stato
stato elemento descrittore di un processo che muta in modo discreto; a ogni suo mutamento, che avviene per “passi” successivi, lo stato descrive i valori delle variabili coinvolte e l’intero processo [...] o una tabella, come esso sia andato evolvendosi.
Il calcolo di una espressione o una catena deduttiva in un → sistemaformale possono essere visti come una sequenza di stati, in cui a ogni passaggio si modifica il valore dell’espressione scritta ...
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radioprotezione
Disciplina che studia i metodi per salvaguardare l’uomo dagli eventuali danni biologici che radiazioni di qualunque genere possono provocare. In senso stretto la r. riguarda le radiazioni [...] r. e della necessità di raggiungere una completa coerenza nel vasto campo di applicazioni, l’ICRP ha stabilito un sistemaformale di r. così articolato: individuazione di tutte le pratiche che fanno aumentare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti ...
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Firenzuola, Agnolo
Giancarlo Mazzacurati
Per il F. (Firenze 1493-Prato 1543), come per molti intellettuali del suo tempo, la presenza di D. tra i modelli della letteratura fu tutt'altro che pacifica. [...] si può neppure escludere un risentimento tipicamente cinquecentesco nei confronti dell'opera dantesca, come esemplare di un sistemaformale e di un'organizzazione culturale su cui continuava a pesare la condanna espressa da alcune zone della cultura ...
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deduzione, regola di
deduzione, regola di locuzione equivalente a regola di → inferenza; indica una regola che permette il passaggio da una formula ben formata (ƒbƒ) a un’altra in una catena di deduzione. [...] catena di deduzione le formule ben formate da cui si parte (che possono anche ridursi a una) sono gli assiomi del sistemaformale preso in considerazione, mentre la ƒbƒ a cui si arriva è il teorema. Il → modus ponens (mp), il → modus tollens (mt ...
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Heyting
Heyting Arend (Amsterdam 1898 - Lugano 1980) logico e matematico olandese. Studiò all’università di Amsterdam, dove poi insegnò fino al suo ritiro nel 1968 e fu allievo di L.E.J. Brouwer. Insieme [...] la formalizzazione come un semplice processo di chiarificazione delle regole effettivamente usate dai matematici: per tale motivo il sistemaformale ottenuto è per lui una parte della matematica, e non ha alcun significato al di fuori di essa ...
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equivalenza logica
equivalenza logica relazione che lega due enunciati (o, formalmente, due forme enunciative) se questi sono veri o falsi in corrispondenza degli stessi valori di verità delle lettere [...] due enunciati A e B sono logicamente equivalenti se l’enunciato A ⇔ B è una tautologia. Più in generale, in un sistemaformale S, due formule ben formate α e β si dicono logicamente equivalenti se in S è possibile dimostrare la formula ben formata α ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] parentela fra le lingue indoeuropee aprì una breccia in questo sistema. Schmidt osservò che le rassomiglianze più strette erano per lo automatica, la l. matematica (talvolta designata come l. formale o applicata) ha avuto un notevole sviluppo. Tra gli ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] 1973; J. Hintikka, Logic, language games and information, Oxford 1973 (trad. it., Milano 1975); Autori vari, Linguaggio e sistemiformali, a cura di A. De Palma, Torino 1974; P. Strawson, Subjet and predicate in logical grammar, Londra 1974; Autori ...
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LOGICA E INFORMATICA
Carlo Cellucci
I. McCarthy (1963) afferma che è ragionevole sperare che le relazioni tra l'i. e la l. matematica nel prossimo secolo saranno altrettanto fruttuose di quelle tra [...] di una variabile.
Queste nozioni informali sulla λ−notazione possono essere formulate sistematicamente sotto forma di un sistemaformale, il λ−calcolo. Per costruirlo supponiamo data una successione infinita di simboli distinti detti variabili, e una ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] definizione di Tarski intendesse precisare, almeno sul piano formale, il significato della corrispondenza, essa evitava comunque un enunciato consiste nel suo essere coerente con il sistema onnicomprensivo degli enunciati già ritenuti veri. Una forma ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. dei suoi sogni; r. di un piano, e un progetto,...