POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] della popolazione, tenendo conto che di regola nel mondo greco-romano il numero dei cittadini obbligati al servizio di pagina. Soltanto un sistemadi fascicoli e di schede mobili poteva portare a pratica soluzione l'impianto di un registro di ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] delle grandi divinità del pantheon greco-romano. Difatti, l'istituto dei Druidi da un certo numerodi piccole statuette di rame e di bronzo, di cui è indubbio . Essi contribuirono a formare un vero sistemadi diritto, che più tardi si volle ...
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. In senso proprio è oggi la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte: l'uso della parola è recente, perché recente è lo sviluppo della cartografia come scienza autonoma. In italiano [...] questo particolare genio romano si aggiunga quanto le u′, v′ dall'altra un sistemadi equazioni
dove le funzioni a secondo membro numerodi zone parziali, e poi rappresentare ciascuna di queste su di una zona di superficie conica, di angolo di ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] di Reggio). Il numerodi gran lunga maggiore dei centri calabresi, grandi, medî e piccoli, capoluoghi e frazioni di logorato l'Impero romano, percorsa dai Goti di Alarico, ebbe qualche di vaste plaghe, costruzione di strade, sistemazionedi torrenti ...
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OROLOGIO
Egidio GARUFFA
Luigi CARNERA
Filippo ROSSI
Emilio LAVAGNINO
Marius FALLET
. Un orologio (o cronometro) è un congegno destinato a dare la misura del tempo. Noi abbiamo la nozione del tempo [...] da una mezzanotte all'altra. I sistemi italiano e gallicano conobbero la numerazionedi 24 ore (quella del nittemero greco-romano), mentre il sistema cronometrico tedesco (hora germanica) si basava sulla numerazione duodecimale. Vi fu anche l'ora ...
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E un'operazione mediante la quale si determina statisticamente il numero degl'individui appartenenti a una data categoria in un determinato momento.
Censimento della popolazione.
È la forma tipica di censimento, [...] .P. Garofalo, Il census sotto l'impero, in Bullettino dell'Ist. di dir. romano, XIII (1900); T. Frank, Roman census statistics from 225 to 28 numero degli anni (compiuti o con l'aggiunta di quello in corso) o la data di nascita. Quest'ultimo sistema ...
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Asticciola per lo più in ferro, di forma allungata, appuntita ad un'estremità e con un ingrossamento, o testa, all'altra estremità.
Fabbricazione. - Esistono molte varietà di chiodi: la maggior parte di [...] col sistema descritto e quindi confezionate in pacchi da kg. 5, e contraddistinte da una speciale scala dinumerazione.
Museo nazionale romano e dagli esempî di porte chiodate custodite nel Museo di Pompei o rinvenute negli scavi di Ercolano.
Durante ...
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Consiste nell'indicazione del tempo in cui un fatto è avvenuto o un atto è stato compiuto. La data si riferisce generalmente al calendario in uso, ma nella formazione di essa entrano talora altri elementi, [...] giorno era data da una formula, nella quale il numero d'ordine di ciascun giorno nel mese era fissato in base alla divisione 'inizio del Medioevo non si modifica ad un tratto il sistemaromanodi datazione, ma a poco a poco si vanno introducendo nuovi ...
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Alfonso V, nato nel 1396, succedette a suo padre Ferdinando I, il 2 aprile 1416, nei regni d'Aragona, Valenza, Maiorca, Sicilia, Sardegna e nella contea di Barcellona. Richiamò subito dalla Sicilia il [...] della Vicaria, e, sulla base della numerazione dei fuochi, creato un nuovo sistema tributario. Ma, sin d'allora, aveva romano, XXVIII (1905); G. Pardi, Borso d'Este, in Studi storici di A. Crivellucci, XV-XVI (1906-07); F. Savini, Le relazioni di ...
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. 1. Architettura (fr. abaque; sp. ábaco; ted. Kapitellplatte; ingl. abacus). - Parte superiore, ordinariamente a pianta quadrata, del capitello. Talvolta è anche detto tavoletta, e tale è infatti l'origine [...] in cui fu per lo più composto, come nel romano, da tre elementi, di cui l'inferiore, un pianetto, alquanto accentuato; nel dei popoli dai quali fu usato e dei loro diversi sistemidinumerazione.
L'abaco era noto ai Cinesi e ai Babilonesi. È ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...