Scienziato (Parigi 1743 - ivi 1794). Figlio di un noto avvocato parigino, fu indirizzato dal padre verso gli studî giuridici. Non trascurò tuttavia le scienze e seguì corsi di matematica e di fisica, di [...] posto al centro della sua riflessione e della sua indagine fisico-chimica. Sin dagli inizî della sua carriera L. divenne Pur essendo un fautore dell'introduzione di riforme nel sistema politico francese, L. divenne sempre più oggetto di attacchi ...
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Chimico (Tobol′sk 1834 - Pietroburgo 1907); a lui si deve l'elaborazione del Sistema periodico degli elementi. Ultimo dei numerosi figli di Ivan Pavlovich, insegnante di letteratura russa, e di Maria Dmitrievna [...] . Dal 1850, M. frequentò la Facoltà di fisica e matematica dell'Istituto pedagogico di Pietroburgo, laureandosi base della posizione che avrebbe dovuto occupare nel suo Sistema periodico e in opposizione a valori sperimentali ottenuti tramite ...
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(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] C. Lepois per primo la mise in rapporto con il sistema nervoso e T. Sydenham sostenne l’importanza dell’emozione nella , costituito da sintomi isterici, consecutivo a un trauma psichico o fisico senza perdita della coscienza. I. di massa In senso per ...
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Chimico fisico statunitense (Weymouth, Massachusetts, 1875 - Berkeley, California, 1946). I suoi interessi spaziarono in vari campi; propose una teoria costruttiva della radiazione elettromagnetica e si [...] sui potenziali elettrochimici. Nel 1900 si recò in Germania, centro della chimica-fisica di allora, e studiò con W. H. Nernst a Gottinga e di otto elementi nel secondo e terzo periodo del sistema periodico venne ripreso e ampliato da L. nella celebre ...
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Fisico (Nelson, Nuova Zelanda, 1871 - Cambridge 1937). Prof. di fisica (1898-1907) alla McGill University di Montreal, poi (1907) nell'univ. di Manchester e (1919) di Cambridge; a tale ultima [...] in Inghilterra, subentrando ad A. Schuster nella cattedra di fisica presso l'università di Manchester. Da Schuster ereditò un laboratorio , riuscì a collocare gli elementi radioattivi nel sistema periodico degli elementi, sviluppando il concetto di ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] (exemplaria), in quella intellettuale (typi) e in quella fisica (simulacra). Di qui il valore di simbolo attribuito a -cosmologico) e celeste (processo psico-teologico). Il suo sistema teosofico, esposto in questa forma, compì una lunga evoluzione ...
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Chimico e filosofo russo naturalizzato tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Premio Nobel per la chimica nel 1909, O. fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì [...] insegnamento della chimica e di fondare un nuovo sistema di unità assolute escludendo la massa. Pubblicò formali (logica e matematica), e quello di energia dominante nelle scienze fisiche e in quelle biologiche (dove era associato al concetto di vita ...
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Matematico (Saint-Omer, Pas-de-Calais, 1809 - Parigi 1882). Fu uno dei maggiori analisti francesi del sec. 19º, ma anche un ottimo algebrista, geometra e fisico-matematico, con profondi interessi interdisciplinari. [...] a una costante (teorema di Cauchy-L.). Sotto il nome di L. sono pure note le superfici sulle quali è possibile scegliere un sistema di coordinate curvilinee u, v, tali che la prima forma quadratica fondamentale risulti:
ds2=[f(u)+g(v)] [F(u)du2+G(v ...
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Fisico (Rudkøbing, Langeland, 1777 - Copenaghen 1851). Nel 1794 fu ammesso all'univ. di Copenaghen dove studiò chimica, farmacia, fisica, astronomia e matematica, dedicandosi tuttavia anche a [...] , F. Baader e, soprattutto, J. W. Ritter, impegnato in ricerche sul galvanismo. Legata a Ritter è la difesa del sistema chimico di J. J. Winterl (fondato su una dualità di sostanze-principio, Andronia e Thelyke, che avrebbero spiegato i fenomeni dell ...
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Matematico e fisico russo, naturalizzato statunitense (n. Mosca 1935). Dopo essersi laureato presso la facoltà di matematica e meccanica dell'Università di Mosca nel 1957, ha iniziato la sua attività di [...] o più ostacoli circolari, detto biliardo di S., che rappresenta l'unico sistema dinamico dotato di interpretazione fisica di cui sia stato possibile dimostrate l'ergodicità. Nei sistemi disordinati ha studiato (1982) le proprietà di un random walk in ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
fisica
fìṡica s. f. [dal lat. physĭca, gr. ϕυσική, propr. femm. sostantivato dell’agg. lat. physĭcus, gr. ϕυσικός «fisico»]. – 1. Scienza rivolta a fornire una descrizione razionale di quelli tra i fenomeni naturali che sono suscettibili di...