In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] di risorse (materiali o umane) e delle reciproche relazioni che caratterizzano un sistemaeconomico. Fin dal 19° sec. gli economisti si interessarono prevalentemente alla dinamica economica di breve e di medio periodo, mentre l’analisi strutturale fu ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] produttivo e commerciale del progresso. In particolare, è stato rilevato che il p. non è indipendente dal sistemaeconomico, come sostenuto dai neoclassici, ma è determinato anche dalle decisioni degli operatori. Già Harrod aveva ipotizzato che ...
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Economia e diritto
L’impiego produttivo del risparmio, l’incremento o il mantenimento, cioè, dello stock di capitale in un periodo di tempo dato, che normalmente è l’anno.
Tipologie
L’i. può assumere [...] messo in evidenza l’importanza dell’i. come veicolo attraverso cui il progresso tecnico viene immesso nel sistemaeconomico.
Criteri di valutazione
In economia aziendale, i criteri di valutazione degli i. sono metodi di scelta applicati al fine di ...
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liquidità Nel linguaggio giuridico, economico, aziendale e bancario, la rapida trasformabilità in forma monetaria del risparmio investito e la situazione caratterizzata da abbondanza di denaro liquido, [...] i BOT detenuti dagli operatori non bancari).
Per quanto riguarda il grado di l. dell’economia, esso è dato dalla capacità di spesa del sistemaeconomico, autonoma rispetto al costo e alla disponibilità di credito bancario. Collegati al concetto di l ...
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Formulazione di un piano o programma.
Architettura
P. urbanistica Organizzazione (detta anche p. territoriale) di tutti gli elementi del territorio (residenziali, produttivi, infrastrutturali) in connessione [...] sostennero la necessità di un ampliamento delle zone di mercato al fine di garantire le condizioni di efficienza per il sistemaeconomico, ma questa tesi prevalse solo per breve tempo. Si ritenne infatti che il ripristino e la creazione di più ampie ...
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Diritto
Potere originario e indipendente da ogni altro potere.
S. dello Stato
Intesa come qualità giuridica esclusivamente pertinente all’imperium dello Stato, la s. è concetto moderno e che solo allo [...]
S. del consumatore Situazione di mercato in cui il complesso dei beni prodotti da un sistemaeconomico è determinato dalle preferenze dei consumatori finali. S. monetaria Diritto di ciascuno Stato sovrano di utilizzare gli strumenti di politica ...
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(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] vi sono importanti giacimenti di carbone, inattivi però dal 1994. La recessione dell’attività mineraria ha gravemente compromesso il sistemaeconomico gallese, il quale non può contare su altre risorse naturali che non siano l’acqua e le foreste ...
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Attività umana che consiste nell’allevamento del bestiame, soprattutto ovino, e nello sfruttamento dei suoi prodotti.
Nell’utilizzazione degli animali da parte dell’uomo si possono individuare tre modalità [...] scambi commerciali di lunga distanza e un predominio militare su società agricole; d) i rapporti tra un sistemaeconomico mondiale e le diverse economie e società pastorali. Si è osservato come in molte di queste società, a un controllo delle mandrie ...
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Economista inglese (Ryde, isola di Wight, 1877 - Cambridge 1959). Allievo e successore di A. Marshall, è ritenuto il pioniere dell'economia del benessere. Accanto alla sua opera più ampia The economics [...] reale di acquisto delle scorte monetarie e il variare dei salari e dei prezzi, che, secondo P., fornirebbe al sistemaeconomico un automatico incentivo riequilibratore in caso di squilibrio (effetto di P.: pigouvian effect o real balance effect). ...
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Teoria economica affermatasi negli anni 1970 (P. Davidson, H. Minsky) come sviluppo del pensiero di J.M. Keynes e dei neokeynesiani. Non rappresenta un approccio puro allo studio della micro- e della macroeconomia; [...] e in tutte le situazioni. La scelta di un modello dipende quindi dal problema corrente analizzato in riferimento a un determinato sistemaeconomico. Vi sono alcuni concetti fondamentali sui quali si basano i modelli postkeynesiani: la nozione che il ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...