Affezione del tessuto emopoietico caratterizzata dalla proliferazione anomala della cellula staminale, cioè della cellula non ancora differenziata e con molte potenzialità.
Caratteri generali
La trasformazione [...] i retrovirus, e in modo particolare il retrovirus HTLV-I (virus umano linfotropo per i linfociti T, di tipo I), che si correla , reni, sistemanervosocentrale, fegato ecc.) per infiltrazione di cellule leucemiche; sintomi sistemici, quali febbre ...
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L’attitudine propria dei viventi a mantenere intorno a un livello prefissato il valore di alcuni parametri interni, disturbati di continuo da vari fattori esterni e interni. All’insieme ordinato dei sottosistemi [...] che compongono l’organismo umano è preposta una rete di sistemi di controllo, il cui intervento simultaneo regola il flusso di il principale centro di controllo è rappresentato dal sistemanervosocentrale, che determina il tipo di risposta più ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] da G. Fracastoro. L’insetto vettore è il pidocchio umano, di solito Pediculus vestimenti, meno frequentemente Pediculus capitis, maculopapuloso, emorragico), del sistemanervosocentrale (stato tifoso), e del sistema cardiovascolare. La profilassi ...
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(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] elettrofisiologici che si svolgono nell'ambito del sistemanervosocentrale e periferico e di altre strutture del sistemanervoso, possiede una potente azione trofica su certe linee cellulari del cancro a piccole cellule del polmone umano. In ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] inabilità a riconoscere, per es., i visi degli esseri umani, pur mostrando normali capacità per tutte le altre funzioni. IL-12; TNF-α; LIF), hanno una azione rilevante sul sistemanervosocentrale e periferico (Rothwell, Hopkins 1995). Esse e i loro ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistemanervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] estrinseche efferenti, dirette a più parti del sistemanervosocentrale, che variano, a seconda della zona di in Danimarca (Pakkenberg, Gundersen 1997). La media del volume del c. umano in soggetti di ambo i sessi, di età variabile dai 20 ai ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] di p., rendendo quindi questa tecnica ancora poco utilizzabile per lo studio delle EST umane o animali. Organo bersaglio del p. è il sistemanervosocentrale, dove si osserva una caratteristica vacuolizzazione (spongiosi), un aumento e a volte un ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] Edelman ha lavorato a lungo sulla formazione del sistemanervosocentrale, seguendo una linea di ricerca affine a quella Cambridge (Mass.) 1984; P. D. MacLean, Evoluzione del cervello e comportamento umano, trad. it., Torino 1984; E. R. Kandel, J. H. ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] sono dotati di un tropismo specifico per il sistemanervosocentrale. Possono instaurare nei neuroni infezioni latenti, persistendo molte nazioni non sono consentite ricerche con cellule embrionali umane. D'altra parte vi è unanimità di consenso nel ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] presenta una maggiore attività specifica, è stabile pur essendo privo di albumina umana. Anche per il fattore ix, la cui carenza è causa di e apparati (linfonodi, milza, fegato, sistemanervosocentrale, cute ecc.); sia infine alla liberazione ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...