Neurobiologa italiana (Torino 1909 - Roma 2012). Con Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso), è stata insignita nel 1986 del premio [...] Levi e nel 1936 conseguì la laurea in medicina e chirurgia, iniziando sin da allora gli studi sul sistemanervoso che avrebbe sviluppato con rilevanti risultati lungo tutta la sua carriera di ricercatrice. Le leggi razziali promulgate dal regime ...
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Paola Vinesi
Neurobiologa, nata il 22 aprile 1909 a Torino e morta il 30 dicembre 2012 a Roma. Considerata tra i più importanti scienziati della sua epoca,nel 1986 le è stato assegnato il premio Nobel. È stata anche nominata senatrice a vita.
Nel 1936 si laureò in medicina all’Università di Torino. ... ...
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Piergiorgio Strata
Nacque a Torino il 22 aprile 1909 in una famiglia di ebrei sefarditi.
La famiglia e la formazione
Il padre, Adamo Levi, era ingegnere elettromeccanico e matematico; la madre, Adele Montalcini, era pittrice, come poi lo furono sia la sorella gemella di Rita, Paola, sia la sorella ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rita Levi-Montalcini
Enrico Alleva
Daniela Santucci
A Rita Levi-Montalcini si deve il concetto di fattore di crescita e neurotrofina, elemento di una visione pionieristica dei fenomeni di plasticità neuronale. Esempio professionale, scientifico, esistenziale e morale per generazioni di giovani donne, ... ...
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Lèvi-Montalcini, Rita. – Neurobiologa (Torino 1909 - Roma 2012). Dopo essere stata insignita nel 1986, insieme a Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (Nerve growth factor), del premio Nobel per la fisiologia o la medicina, e aver ricoperto (1993-98) la carica di presidente dell'Istituto ... ...
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Chiara Preti
Neurobiologa (n. Torino 1909). Allieva dell’istologo Giuseppe Levi, si laureò nel 1936 all’università di Torino e, a causa delle leggi razziali del 1938, si trasferì a Bruxelles per continuare le sue ricerche in campo neurologico. Tornata in Italia nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale ... ...
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Alessandra Magistrelli
La passione per lo studio del cervello, l’amore per la cultura
Nata all’inizio del Novecento, la scienziata italiana Rita Levi-Montalcini si è dedicata allo studio dello sviluppo del sistema nervoso, che ha perfezionato negli Stati Uniti dove ha vissuto per trent’anni. Ha scoperto ... ...
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Lèvi-Montalcini Rita [STF] (n. Torino 1909) Prof. nel Dipartimento di biologia della Washington Univ. di St. Louis (1956-77); in Italia ha diretto il Centro di biologia cellulare del CNR (1969); per la scoperta della proteina costituente il fattore di crescita dei nervi (ingl. Nerve Growth Factor, NGF: ... ...
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Vincenzo Cappelletti
(App. IV, II, p. 329)
Neurobiologa italiana, premio Nobel per la medicina o fisiologia 1986. Presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana.
Dal 1947, quando raggiunse V. Hamburger alla Washington University di St. Louis, come associato di ricerca, portò sul terreno sperimentale ... ...
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Luciana Fratini
Biologa, nata a Torino il 22 aprile 1909. Frequentò l'istituto di anatomia umana dell'università di Torino diretto da G. Levi e si laureò in medicina nel 1936, iniziando gli studi sul sistema nervoso che avrebbe continuato lungo tutta la sua carriera di ricercatrice. Nel 1939 frequentò ... ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] da un presupposto olistico accettato da G., cioè da un'idea-guida secondo cui il sistemanervoso centrale ha una struttura reticolare e trasmette l'impulso nervoso con un'azione d'insieme, fu criticata dall'istologo spagnolo S. Ramón y Cajal. Questi ...
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Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] organo, 1665) si inserisce in una più ampia ricerca neuroanatomica. Nel De cerebro (1665) affermò che la sostanza del sistemanervoso centrale era composta dalle stesse fibre che formavano i nervi e le immaginò come minuti canali riempiti di liquido ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] il trasferimento dell’eccitazione somatica alla psiche, e indirettamente di provocarne un’abnorme utilizzazione. Nella nevrosi il sistemanervoso reagisce a una fonte interna dell’eccitamento, mentre l’a. semplice è la risposta a una situazione ...
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Istologo italiano (Novellara 1851 - Iesi 1908). Direttore del laboratorio di istologia dell'ospedale psichiatrico di Reggio nell'Emilia e primario medico all'ospedale di Iesi. Ideò un metodo di colorazione [...] mielina (colorazione di M.) che gli permise di eseguire importanti ricerche sull'anatomia e sulla patologia del sistemanervoso (organi nervosi terminali dei muscoli dell'occhio, vie di conduzione, degenerazione delle fibre, ecc.). Il metodo si basa ...
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Neuropsichiatra italiano (Lentini 1893 - Roma 1966). Direttore dell'ospedale psichiatrico provinciale di Roma dal 1939 al 1954. Il B. ha legato il suo nome a ricerche di importanza fondamentale nel campo [...] di B., encefalite protozoaria del coniglio), dell'istopatologia (paralisi progressiva), dell'anatomia clinica (demenze presenili) del sistemanervoso, e agli studî per una radicale riforma della legislazione riguardante la cura e l'assistenza ai ...
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Chirurgo italiano (Riesi 1842 - Napoli 1913), prof. di patologia chirurgica e poi di clinica chirurgica nell'univ. di Napoli, senatore nel 1896. I suoi studî più importanti ebbero per argomento la patologia [...] chirurgica dei vasi, la chirurgia della tubercolosi e del rene. Nel campo della chirurgia del sistemanervoso propose un metodo per la determinazione della topografia cranio-cerebrale. ...
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Fisiologo italiano (Scansano 1871 - Padova 1952). Prof. a Córdoba (Argentina) dal 1906 al 1916 e poi (dal 1920) nelle univ. di Sassari, Pavia e Padova. Socio nazionale dei Lincei (1947). Noto per le ricerche [...] sulla fisiologia dello stomaco, del cuore, del sistemanervoso centrale e del sangue. ...
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Istologo ed embriologo (Forlì 1855 - Bologna 1888), prof. di anatomia microscopica ed embriologia all'univ. di Bologna, si occupò principalmente di istologia comparata del sistemanervoso centrale. ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da [...] vertebrati, molluschi, articolati, radiati. Massima importanza nella determinazione dei piani è assegnata alla struttura e disposizione del sistemanervoso, scoperta, questa, che segue l'individuazione dei piani medesimi, per la quale C. rinvia a J ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...