Sostanza che veicola le informazioni neuronali attraverso la trasmissione sinaptica.
Modalità di liberazione
I n. sono sintetizzati nel citoplasma neuronale partendo da precursori molto comuni, disponibili [...] il 5-HT3 è invece un canale ionico.
Gli amminoacidi costituiscono una famiglia di n. che è tra le più presenti nel sistemanervoso centrale; essi si suddividono in amminoacidi inibitori, come il GABA e la glicina, e in amminoacidi eccitatori, come il ...
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Studio comparato del comportamento animale, con l’assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino e distinguano ciascuna specie al pari dei caratteri morfologici. Scopi primari dell’e. sono [...] fisiologi, interessati ai meccanismi per descrivere e spiegare le manifestazioni comportamentali in termini di funzionamento del sistemanervoso; e quello degli psicologi, interessati al comportamento per sé e di conseguenza alla ricerca di fattori ...
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Biologia e medicina
La risposta funzionale con cui l’organismo risponde a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura.
I meccanismi dello s. sono stati descritti per la prima volta da [...] rilascio è dovuto sia all’azione dei glucocorticoidi sulla parte midollare delle ghiandole surrenali sia a stimoli provenienti dal sistemanervoso centrale. Una serie di osservazioni, iniziate con gli studi di E. Blalock ed E. Smith, suggerisce che i ...
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Sigla di nerve growth factor, indicante un peptide con proprietà modulatrici sul differenziamento morfologico e funzionale delle sue cellule bersaglio, nel caso specifico neuroni periferici di gangli simpatici [...] o la medicina nel 1986. L’NGF è stato localizzato nei neuroni del sistemanervoso centrale (nella corteccia, nell’ippocampo e in parte nell’ipotalamo) e anche in cellule non nervose come i mastociti e i linfociti B. Nel topo adulto è prodotto in ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] sollevamento e saldatura dei margini si trasforma in un organo assile, il tubo neurale, il quale darà origine al sistemanervoso centrale: encefalo e midollo spinale con tutti i loro derivati. Dal rimanente ectoderma avranno origine l’epidermide con ...
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Sindrome neurologica complessa, caratterizzata dal periodico ripetersi di manifestazioni psicofisiche improvvise, quali sospensione o perdita della coscienza, stato confusionale, movimenti automatici e, [...] individui e ogni anno si verificano oltre 25.000 nuovi casi. Il termine sta a indicare una modalità di reagire del sistemanervoso centrale ai più svariati stimoli, che si traduce clinicamente nella comparsa di crisi di cui si conoscono oltre 40 tipi ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] il problema dell’inversione dell’asse dorso-ventrale tra Artropodi e Cordati. Negli Artropodi il cordone nervoso è ventrale, mentre nei Cordati il sistemanervoso è in posizione dorsale; al contrario, l’aorta è dorsale negli Artropodi e ventrale nei ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] da un presupposto olistico accettato da G., cioè da un'idea-guida secondo cui il sistemanervoso centrale ha una struttura reticolare e trasmette l'impulso nervoso con un'azione d'insieme, fu criticata dall'istologo spagnolo S. Ramón y Cajal. Questi ...
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Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] organo, 1665) si inserisce in una più ampia ricerca neuroanatomica. Nel De cerebro (1665) affermò che la sostanza del sistemanervoso centrale era composta dalle stesse fibre che formavano i nervi e le immaginò come minuti canali riempiti di liquido ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] che i particolari contatti fra cellule di diverso tipo che caratterizzano il sistemanervoso sono il risultato della capacità degli assoni delle cellule nervose di accrescersi, seguendo percorsi specifici che li conducono verso i rispettivi bersagli ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...