Hippel, Eugen
Oftalmologo tedesco (Königsberg 1867 - m. 1939). Direttore della clinica oculistica di Halle e poi di Gottinga; autore di innovativi studi sulla stasi della papilla ottica e sulle malattie [...] del nervo ottico. Malattia di H. e Lindau: angiogliomatosi della retina e del sistema nervoso centrale; malattia ereditaria che si manifesta con sintomi neurologici e oculari e consiste nella formazione di angiomi nella retina, nel cervelletto e in ...
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neuroftalmologia
Ramo dell’oftalmologia che studia i rapporti tra occhio e sistema nervoso, e in partic. le alterazioni patologiche di origine neurologica del globo oculare e della sua motilità, della [...] retina e delle vie ottiche (nervo ottico, chiasma ottico, corpo genicolato, corteccia occipitale; ➔ visione). La compromissione di queste strutture comporta riduzione del campo visivo e dell’acuità visiva, diplopia, difetti nella percezione dei ...
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uniassico
uniàssico [agg. (pl.m. -ci) Der. di asse, con il pref. uni- "che ha un asse o un solo asse"] [OTT] Di sostanza birifrangente con un solo asse ottico: v. riflessione e rifrazione della luce: [...] V 12 c. ◆ [OTT] Sistema u.: v. propagazione ottica: IV 612 c. ...
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catottrico
catòttrico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. katoptrikós "a specchio, speculare"] [OTT] Di sistema, o componente, ottico costituito esclusivam. da diottri riflettenti, cioè, in concreto, da specchi, [...] piani o curvi ...
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ottica
òttica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottico; nel sign. 4, sull’esempio del fr. optique]. – 1. Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della...
ottico
òttico agg. e s. m. [dal gr. ὀπτικός, dalla radice ὀπ- «vedere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che concerne la vista, l’occhio, la visione: sensazioni o.; nervi o., il secondo paio dei nervi cranici dei vertebrati, costituiti dai prolungamenti...