MILIARIO
Giuseppe Lugli
. Cippus o lapis (miliarius), come lo chiamavano i Romani, posto lungo le strade di maggior percorso a indicare la distanza progressiva per ogni miglio (circa 1480 metri). Quest'uso [...] l'Appia aveva una numerazione continua fino a Benevento, poi ricominciava il calcolo di là fino a Brindisi di solito nell'iscrizione la città di partenza: a Caesarea, a Baete.
Il centro ideale, dal quale irradiavano tutte le strade dell'impero romano ...
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Dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia
Leopoldo Pietragnoli
Maurizio Reberschak
Prologo. La "regina malata"
"Venezia, la nostra città - prezioso patrimonio artistico non solo dell'Italia ma [...] era stata beneficiata dal sistema maggioritario), il P.C di un indiretto e positivo consenso al suo operato"(202). Di qui, la critica diRomanodi Terraferma(412), confermando l'impossibilità numerica sia di una giunta centrista sia di una giunta di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] , senza numerazionedi pagine]).
E tuttavia l’accrescimento non equivaleva a effettiva grandezza, che soltanto la sovranità politica vale a garantire:
Ma non haveva facultà di crescere molto in potentia per la vicinità et grandeza del Romano imperio ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] , idearono due influenti sistemidi filosofia della Natura in competizione tra loro e con numerosi sostenitori sia nell'Europa continentale sia al di fuori dei suoi confini.
I sistemi metafisici rivali di Gassendi e di Descartes crearono una profonda ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] di Andrea II d'Ungheria, di cui è noto il matrimonio con Tomasina, sorella di Albertino Morosini (147), ad Alberto, vescovo di Treviso, rifugiatosi come numerosi altri oppositori dei da Romano La configurazione del sistema istituzionale è descritta ...
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Gli ordini mendicanti
Fernanda Sorelli
Gli insediamenti
Tra i numerosi episodi riferiti da s. Bonaventura nella Leggenda maggiore, ad illustrare l'affettuosa e mirabile corrispondenza di Francesco [...] possibilità disistemazione e notevoli prospettive di 'Italia, II, 1, Dalla caduta dell'Impero romano al secolo XVIII, Torino 1974, pp. 734- 279. Sono numerosi gli esempi del sostegno con cui i pubblici poteri promossero la creazione di sedi stabili ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Plotino
Riccardo Chiaradonna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto nel III secolo, Plotino considera se stesso come un interprete [...] di quello sistematico e include le seguenti informazioni: il primo numero (romano) indica l’Enneade, il secondo numero resto, ma la conseguenza ultima di determinati presupposti che regolano l’intero sistema filosofico di Plotino. Postulare l’Uno come ...
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FRACHETTA, Girolamo
Enzo Baldini
Nacque nel 1558 da Stefano e Marta Castelli a Rovigo, dove fu battezzato il 10 febbraio.
Abbiamo scarse notizie sui genitori del F., ma la sua famiglia doveva essere [...] puntigli si rese immediatamente responsabile di infrazioni all'etichetta di corte e causò numerosi incidenti con nobili, prelati tacitiana e quella sulla ragion di Stato vi trovavano una sistemazione decisamente articolata e soprattutto fortunata, ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] nel corso dei tempi, e con essa il sistema delle fonti nell'età del tardo diritto comune. Rom, Korrespondenz, K. 59 ss.; Archivio di Stato di Venezia, Senato III (Secreta), Dispacci degli ambasciatori a Roma, filze 186 ss. Dei numerosi articoli di ...
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LIBRI LITURGICI
E. Palazzo
Libri utilizzati dai ministri della gerarchia ecclesiastica nell'esercizio del culto (messa, ufficio, sacramenti).Prima del periodo in cui si costituirono i l. liturgici (secc. [...] scegliere le letture della messa. Ancora nel Medioevo, il numerodi letture nel corso della messa variava a seconda che si adottasse il rito romano - che proponeva un sistema a due letture (epistole, vangeli) - o altri riti latini dell'Occidente, nei ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...