg si applica abbastanza bene anche a sistemi idrogenoidi, cioè ad atomi ionizzati sino ad avere un solo nella SRF ed è stato possibile lavorare anche in campo ottico solo grazie all’impiego dei laser). La prima esperienza di ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] è data quindi dalla relazione f = q E. Unità di misura di E nel Sistema Internazionale (SI) è il volt al metro (V/m). Se a generare il c per cause morbose, quali le lesioni del nervo ottico, retiniti, tumori cerebrali ecc. L’ampiezza del ...
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ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della...
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...